
Interessante articolo tratto da Il Romanista che azzarda un’analisi facciale per capire se Francesco Angelini abbia il profilo adatto a un Presidente.
La curiosità? Tra lui e Franco Sensi, più di una somiglianza.
Testuale:
Il sito ufficiale della Roma ha reso noti orari e

Interessante articolo tratto da Il Romanista che azzarda un’analisi facciale per capire se Francesco Angelini abbia il profilo adatto a un Presidente.
La curiosità? Tra lui e Franco Sensi, più di una somiglianza.
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Anche Il Corriere della sera, con l’edizione in edicola oggi nella quale troviamo un’analisi di mercato inerente la situazione di mercato della Roma che si appresta a vivere un gennaio 2010 da protagonista, conferma che i movimenti in entrata della società giallorossa saranno tutti legati all’attacco.
Improbabile un acquisto pagato in denaro, molto più plausibile l’ipotesi di uno scambio di calciatori.
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Tiene banco il mercato anche sulle pagine de Il Messaggero, che commenta in maniera approfondita le ultime indiscrezioni realtive al possibile Scambio tra Julio Baptista – che andrebbe al Tottenham – e Roman Pavlyuchenko, il cui cartellino ha perso un po’ di valore (da 15 a 12 milioni di euro) dando margini al club giallorosso per intavolare una trattativa.
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Ad anticipare la sfida del 22 novembre in programma tra i giallorossi di Claudio Ranieri e il Bari di Gianpiero Ventura (molto amico di Luciano Spalletti), ci hanno pensato i ragazzi di Alberto De Rossi, bravi ad espugnare il capoluogo pugliese con una prestazione impeccabile.
Ottimi secondi in classifica, i baby Galletti non sono riusciti ad arrestare la marcia trionfale della Roma, che si è imposta per 3 reti a zero e ha mostrato di poter vincere mettendo iin mostra un gioco efficace e bello. Riprendiamo la notizia dal quotidiano Il Tempo:

Con gennaio alle porte, e la possibilità di intervenire sul mercato per ritoccare la rosa, la società giallorossa sta cominciando a guardarsi intorno per aggiungere puzzle al proprio mosaico. Le indiscrezioni di giornata della Gazzetta dello Sport dicono che il più prossimo alla partenza sia Rodrigo Taddei, il cui contratto è in scadenza a giugno (con il cuore del brasiliano che andrà, con ogni probabilità, a pulsare a Firenze). Voci di un interessamento per il centrocampista del Palermo, Simplicio. Testuale:
Totti non si ferma. Totti vuole il Bari. Il recupero procede secondo la tabella di marcia: il Capitano stamani ha corso ancora a Trigoria, dopo la fisioterapia e il lavoro di potenziamento muscolare. Gli sforzi del numero dieci si sono concentrati sulle ripetute: cinquanta e cento metri le distanze coperte da Totti a più riprese, ad un ritmo leggermente più sostenuto rispetto ai giorni scorsi. Francesco lavorerà anche lunedì, nonostante il giorno di riposo concesso da Ranieri. Martedì, se tutto procederà per il meglio, Totti tornerà ad allenarsi con i propri compagni.
TOTTI E IL BARI – Contro i pugliesi il Capitano ha disputato nove incontri. Il bilancio parla di sei vittorie e tre pareggi. Sette le reti realizzate, l’ultima delle quali il 14 gennaio del 2001: Roma-Bari 1-1, nell’anno dell’ultimo scudetto vinto.
L’allenatore del Bari Giampiero Ventura, in conferenza stampa, ad una
Domenica 22 novembre la Roma tornerà a giocare allo Stadio Olimpico nella gara contro il Bari, dopo la sosta del campionato dovuta agli spareggi per le qualificazioni ai prossimi mondiali africani. La storia della squadra giallorossa dopo la pausa è colorata di gioie e dolori. Dalla stagione 1993/94, da quando cioè Franco Sensi si sedette sul trono più altro della società di Trigoria, la Roma ha giocato 68 partite dopo il periodo di sosta, riuscendo a vincere 32 volte (il 47 % dei casi), mentre 22 (32 %) sono stati i pareggi e 14 (21 %) le sconfitte. Spalletti guida la speciale classifica in negativo del rendimento dopo la sosta con il 37,50 % di sconfitte, mentre Capello ha il pregio di aver tenuto concentrata la squadra durante la pausa e raggiunto il maggior numero di vittorie con il 55 % di successi.
La Tessera del Tifoso continua a piacere a Roberto Maroni:
Morinho-Inghilterra, quanta nostalgia. Lo Special One ha ammesso al Times di voler affrontare una nuova esperienza oltremanica, anche se al momento non ha fretta di lasciare l’Inter: “Sono pronto per una nuova fase della mia carriera. E voglio guardare in prospettiva. Al Porto il mio obiettivo era di vincere per guadagnarmi la possibilità di allenare all’estero. Al Chelsea volevo costruire un pezzo di storia anche se sapevo che allo Stamford Bridge non avevano la tradizionale cultura della stabilità tipica dell’Inghilterra. Amo l’Inter e mi piacerebbe costruire qualcosa per il futuro qui. Infatti lo sto già facendo, non sono un tecnico egoista. Penso il futuro in termini di maturazione dei giovani e di ringiovanimento della squadra. Ma l’Italia non è la nazione adatta. L’Inghilterra è il posto giusto e il mio calcio è il calcio inglese”.
Roman Pavlyuchenko è sempre più lontano dal Tottenham. Il tecnico
Il Savoia si ritira. Nell’anno del centenario, la società di
Manifestazione a Roma contro la tessera del tifoso, il provvedimento