Con l’Udinese rientreranno quasi tutti

 Dal Romanista:

C’è un unico caposaldo, madre di tutte le certezze. È la radice della rosa. È Totti, appunto. «A Torino è stato essenziale – continua a spiegare Francesco – trovare il pareggio dopo pochi minuti. Penso che anche questa volta contro la Juve potevamo vincere. È stata una partita combattuta, ma era nelle nostre possibilità centrare il bottino pieno». Già. È la stessa sensazione che hanno provato tutti i romanisti. Il problema è che la Roma ha giocato bene, ma così bene, che è un peccato non avere espugnato la Torino bianconera per il secondo anno di fila. Francesco sta da dio. Con la Juve si è visto. Nella ripresa ha tenuto in gioco un pallone destinato al fallo laterale con un colpo di tacco che aveva in sé qualcosa di mistico.

Il valzer delle punte

 Dal Messaggero:

  Meglio, sempre e comunque, le spine del turnover. «Perché io preferisco averli tutti a disposizione». Claudio Ranieri, dovendo spiegare le scelte di Torino e anche quelle precedenti, si tiene ben stretti i suoi quattro attaccanti: l’abbondanza della Roma, alla fine, può fare la differenza, in un campionato così equilibrato e in una stagione in cui c’è anche la Champions.

Ranieri e l’abbondanza

 Dal Corriere della Sera:

«I ragazzi devono capire che il bene più importante è quello della Roma e non quello del singolo. Se lo accettano, faremo un grande campionato. Altrimenti, andremo incontro amolte difficoltà».

L’avviso ai naviganti è di Claudio Ranieri, al termine di Juve-Roma. Non è un caso. Contro l’Udinese, sabato prossimo, potrebbe avere a disposizione l’intera rosa, esclusi Taddei e Okaka, visto che Juan è recuperato e che sia Pizarro che Perrotta potrebbero farcela.

Ranieri e l’ospitata

 Dal Corriere dello Sport:

Volo di ritorno con assenza, e il grande scrittore cileno Luis Sepulveda ci perdonerà se parafrasiamo il titolo del suo ultimo libro. Claudio Ranieri, infatti, non c’era sul charter che nella notte di sabato ha riportato a casa la Ro­ma. Da escludere che sia rimasto a Torino per un pranzo con la dirigenza bianconera, a partire da Blanc. Solo ieri si è capito il perché dell’assenza, vi­sto che il tecnico gialloros­so è stato ospite della «Do­menica sportiva». Oltre al­l’assenza, c’è da dire che sul volo di ritor­no ha fatto molta tenerezza Jeremy Me­nez. Perché il francese ha avuto una spe­cie di congestione (i giocatori dopo la partita avevano cenato con un piatto di pasta) forse determinata dal freddo e ha trascorso in bagno tutta l’ora di viaggio verso Roma. Ieri il francese stava già me­per glio e si spera che non si tratti del virus in­fluenzale che sta girando in questo perio­do. Oggi alla ripresa degli allenamenti sa­ranno verificate le sue condizioni speran­do che possa tornare subito ad allenarsi con i compagni.

Mexes verso l’addio

 Da Leggo:

Ieri terzo incomodo, oggi prima scelta, domani (forse) grande rimpianto. Il sesto risultato utile consecutivo della Roma ha sugli scudi il volto di Philippe Mexes (con lui in campo la squadra ha perso soltanto una volta su 7 gare). Ma il sorriso di allenatore, tifosi e dirigenti si è incrinato di fronte alle parole del difensore che al ritorno da Torino ha fatto capire di aver fatto il suo tempo in giallorosso: «A Roma ho vissuto momenti splendidi e anche oggi mi trovo molto bene. Ci sono però alcune cose da valutare. Devo riflettere sul mio futuro, anche in relazione alla Nazionale. L’unica cosa che voglio dire è che qui ho passato 7 anni bellissimi e non voglio giocare con un altro club italiano che non sia la Roma, mi farebbe male. In Inghilterra poi si gioca il miglior calcio del mondo». 

