Calciomercato Roma: la difesa, una priorità. Tutto ruota intorno a Burdisso

 La difesa è – a questo punto – il reparto sul quale la Roma avrà necessità di operare maggiormente. Si concentrano lì il maggior numero di acquisti e cessioni da chiudere nel corso dell’estate. Il primo nodo da sciogliere – per poi capire in che maniera procedere – riguarda la situazione del difensore argentino Nicolas Burdisso. Il giocatore è di proprietà dell’Inter ed è arrivato alla Roma grazie alla formula del prestito. Ha già ribadito la sua ferma volontà nel voler continuare la sua avventura con la maglia giallorossa, visto che ha appena firmato un rinnovo sulla base di 2,5 milioni di euro per i prossimi quattro anni. Il problema è che la società nerazzurra ha intenzione di monetizzare la cessione dell’argentino: dall’Inghilterra è addirittura giunta un’offerta di 14 milioni di euro da parte del Manchester City. Cifre che ovviamente la Roma non può assolutamente permettersi: ecco perché a Trigoria hanno pensato a diverse soluzioni per accontentare le richieste della società nerazzurra. La prima offerta sul piatto prevede il cartellino del centrocampista Brighi più 5/6 milioni. La seconda, forse la più allettante per il club di Moratti, sarebbe uno scambio con il centrale brasiliano giallorosso Juan, ora impegnato nei Mondiali con la maglia verdeoro della Seleçao. Quest’ultima ipotesi però, porterebbe a trovare un sostituto del brasiliano, che i dirigenti giallorossi avrebbero individuato in un altro carioca, il centrale del Benfica Luisao. Insomma, da Burdisso dipende gran parte del mercato giallorosso. Va però anche detto che, nel caso in cui la Roma riuscisse a trattenere Burdisso senza però perdere il brasiliano Juan, a quel punto il maggiore indiziato per la cessione, sarebbe il francese Philippe Mexés.

Allenatori Roma: Alfred Shaffer, tecnico del primo scudetto

 Alfred Shaffer è l’allenatore che ha guidato la Roma alla conquista del suo primo scudetto. Giunto nella capitale nel 1939 cominciò ad allenare i giallorossi dalla 27a giornata prendendo il posto di Guido Ara e concludendo al 7° posto una pessima stagione. Il campionato seguente, quello della stagione 1940/41, fu addirittura peggiore.
La Roma arrivò undicesima, unica cosa da portare in risalto, i 18 gol del giovane attaccante Amedeo Amadei che nella classifica finale dei marcatori fu secondo soltanto all’attaccante del Bologna Ettore Puricelli. Il 1941 fu l’anno dei primi bombardamenti nel nord-Italia e una serie di circostanze contingenti, tra le quali la chiamata di molti calciatori alle armi, favorì cambiamenti radicali in vetta.
 A giovare della situazione fu propio la Roma di Shaffer che parti a razzo grazie ai gol di Amadei e si ritrovò prima al giro di boa inseguita dal Torino. Nel girone di ritorno ci fu un testa a testa da brividi tra i giallorossi e i granata con sorpassi e controsorpassi.
Il 14 giugno 1942, all’ultima giornata, battendo il già retrocesso Modena al termine di una straordinaria cavalcata, la Roma divenne Campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Soddisfazione non da poco per l’allenatore ungherese che però l’anno seguente, stagione 42/43, dopo una serie di risultati deludenti fu allontanato e a prendere il suo posto fu il connazionale Geza Kertesz. Un vero peccato perchè in realtà la stagione di Shaffer era iniziata sotto i migliori auspici.

Mondiali 2010, Italia: Totti, SMS dagli States. “In bocca al lupo”

 Francesco Totti, dagli Stati Uniti dove è in vacanza con la famiglia al completo, non dimentica di rivolgere alla Nazionale italiana (in Sud Africa da qualche ora) il migliore degli in bocca al lupo. Lo fa attraverso il cellulare: niente carta e penna, nessuna chiamata. A dire tutto, un SMS. Da Il Messaggero:

Un sms dagli States. «In bocca al lupo, Italia». La firma è quella di Francesco Totti, in vacanza oltre oceano con tutta la famiglia. «Sono certo che la Nazionale saprà dimostrare tutto il suo valore, potendo contare su giocatori che hanno classe e cuore, e soprattutto perché è guidata da un grande allenatore come Marcello Lippi», il pensiero del capitano della Roma. Totti non potrà difendere il titolo di campione del mondo conquistato quattro anni fa a Berlino, ma continua ad essere un tifoso dell’Italia. Se Lippi lo avesse portato in Sudafrica, Francesco ci sarebbe andato volentieri ma la mancata convocazione non lo ha fatto cadere in depressione.

Mondiali 2010 – GRUPPO B: Grecia, una storia che comincia da Εθνική Ελλάδας

 La Nazionale di calcio greca ( Εθνική Ελλάδας) è posta sotto l’egida della Federazione calcistica della Grecia. Pur avendo una storia calcistica quasi nulla, può vantare in bacheca la clamorosa vittoria nel Campionato d’Europa del 2004 disputato in Portogallo.
Europei ’80 e Usa ’94, prima e dopo il vuoto – La prima partecipazione della Grecia ad un torneo di primo piano risale agli Europei 1980, dove la squadra viene eliminata al primo turno, classificatasi ultima nel proprio girone, dopo venne sconfitta dall’Olanda (1-0), dalla Cecoslovacchia (3-1) e dove pareggiò l’ultima gara con la Germania Ovest (0-0) (poi futura vincitrice del torneo). Dopo questa partecipazione, la Grecia “scompare” di fatto dal panorama internazionale, tornando nuovamente sulla scena grazie alla storica qualificazione ai Mondiali di USA 1994. Ma il bilancio, anche in quell’occasione, risultò disastroso, viste le tre sconfitte in altrettante gare disputate, zero gol segnati e 10 subiti (4-0 da Argentina e Bulgaria, 2-0 dalla Nigeria).

Lo storico successo agli Europei del 2004 in Portogallo – Dopo ben 10 anni dal mondiale americano, la Grecia ritorna a solcare i campi della scena internazionale, grazie alla qualificazione agli Europei del 2004 in Portogallo. Cosa che tra l’altro comporterà anche la prima partita importante vinta a livello internazionale: nel primo match dell’Europeo 2004 infatti, il 12 giugno 2004, la Grecia supera il Portogallo padrona di casa con un inaspettato 2-1. La Grecia ha poi proseguito il suo cammino nella competizione eliminando con due 1-0 consecutivi prima i campioni in carica della Francia nei quarti di finale e poi la favorita Repubblica Ceca in semifinale. Incredibile ma vero, gli ellenici registrano un cammino impressionante, sbancando di fatto ogni pronostico e previsione della vigilia, ma soprattutto sovvertendo del tutto l’ordine prestabilito delle cose nel calcio europeo.

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