Chievo-Roma, Vucinic dentro. Menez fuori?

 Dal Romanista:

Stavolta potrebbe toccare a Jeremy Menez rimanere fuori. Nel gioco del turnover, un vero e proprio leit-motiv dell´ultimo periodo romanista, il prescelto stavolta dovrebbe essere proprio Jerry. «Se il turnover può riguardare Jeremy? – le parole di ieri di Ranieri in conferenza stampa – Tutti possono essere coinvolti». Una risposta che da sola non serve a sciogliere il tototridente ma che unita ad altri piccoli segnali può essere un´indicazione.

Menez, innanzitutto, non sta attraversando un gran momento dal punto di vista fisico: ha un dolore costante ad una spalla, e anche domenica a Palermo ha preso una botta, e qualche problema muscolare. Nulla che gli abbia impedito di giocare finora, ma sicuramente non è al top. C´è poi da aggiungere la questione tecnica: contro i rosanero il francese è sembrato in lieve calo rispetto alle ultime uscite, e con gli altri tre attaccanti che scalpitano ci può stare che per una volta possa finire in panchina.

Trigoria: non ci sono Taddei, Okaka e Perrotta. Vucinic si fa male

Dalla signoraingiallorosso.it:

La Roma si ritrova a Trigoria, precisamente al centro tecnico d’allenamento Fulvio Bernardini, per effettuare l’ultimo allenamento prima del match di domani sera a Palermo, previsto alle 20.45.

10.30 Il gruppo agli ordini di mister Ranieri arriva al campo B e comincia il riscaldamento. Greco svolge lavoro differenziato sul campo C, mentre Taddei, Okaka e Perrotta non sono presenti sui campi, a causa dei loro infortuni ancora non guariti. Si rivede Adriano, dopo l’attacco influenzale di ieri.

10.40 I portieri compiono un lavoro specifico, diverso da quello atletico degli altri calciatori. Fra i portieri c’è anche Doni.

11.05 Il gruppo si è spostato sul campo C per effettuare circolazione di palla. Dopo pochi minuti c’è stato un grosso spavento generale per Mirko Vucinic, il quale è finito a terra dolorante alla caviglia sinistra inciampando su di una zolla di terra. Il montenegrino è stato prontamente portato fuori dal campo con una macchina elettrica. I compagni, preoccupati, lo hanno subito sostenuto accerchiandolo.

Bianchi: Cassetti, Juan, Mexes, Riise, Simplicio, De Rossi, Brighi, Baptista, Vucinic (sostituito da Loria, che prima era il playmaker col fratino verde) e Adriano.

Palermo-Roma, Pizarro sarà il regista

 Dal Romanista:

Gli sono bastati dieci minuti martedì sera contro il Bayern Monaco per rinfrescare la memoria ai tanti, troppi, che dopo un mese scarso di assenza (l´ultima presenza a Parma lo scorso 24 ottobre) lo avevano già messo in un angolo.

Dieci minuti e una quantità infinita di palloni giocati ,perché quando c´è da mantenere il possesso della palla o da giocare un pallone importante, e martedì negli ultimi minuti i palloni scottavano parecchio, tutti i giocatori della Roma sanno che devono dare la palla a David Pizarro. Il cileno è un calciatore unico per la Roma, il solo che non abbia in rosa un vero e proprio sostituto, uno degli ultimi registi (l´altro è Pirlo) che sono rimasti nel campionato italiano, e per questo non può e non deve essere un problema il suo rientro in campo.

Se da una parte è innegabile che con De Rossi davanti alla difesa e due interni che riescono ad abbinare quantità e qualità come Simplicio e Greco/Brighi, dall´altra è altrettanto innegabile che con il Pek nel ruolo di playmaker la squadra riesce a fare un maggiore possesso palla e lo stesso De Rossi, svincolato dai compiti di copertura (in fase difensiva diventa il quinto difensore) ha maggiori possibilità di inserirsi e di essere pericoloso in zona gol. Non è un caso che lo scorso anno il centrocampista di Ostia abbia timbrato 11 volte il cartellino, stabilendo il record di marcature (7 in campionato, 1 in Coppa Italia e 3 in Europa League).

