Antunes, ci vuole pazienza

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 Dal Romanista:

Claudio Ranieri naturalmente è dispiaciuto. E, per quello che può significare per il 23enne di Freamunde, lo è realmente. Al punto che nel mese di novembre, pubblicamente, si è detto amareggiato per non aver potuto ancora premiare con uno scampolo di partita Vitorino. Che è in forma. Che si allena sempre con serietà e impegno. Che non molla l’osso insomma. Come piace a Ranieri che accada. Doveva essere proprio il vice Riise. Stessi capelli rossi. Stesso sguardo fiero. E, tutto sommato, fisico simile. Poi è arrivato Castellini dal Parma. Poi ha cominciato a girare al massimo, sia pur sull’altra fascia, anche quel Cicinho dai più disprezzato e rientrato (per fortuna) in casa giallorossa. Poi c’è questo, poi c’è quest’altro. E ora ci si mette anche quel diavolo mezzo kosovaro e mezzo svizzero di Behrami a turbare i sonni di Antunes.
 

Ventitre anni sono pochi o tanti, a seconda della vita che fai. Trovare la forza dentro di se di correre, superare di slancio e senza accusare fatica anche i momenti di depressione che logicamente possono arrivare, è tuttavia un atteggiamento giusto. Da campione. E poi il gruppo aiuta. Gli esempi sotto gli occhi di tutti fanno coraggio. Greco ad esempio. Lo stesso Cicinho che non ha mai perso la fiducia di veder arrivare il suo momento. Nel calcio può succedere di tutto. Di entrare in campo un minuto prima di andare in tribuna. Di scendere come un forsennato lungo la striscia bianca e imbroccare per due partite di seguito un tiro di sguincio che gonfia la rete. Di saltare più in alto di tutti e regalare, nell’unica azione nell’area avversaria, una vittoria al 90°.E’ difficile certo vivere solo di sogni a 23 anni. Ma se non ci si vive a 23 anni, quando? Forza Vitorino Gabriel Pacheco, diglielo tu ad Amaro Valente Viana che bisogna ancora stringere i denti. Siamo con te.

«Speriamo che ci siano novità entro tempi brevi». Così Amaro Valente Viana, manager di Vitorino Gabriel Pacheco Antunes, si augurava a fine luglio, dopo aver ascoltato Riise elogiare in conferenza stampa il suo ragazzo. Per il terzino portoghese arrivato in prestito al costo di una Ferrari e comperato definitivamente nel 2010 dalla Roma per oltre un milione di euro, le novità però non sono ancora arrivate. Con Doni e Loria è l’unico a non essere ancora sceso in campo in competizioni ufficiali.


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