Roma, prendi il Milan e scorda l’Inter (per ora)

 Con l’anticipo della 24a giornata tra Milan-Udinese risolto in favore dei rossoneri da uno scatenato reparto offensivo (Huntelaar doppietta, Pato gol), alla Roma tocca oggi rimettere ogni cosa al proprio posto e andarsi a riprendere il secondo posto in classifica, momentaneamente occupato dalla formazione di Leonardo (45 a 44). Meglio fare un passo alla volta, lasciando perdere l’Inter di Josè Mourinho: è questo l’invito rivolto ai capitolini attraverso le pagine de Il Messaggero:
Adesso che la Roma ha preso il via, che la corsa è diventata rapida e fluida, bisogna stare più attenti di prima. Prima di tutto non si deve commettere l’errore di pensare all’Inter. I nerazzurri di Mourinho hanno avuto finora un altro passo. Hanno altri mezzi. Dell’Inter parleremo prima e dopo lo scontro diretto, al quale non manca molto.

Roma stile Sud America: Juan-Burdisso, vietato ballare

La formazione nella testa di Claudio Ranieri sembra fatta: Roma-Palermo vedrà i giallorossi scendere in campo con parecchie novità difensive. Marco Motta sulla fascia, Philippe Mexes in panchina e in mezzo i due titolari sono Nicolas Burdisso e Juan. Solito, inamovibile John Arne Riise. La bella notizia per Ranieri è quella di aver potuto, prima volta da quando allena la Roma, contare sull’apporto di tutti e quattro i centrali in rosa: Juan, Mexes, Burdisso e Andreolli. L’intenzione pare essere quella di concedere un turno a Mexes in vista della gara di Europa League di giovedì. Marchio sudamericano sulla difesa giallorossa, quindi, con tanto di dovere tassativo: vietato ballare. Da Il Romanista in edicola stamane.
Presenza di Capitan Totti a parte, gli altri dubbi di Ranieri quanto alla formazione da opporre al Palermo riguardano il quartetto difensivo. Nella lista dei 20 calciatori convocati per il match odierno, figurano infatti i nomi di tutti e quattro i centrali di ruolo a disposizione: Juan, Mexes, Burdisso e Andreolli. Giovedì pomeriggio il mister ha provato a lungo l’ex interista, squalificato a Firenze, al fianco di Phil. Ipotesi praticabile, sicuramente. Ma è difficile che in una partita di grande valore per la classifica come quella con i rosanero, Claudio Martello si privi dall’inizio di un elemento come il capitano della Seleçao. Anzi è probabile che proprio il brasiliano sia il punto fermo e vicino avrà uno degli altri P due.

Roma-Palermo, l’attacco giallorosso si chiama Vucinic

 Mirko Vucinic per scardinare la difesa del Palermo: Francesco Totti non ce la fa e Claudio Ranieri non può che fare riferimento al montenegrino che, oltre ad essere stato determinante nella vittoria estrena di Firenze si candida per ricoprire un ruolo di primaria importanza anche oggi pomeriggio. L’articolo de Il Romanista:
Sarà ancora una volta lui, Mirko Vucinic, il punto fermo dell’attacco giallorosso nella sfida di stasera contro il Palermo. E’ vero, Totti è tra i convocati, ma non è detto che Ranieri decida di schierarlo fin dall’inizio. Come sempre, infatti, dipenderà da come si sarà messa la gara e dall’eventuale assoluta necessità di fare ricorso anche a lui per venire a capo dell’incontro. Il Totti visto nel primo tempo di Firenze non è purtroppo quello di qualche settimana fa. L’impossibilità di allenarsi in maniera continuativa e completa (tante le giornate andate via tra “differenziati” e lavoro in palestra) gli ha fatto perdere quella brillantezza ritrovata nel girone di andata e unanimemente riconosciutagli. Il tecnico lo sa e, a meno di non trovarsi costretto a farlo – come ha più volte ripetuto – preferisce gestire il recupero fisico di Francesco, e della sua condizione di forma, in maniera prudente e graduale, senza forzarne tempi e modalità.