Palermo-Roma, c’è Borriello in attacco. Sembra Batistuta

 Dal Corriere dello Sport:

Uno così, alla Roma mancava dieci anni. Da Gabriel Omar Batistuta a Marco Borriello, passando per una serie di tentativi non proprio felicissimi (Carew, Mido, Nonda, Tavano, Marazzina, Toni), riuscendo a ridimensionare il problema della punta di peso con l´invenzione di Totti centravanti, un’intuizione spallettiana […]

EREDE Uno così, dicevamo, la Roma lo aspettava dai tempi di Batigol […]. Stavolta la spesa è stata assai minore, dieci milioni di euro, venti miliardi. Oltretutto ancora non pagati, perché l´accordo tra la dottoressa Rosella Sensi e l´amico Galliani prevede che il pagamento comincerà la prossima stagione […] In più, accordo blindato, nel senso che il Milan non può vantare nessun diritto di opzione per un ritorno a Milanello […]

Serviva a questa Roma un centravanti come Borriello, uno, appunto, alla Batigol. C´è qualche differenza per la verità tra i due, l´argentino era più un egoista finalizzatore al punto da non guardare in faccia nessuno, il ragazzo napoletano è più prima punta con caratteristiche di chi sa proteggere il pallone e far salire la squadra. […] Borriello in questi suoi primi mesi romanisti, sta andando avanti quasi a medie da Batigol. […]

GOL […] nove gol realizzati, sei in campionato (in dodici presen ze perché la prima giornata era ancora un giocatore del Milan), tre in Champions, alla media di oltre un gol ogni due partite. […] all´inizio della stagione la Roma ha fatto una gran fatica a tornare la squadra della passata stagione. Adesso è ripartita.

Palermo-Roma, Mirko in panchina

 Domenica sera a Palermo dovrebbero partire titolari Totti, Menez e Borriello; Mirko Vucinic, dopo la scialba prova contro il Bayern, si potrebbe sedere in panchina e non sarebbe la prima volta. Dalla Gazzetta dello  Sport:

Menez in rampa di lancio, Borriello ciclonico, Totti su di giri, tanto da concedersi ieri il primo pomeriggio di shopping natalizio, in un negozio di giocattoli con prole al seguito. […] Vucinic, […] immusonito, intristito e, diciamolo pure, incazzato. Con la situazione, con il mondo, con Ranieri. Fu il grande protagonista della scorsa cavalcata romanista, e oggi si sente il brutto anatroccolo. […]

MALUMORI […] Vucinic non polemizza, al limite bofonchia. Ma se continuerà questo andazzo, da gennaio si guarderà seriamente intorno. […] all´origine dei malumori di Vucinic c´è pure il sorpasso subito quest´estate nel monte-ingaggi: Burdisso, Borriello, perfino Adriano guadagnano ben più di lui.

NUOVI SCENARI […] degli attaccanti arruolabili è quello impiegato meno: Borriello è sceso in campo 17 volte (12 in campionato e 5 in Champions), Totti 16 (11+5), Menez 15 (11+4), Vucinic solo 11 (8+3). […] pare destinato alla panchina anche domani, a Palermo. Lo dice il tridente provato ieri in allenamento (Menez-Totti-Borriello) […]

Roma e Doni, Odi et Amo

 Chissà a cosa starà pensando adesso, Doni. Spodestato dalla sua porta, dal posto che legittimamente aveva conquistato negli anni con tanta abnegazione e tante ottime prestazioni. Scalzato anche dalla panchina, dal momento che Ranieri gli ha preferito Bogdan Lobont, portiere di notevole esperienza europea ed internazionale ma dalle qualità certamente inferiori a quelle del brasiliano. Il suo percorso con la Roma è controverso da almeno 2 anni e sembra ormai volgere al termine.

