CdA A.S. Roma, rassegna stampa

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Abbiamo riportato nel corso del pomeriggio inoltrato di ieri, le dichiarazioni di Rosella Sensi e di parte degli azionisti che sono intervenuti durante il CdA della A.S. Roma. Dopo aver assistito anche alla richiesta di dimissioni del Presidente avanzata da uno dei presenti – e prontamente respinta dalla Sensi – pare interessante capire come i giornali hanno deciso di trattare la vicenda.
Per Il Romanista – in edicola con un pezzo dal titolo “Il grande ottimismo del presidente a libro paga” – la riflessione si snoda in quattro punti cardine:


“Il presidente Rosella Sensi annuncia alla platea degli azionisti inquieti (molti) – ma anche dei Carloni soddisfatti e plaudenti (pochi) – quattro ottime ragioni per guardare con grande ottimismo non solo al futuro, ma addirittura al presente. Uno: Claudio Ranieri, romano e romanista, è un valore aggiunto per un club che vanta una straordinaria tradizione nella produzione di fenomeni locali. Due: la Roma, a dispetto delle molte difficoltà incontrate nella stagione scorsa (non una fallimentare gestione societaria, non scherziamo: il calendario oggi assillante, la fisicità stressante, la necessità di motivazioni e qualità del lavoro evidentemente diversi), si è qualificata felicemente per l’Europa League. Tre: la Roma è undicesima, seconda solo al Milan. Non guardate la classifica della serie A, imbecilli. Parliamo di Europa, dove negli ultimi cinque anni, appunto, solo il club degli amici Galliani e Berlusconi ha saputo fare meglio. Quattro, Spalletti aveva esaurito il suo ciclo. Lei, invece, il presidente a libro paga (“in tutte le società è previsto un emolumento per l’amministratore delegato”), non ha alcuna intenzione di dimettersi”.
Per la Gazzetta dello Sport, la Sensi mostra di volersi tenere stretta la Roma:
“Rosella Sensi ai soci che chiedono le sue dimissioni da a.d. o quantomeno di rinunciare agli emolumenti (1,2 milioni lordi a stagione) risponde e fa rispondere dal suo staff: “Non mi dimetto e le retribuzioni (da amministratore, non da presidente, ndr) sono in linea se non inferiori alle responsabilità e con quanto avviene negli altri club”. E per dare forza al suo rilancio mette sul piatto i freschi rinnovi di Pizarro ( 2013) e Perrotta (2011), rispettivamente per 3,2 e 3,1 milioni lordi. Non solo. Al massimo entro martedì arriverà anche quello di Totti ( 2014), che passando dice: “Non vedo l’ora di tornare”. L’obiettivo resta il match col Bari (22 novembre)”.
Per il Corriere dello Sport, è stata una Sensi coriacea: Rosella Sensi al contrattacco. Difende il suo operato, presenta un bilancio positivo della società, resiste agli attacchi degli azionisti, uno dei quali arriva a chiederne le dimissioni. “Non mi dimetto, andiamo avanti!) la risposta gelida a quella che voleva essere una provocazione”.


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