Che fine ha fatto il gruppo unito dello scorso anno?

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Ora, sotto a chi tocca. Le ultime parole di Luciano Spalletti in seguito alla sconfitta contro la Fiorentina erano state eloquenti: “Dovremo gestire la delusione dei nostri tifosi mettendoci la faccia“. Poco male, anche perchè è difficile trovare un elemento positivo in seguito ad una stagione deludente.

Affiorano i ricordi della delusione in seguito all’eliminazione dalla Champions League contro l’Arsenal e, con tutta franchezza, ci sentiamo di dire che in quella circostanza, a differenza che ora, nessuno aveva avuto molto da ridire. Riconoscendo alla formazione giallorossa di essersela giocata fino in fondo con cuore, generosità, sacrificio. Una prova non vincente ma carica di note armoniose. Dopo i Viola, invece, una stonatura dietro l’altra.

Doveva essere una marcia a suon di vittorie e invece, dal derby ad oggi, due sconfitte in tre gare e anche contro il Lecce la vittoria è arrivata dopo una serie di sofferenze che non potevano non allarmare. A pesare e incidere, per una formazione che ambisce a risultati d’alta classifica, le 11 sconfitte registrate in questa stagione: davvero troppe, in linea con il campionato di un Cagliari che – se da un lato è autentica rivelazione – era partito per salvarsi. Siamo a tutti gli effetti in coppa Uefa, mentre la scorsa stagione si era al secondo posto e ancora stavamo lottando per lo scudetto.

Cosa è successo? Lasciando perdere la campagna acquisti, che con tutta franchezza è stata condotta male ed ha portato l’unico acquisto di un certo valore solo a gennaio (pensiamo a Marco Motta, il cui rendimento è altamente positivo) perchè nè Julio Baptista nè Menez hanno convinto; lasciando perdere la sfortuna, che quando va così male ci mette del suo; crediamo che si sia rotta una certa unità che fino allo scorso anno aveva avuto un ruolo chiave. Il gruppo, in definitiva, non esiste più: basta ricordare la lite Panucci-Spalletti, basta richiamare alla memoria le voci di mercato che hanno riguardato Doni e Mexes, basta richiamare alla mente la recente esclusione di Perrotta contro la Fiorentina.

E nessuno, fatta eccezione per i diretti interessati, ne conosce i motivi. De Rossi, prima di salire sul pullman in direzione Roma ha detto: “Quest’anno è così, ci gira tutto storto. Ma abbiamo anche dei demeriti. Siamo stati sfortunati sia oggi nel primo tempo che contro la Lazio. Ci rode, perché crediamo in noi, nel gruppo, sia a livello tecnico che umano. Si fa fatica ora, perché dobbiamo lottare per qualcosa di difficile da raggiungere”. Sarà; noi fatichiamo a trovare l’unità dello scorso anno, quando con la volontà si riusciva a sopperire ad ogni avversità. Non è che a qualcuno viene in mente che, forse, le altre squadre si sono rinforzate e la Roma no?


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