Antunes, ci vuole pazienza

 Dal Romanista:

Claudio Ranieri naturalmente è dispiaciuto. E, per quello che può significare per il 23enne di Freamunde, lo è realmente. Al punto che nel mese di novembre, pubblicamente, si è detto amareggiato per non aver potuto ancora premiare con uno scampolo di partita Vitorino. Che è in forma. Che si allena sempre con serietà e impegno. Che non molla l’osso insomma. Come piace a Ranieri che accada. Doveva essere proprio il vice Riise. Stessi capelli rossi. Stesso sguardo fiero. E, tutto sommato, fisico simile. Poi è arrivato Castellini dal Parma. Poi ha cominciato a girare al massimo, sia pur sull’altra fascia, anche quel Cicinho dai più disprezzato e rientrato (per fortuna) in casa giallorossa.

Roma, De Rossi sicuro: “Giocassimo sempre così? Avanti il prossimo”

 Laddove la Roma riuscisse a dare continuità allo spirito di abnegazione mostrato nelle ultime uscite, i giallorossi non devono temere nessuno. Parola di Daniele De Rossi alla fine di Juventus-Roma. Da Il Romanista:

Basterebbe giocare sempre così“. Basterebbe dominare sempre. Sempre più leader, sempre più fulcro del gioco e anima robusta di una Roma padrona, De Rossi vede il bicchiere mezzo pieno. «La classifica è più corta, secondo me siamo un´ottima squadra con grandi  palleggiatori, e se prendiamo le partite di petto possiamo giocarcela con chiunque, bisogna dare però continuità ». Non c´era Pizarro e Ranieri gli ha affidato nuovamente le chiavi del centrocampo. In assenza del metronomo titolare, ci ha pensato Daniele. De Rossi dove lo metti lo metti. «Il ruolo? Mi va bene tutto. Mi adatto ovunque, l´ho sempre fatto. Pizarro tornerà a breve, lui è tra i più forti centrocampisti con cui ho giocato». Capitan Futuro commenta: «La Juve è più quadrata rispetto all´anno scorso. Ha più giocatori di qualità come Alberto (Aquilani, ndr), e non lo scopriamo oggi, è tra i più forti in Italia. Borriello in panchina? Non basta la rosa, non basta essere tanti, basterebbe giocare sempre così. Se non vengono meno l´impegno e la concentrazione, siamo una grande squadra».

Post Juve-Roma, Aquilani: “I ricordi non si cancellano, ho dato la maglia a Rosi”

 Da Il Messaggero:

Il principino è tornato. Piedi vellutati e cervello sopraffino. Quel tunnel a Greco con assist gol per Iaquinta è una chicca. «Per me sono stati giorni particolari, soprattutto a livello emotivo – ha detto Alberto – ho perso tanto dal punto di vista nervoso. Sono stati giorni particolari. Giocare contro la Roma è stata una sensazione particolare, un´emozione unica, ma prima o poi doveva capitare. I ricordi non si possono cancellare. Alla fine ho scambiato la maglia con Rosi, è un grandissimo amico». L´a.d. della Juve era furibondo. Un fiume in piena. «E´ stato un arbitraggio largamente insufficiente – ha rilanciato a muso duro – non vedo uniformità di giudizio. Quello di Pepe si può paragonare allo stesso intervento di Boateng contro il Palermo.

Cessione Roma: Aabar scalza la concorrenza

 Dal Romanista:

Tisch smentisce il suo interesse per il club. Ma questo non vuol dire che la pista americana sia falsa. Anzi, fonti finanziarie la danno per certa. Da quanto si sa, il misterioso potenziale acquirente a stelle e strisce si starebbe appoggiando allo studio legale internazionale Tonucci. Resta difficile provare a fare chiarezza tra i soggetti coinvolti nell’operazione. Al momento, nessun nome fin qui fatto può essere considerato fuori dalla corsa. A cominciare dagli italiani. Oltre ad Angelucci, non viene esclusa la presenza di altri fondi nazionali tra i soggetti (si dice sei) disposti a investire sull’As Roma.

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