Scudetto, Roma: si può fare

 Da Il Tempo:

Nove punti da recuperare: si può fare. È già successo! Campionato 2007/08, sulla panchina giallorossa sedeva ancora Luciano Spalletti e la Roma (tanto per cambiare) inseguiva l’Inter capolista con undici lunghezze proprio alla 23esima giornata. La Roma sfiorò quel tricolore che ebbe, seppur in via assolutamente virtuale, cucito sul petto per 51 minuti: prima della devastante doppietta di Ibrahimovic a Parma (tra l’altro poi la Roma a Catania chiuse sull’1-1).
Perché allora non crederci adesso che i punti di ritardo dalla squadra di Mourinho sono «solo» nove. E nella capitale è già scattato il tormentone «rimonta»: il popolo romanista ci crede eccome e gli spifferi che filtrano dai muri di Trigoria, nonostante il «low profile» imposto da Ranieri, fanno intuire come anche la squadra un pensierino ce lo abbia fatto: e anche qualcosa di più Al ritorno di fiamma ha contribuito il pareggio dell’Inter contro il Parma (i casi della vita…), ma soprattutto il modo nel quale è maturato. L’Inter di Mourinho al Tardini non è sembrata la corazzata inaffondabile che aveva ucciso il campionato in avvio di stagione.

Roma-Palermo: De Rossi c’è, come sempre

 Da Il Romanista:

Per un Francesco Totti costretto a saltare (anche se controvoglia) la partita col Palermo a causa dei soliti problemi al ginocchio destro, c’è invece un Daniele De Rossi che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Pur non essendo al top della condizione. DDR, domenica scorsa a Firenze, ha preso un forte colpo alla tibia destra. Nello stesso punto dove aveva già riportato una contusione contro il Chievo (uscì nella ripresa dopo aver realizzato il gol-vittoria al 1’ di gioco), problema che lo costrinse a saltare la Triestina in Coppa Italia e a restare successivamente in panchina col Genoa in campionato.
Mercoledì Capitan Futuro, circa mezz’ora dopo aver iniziato la seduta in gruppo, ha lasciato in campo. Situazione che ha fatto inevitabilmente scattare l’allarme, comunque rientrato nel giro di 24 ore. Ieri, infatti, la situazione è migliorata sensibilmente: 45’ di allenamento con i compagni, per poi andare a svolgere una ventina di minuti di lavoro atletico col professor Riccardo Capanna, al pari di Mexes e Vucinic. Il centrocampista di Ostia è un guerriero, di quelli che non si fermano anche quando sono alle prese con qualche problema fisico.

Torna la Roma targata Brasile

 Da La Gazzetta dello Sport:

Strana la vita. Solo 141 giorni fa sembrava essersi consumato un divorzio «storico». Era il 4 ottobre quando, al minuto 22 del primo tempo, dalla Roma scompariva completamente il Brasile. La città che aveva adottato Falcao e Aldair e che (più concretamente) aveva in rosa ben 7 brasiliani, dopo tanti anni ne faceva ameno. Da Lobont a Totti, il futuro sembrava avere altre bandiere. Sono bastati poco più di 4 mesi, però, per invertire la tendenza, se si pensa che col Palermo il Brasile tornerà ad essere la nazione più rappresentata, senza contare che a luglio arriverà proprio il rosanero Simplicio.
Rigenerazione Visto che la Roma aveva in gruppo big (alcuni anche dal punto di vista dell’ingaggio) come Doni, Cicinho, Juan, Baptista, Artur, Julio Sergio e Taddei, il problema non era solo di condizioni fisiche, in quel momento per tutti non certo brillanti. La tifoseria aveva avuto un rigetto per alcuni ex idoli, considerati inutili (Julio Sergio, Artur), usurati (Taddei, Doni, Juan) o sopravvalutati (Cicinho, Baptista). Con l’aggravante, poi, di concentrarsi soprattutto sulla Seleçao.

Roma-Palermo, Totti spera di esserci

 Da Il Messaggero:

Dal no secco, ieri si è passati al vediamo domani. Che sarebbe oggi, quando cioè la squadra tornerà ad allenarsi al “Bernardini”. Si parla di Francesco Totti e della possibilità che possa esser disponibile domani contro il Palermo. A Trigoria c’è chi (Totti, ad esempio…) non ha perso la speranza di vedere il capitano in campo contro i siciliani, magari non dal primo minuto, e aspetta l’ultimo secondo buono, cioè le convocazioni odierne di Claudio Ranieri, prima di alzare bandiera bianca.
Francesco, dopo la paura di mercoledì, con corsa e visita tranquillizzante a Villa Stuart, ieri era di umore completamente opposto: non è andato in campo, ha lavorato in piscina e in palestra, ha fatto fisioterapia per la tendinite al ginocchio (non ci sono le condizioni per altri interventi, di alcun tipo) ma appariva molto sereno. E smanioso di non saltare la partita contro il Palermo. Oggi, questo è certo, proverà a forzar e un pochino, tanto per capire che aria tira.

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