Doniéber Alexander Marangon nasce a Jundiaì il 22 ottobre del 1979, nello Stato di San Paolo in Brasile, da genitori di origine veneta. Dopo alcuni trascorsi con il Botafogo, il Santos di Diego, Robinho e del compagno di reparto Artur, che ritroverà anche alla Roma, con il Cruzeiro e con la Juventude, viene adocchiato dalla dirigenza romanista e per lui si aprono le auree porte del calcio del Vecchio Mondo.

Juventus-Roma, la vigilia di Totti

 Dalla Gazzetta dello Sport:

La legge è davvero uguale per tutti o Totti è (ancora) intoccabile? Ranieri nega l´esistenza di lodi salva capitano, ma fa intendere che la panchina non lo riguarderà nemmeno stasera. […]

LAVORO SPORCO Strana la vigilia di Totti. Resta il capitano, il più amato, il re di Roma, eppure ieri all´aeroporto di Fiumicino i cori dei tifosi erano soprattutto per De Rossi e Borriello, appunto. Strano campionato il suo, almeno fin qui, non da protagonista assoluto: nessun gol (gli manca dal 9 maggio, un´eternità), qualche assist geniale dei suoi, per il resto tanta buona volontà.

Roma-Sampdoria: tutte le dichiarazioni dei protagonisti

Queste le dichiarazioni del dopo partita di Roma-Sampdoria, terminata con la vittoria dei blucerchiati per 2-1.

ROSELLA SENSI (SKY): “ARBITRAGGIO INADEGUATO”


“Mancata la fortuna? Non sono d’accordo,i ragazzi si sono impegnati, la fortuna va cercata. C’è stata una conduzione di gara inadeguata, servirebbero persone preparate e professionali. Sono molto delusa ma bisogna accettare la sconfitta. Grazie comunque ai ragazzi e complimenti alla Sampdoria. Bisognerà tifare la Lazio? Io tifo sempre e solo la Roma. Siamo artefici del nostro destino, bisogna continuare a vincere”.

