Presentazione Adriano Flaminio: quanta Roma ci sarà?

di Redazione Commenta


 Messa così non è neppure un fatto di fede. Di affetto. Di attaccamento. La presentazione di Adriano, neo attaccante della Roma, in programma al Flaminio alle 17 presentava già un vizio di forma ieri sera. Quando alla società capitolina è stato negato il Circo Masssimo e s’è dovuto – in fretta e furia – trovare una soluzione alternativa. Il Flaminio: roba che a riempirlo tutto ci vogliono 35 mila persone. Mica bruscolini, soprattutto in un feriale nel quale tutti si lavora; soprattuto a un’ora in cui a parecchia gente è stato preclusa di fatto l’eventualità di partecipare. Il sentore del Flaminio sembra un bel banco di prova. Per misurare la febbre di Roma rispetto a quello che si annuncia l’acquisto dell’estate (almeno per quel che concerne la Magica). Complicato dire quali sensazioni lascia trapelare la città in seguito all’approdo dell’imperatore: a tratti hai l’impressione di un entusiasmo evidente, altre ancora cogli scetticismo. Dubbi. Freddezza. Sicuramente, di primo acchitto, vi fu maggiore coinvolgimento quando – quest’inverno – venne annunciato l’acquisto di Luca Toni. Che lì, l’entusiasmo lo respiravi tutto. A Trigoria, quel giorno, c’erano migliaia di tifosi. E tra poco, al Flaminio? Sarà un flop, sarà un successo? Qual è la misura per valutarlo, questo insuccesso o il trionfo? Due mila? Cinque mila? Dieci mila? Bho. In fondo, a ben vedere, gli esempi precedenti non fanno testo: Toni è una certezza. Batistuta lo era ancora di più. Adriano è ancora solo una scommessa. Poi, però, certi azzardi sono tanto suggestivi che magari. Zitti zitti. Cinque mila? Dieci mila. De ppiù?


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