Tutti in ritiro a Trigoria ad oltranza: Totti il primo a presentarsi

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Come era prevedibile è iniziato il processo alla Roma dopo la debacle di Firenze. Fortunatamente la sconfitta del Genoa a Bologna evidenzia che anche i grifoni dopo aver corso tanto stanno rallentando, ma è la Fiorentina ora il pericolo numero uno. Parliamo come se nulla fosse accaduto a Firenze sabato sera, con la speranza che contro il Chievo possa arrivare una vittoria scaccia crisi e due favori da Torino e Sampdoria.

Ma questi sono discorsi da tifosi, la realtà è un’altra, la nostra Roma non c’è più, è finito un ciclo sia dell’era Sensi, che di quello di Spalletti. Dobbiamo molto alla famiglia del nostro caro amato presidente, ma la figlia Rosella non si aspettava di dover commentare con parole dure una stagione disastrosa. Partenza con l’handicap, due mesi gettati al vento e addirittura lo spettro della Serie B.

Poi la grande ripresa, fino alla qualificazione del primo turno della Champions, la sfortunata gara con l’Arsenal persa ai rigori che ci ha estromesso dalla competizione più prestigiosa. Anche in Coppa Italia la Roma è stata eliminata ai quarti dall’Inter in un match caratterizzato dalle polemiche. Poi il nuovo crollo, i tanti infortuni, e le scoppole subite contro l’Inter 0-4, la Juventus 1-4, la Lazio 4-2, ed infine quella di sabato contro la Fiorentina 4-1. La quarta peggior difesa del torneo con 52 reti peggio hanno fatto Bologna, Lecce e Reggina, mentre i granata hanno ottenuto lo stesso record (si fa per dire) dei giallorossi.

Adesso è il momento della chiarezza, la società deve uscire allo scoperto e dire se è in grado di proseguire con un progetto serio, oppure cedere la mano alla società tedesca dei Flick, e Spalletti farsi un esame di coscienza, il suo calcio champagne non va più di moda, serve un nuovo modulo, nuovi giocatori e soprattutto stimoli diversi. E’ ancora in grado di ritrovarli oppure non se la sente più e vuole provare altre esperienze. Questa è una settimana molto delicata, la Roma è partita alle 10,00 in ritiro (scelta poco gradita dal tecnico e giocatori, Francesco Totti il primo a presentarsi in gruppo) a Trigoria e non si sa fino a quando ci resterà. Una cosa è certa in queste ultime cinque gare, noi tifosi vogliamo il massimo rispetto e impegno per la maglia che i giocatori indossano, poi i risultati possono arrivare o no, ma l’importante è non vedere il volto della rassegnazione come a Firenze.


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