“Ma che siete venuti a fa”, cantavano i tifosi della Fiorentina

di Redazione Commenta


Disastro, Game Over, suicidio calcistico. Via tutti, questi sono in pratica le aperture dei quotidiani romani il giorno dopo la debacle con la Fiorentina, che ha estromesso la Roma dalla zona Champions. Una prestazione dai due volti, discreta nel primo tempo iniziato come al solito come con la Lazio con il gol subito dopo 5’ minuti, orribile nella ripresa, giocata pure in 10 per un raptus di Pizarro che ha peccato di ingenuità e emotività.

Una Roma arrendevole, incapace di credere alla rimonta anche quando i giochi non erano affatto decisi. La società ha preso quindi la sua drastica decisione, si va tutti in ritiro forzato da lunedì e ci si resterà fino a domenica. Una settimana senza mogli, figli e fidanzate, per ritrovare la concentrazione, ma forse per far capire alla squadra la pessima figura fatta davanti all’Italia intera.

I 2300 sostenitori giallorossi costretti a scappare dallo stadio Artemio Franchi per i cori diretti dei viola “Ma che sete venuti a fa” un ritornello che detto così fa anche ridere, ma se uno ci pensa un attimo fa da davvero male. Pensare che tanti tifosi hanno invaso Firenze con l’idea di passare una bella serata di calcio e con la speranza che la vittoria con il Lecce avesse dato la carica giusta. Macchè, 11 cani bastonati, con un tecnico che non sa più dove mettere le mani per riuscire a sbrogliare il bandolo della matassa. Scelte sbagliate, una marea di infortuni, e soprattutto una condizione fisica di molti veramente approssimativa.

L’idea sarà quella di sfasciare tutto e voltare pagina, forse anche con una nuova società. Ci sarà tempo e modo per farlo, adesso mancano sei giornate, noi tifosi non vogliamo vedere più scempi del genere. Chi non se la sente di lottare è pregato a farsi da parte. Da oggi in poi saremo senza pietà, non si giustificherà più nessuno, e si andrà a Trigoria civilmente a far capire a questa banda di mercenari che la maglia va indossata ed onorata sempre, non solo nelle occasioni più importanti. Roma ha una storia che non si dimentica, forse qualcuno lo ha già fatto ben sapendo che la prossima stagione approderà su altri lidi. Bhè, di gente così a Roma non si sentirà la mancanza…


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>