Pizarro che mi ricordi Bitossi, tu il Pek e lui Cuore Matto

 PIZARRO E BITOSSI. David Pizarro mi ha sempre ricordato Franco Bitossi. Indimenticato ciclista degli anni a cavallo tra il ’60 e il ’70. Mentre vedo volteggiare quello in mezzo a un rettangolo verde, mi torna alla memoria la pedalata di Cuore Matto. Lo chiamavano così, il toscanaccio. Per quella fastidiosa e sempiterna aritmia che ne ha condizionato il rendimento per tutta la carriera. Si dice che derivasse da un problema di natura psicosomatica. A Bitossi gli cominciavano le palpitazioni a palla proprio quando stava per giocarsi la vittoria: più gli altri rimanevano dietro, più le gambe lo spingevano avanti agli altri e più Cuore matto cadeva vittima di crisi cardiache dovute all’avvicinarsi del traguardo. Me lo richiama alla memoria, tutte le sacrosante volte, proprio il Pek. Centrocampista di classe sopraffina a cui la genetica ha dato in dote mezze qualità fisiche.  Pare un piccolo uomo se messo a confronto con i vatussi che popolano il contesto calcistico. Prima ancora dell’impulso di gridarne il nome a squarciagola, ti viene quasi di prenderlo in un palmo e tutelarne l’integrità fisica. Di fronte alle proprie debolezze – Pizarro e Bitossi – somigliano tanto a quei contesti paesaggistici di periferia. Stonano con l’idea di maestosità tipica delle grandi metropoli, non rispecchiano la perfezione di chi vince e infiamma i cuori a prescindere.
AFFINITA’ SELETTIVE. Sembrano affini alla geografia
che propone i modelli dell’hinterland, figli di una provincia dove occorre sudare per emergere. Cuore Matto e Piccolo Grande Uomo messi a nudo sono personaggi speculari: onesti per necessità prima ancora che per virtù. La malattia, la gracilità. Uno tachicardiaco – col vezzo del ciclismo – e l’altro in miniatura – con la passione per il calcio. Paiono figli di una delle periferie di cui è pieno il mondo. In provincia i segreti hanno vita breve. Perché i confini si rimpiccioliscono, le distanze si assottigliano, la demografia si snellisce e – di rimando – viene sempre più facile conoscere quel che ti sta intorno. La provincia dei paesaggi a misura d’uomo e di “quel tanto che basta”, di una mutualità reciproca e dell’interscambiabilità. Conta la società, in contesti del genere, prima ancora delle caratteristiche individuali. Bitossi viene proprio da lì: Carmignano di Brenta, paesino del pratese che oggi conta meno di 20 mila anime. Pizarro è nativo di Valparaiso che – con i suoi 275 mila abitanti – tutto è meno che un paese di periferia: paga, tuttavia, lo scotto di stare nel mezzo del Cile, a sua volta imbrigliato nei confini dell’America Latina. A cui, da sempre, siamo abituati a mettere sulle spalle il mantello di un contesto arretrato, di una società ancora poco sviluppata (vi consiglio in tal proposito di leggere i libri di un profondo conoscitore dell’America del Sud, Eduardo Galeano). Da un lato il progresso altrui, dall’altro la conformazione oggettiva: accade così che Valparaiso e Carmignano diventino simili più di quanto lo siano realmente.
BITOSSI. A me, il Pek, ha sempre ricordato Franco Bitossi.
Ovvero, uno che in salita non si fermava mai e che riusciva a essere decisivo proprio quando il percorso si faceva difficile, tortuoso, impennato. Ti rimangono dentro, personaggi del genere, anche perché Cuore Matto, oltre a dover battere le proprie stesse limitazioni si trovò per beffa della sorte a fare il ciclista professionista nello stesso periodo in cui le scene della bicicletta erano dominate da Eddy Merckx. Il Cannibale. Fate un po’ voi.

Serie A: per la Roma un calendario ostico, subito il Genoa, poi la Juve e Fiorentina

Sono usciti i calendari reklativi alla prossima Serie A e di certo la Roma ha ben poco da sorridere. Inizio il 23 agosto a Marassi contro il Genoa, poi in sequenza Juventus e Fiorentina mentre il derby è in programma alla quindicesima giornata. Rosella Sensi presente al Coni ad assistere al sorteggio ha dichiarato che la società farà mercato e che la rosa sarà competitiva.

CALENDARIO ROMA

Prima giornata

Genoa-Roma

Seconda Giornata

Roma-Juventus

Terza giornata

Siena-Roma

Gruppo Fioranelli, comunicato del 23-06-2009: non pervenuto, eccezion fatta per una precisazione

Le voci, che erano un po’ più di voci, della mattina dichiaravano che la fidejussione (201 milioni di euro) attesa da Zurigo da Mediobanca non sarebbe arrivata in tempo utile per evitare l’asta: lo scenario più plausibile sarebbe stato quello che Unicredit mettesse in mora Italpetroli dando il là ad una conseguente asta per l’acquisizione della A.S. Roma.

Poi, alcuni sviluppi. Nel corso del primo pomeriggio si era paventata la diffusione di un comunicato stampa da parte del gruppo rappresentato da Vinicio Fioranelli. A darne notizia ci aveva pensato Sky24. Stando alle fonti ufficiose, occorreva attendere la chiusura delle Borse. Le indiscrezioni erano quelle secondo cui Fioranelli avrebbe dimostrato credenziali economiche e progettuali rispetto alla possibilità di acquisire la A.S. Roma.

Principali destinatari, dunque, Mediobanca e la famiglia Sensi. Le parole di Vincenzo Morabito, ex socio nella FiMo di Vinicio Fioranelli, pronunciatosi nella serata di oggi lasciavano intravvedere il fatto che qualcuno del gruppo Fioranelli (non Vinicio, certo) si potesse tirare indietro anche sul filo di lana.