Torna la Roma targata Brasile

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 Da La Gazzetta dello Sport:

Strana la vita. Solo 141 giorni fa sembrava essersi consumato un divorzio «storico». Era il 4 ottobre quando, al minuto 22 del primo tempo, dalla Roma scompariva completamente il Brasile. La città che aveva adottato Falcao e Aldair e che (più concretamente) aveva in rosa ben 7 brasiliani, dopo tanti anni ne faceva ameno. Da Lobont a Totti, il futuro sembrava avere altre bandiere. Sono bastati poco più di 4 mesi, però, per invertire la tendenza, se si pensa che col Palermo il Brasile tornerà ad essere la nazione più rappresentata, senza contare che a luglio arriverà proprio il rosanero Simplicio.
Rigenerazione Visto che la Roma aveva in gruppo big (alcuni anche dal punto di vista dell’ingaggio) come Doni, Cicinho, Juan, Baptista, Artur, Julio Sergio e Taddei, il problema non era solo di condizioni fisiche, in quel momento per tutti non certo brillanti. La tifoseria aveva avuto un rigetto per alcuni ex idoli, considerati inutili (Julio Sergio, Artur), usurati (Taddei, Doni, Juan) o sopravvalutati (Cicinho, Baptista). Con l’aggravante, poi, di concentrarsi soprattutto sulla Seleçao. Tutto vero? No, (quasi) tutto sbagliato. Julio Sergio & Juan. Detto arrivederci a Cicinho, tornato al San Paolo, la Roma giallorossa nel frattempo ha completato l’innamoramento per Julio Sergio, che pure adesso – quando gli si parla di nazionale – ha la forza di scherzare: «Al massimo posso fare il portiere della selezione dell’Eur…», cioè del quartiere romano dove abita. Mala vera rinascita è stata quella di Juan. Il brasiliano ex muscoli di vetro, grazie al nuovo rapporto con il fisioterapista Luigi Novello, è tornato a livelli siderali, e con lui tutta la squadra.
Taddei & Baptista Nuova vita anche per Taddei e Baptista. Il primo, terminato il calvario degli infortuni, è tornato su standard di rendimenti altissimi, mentre il secondo sta guadagnando minutaggio e quindi fiducia. E in lui crede anche Dunga che, insieme a Juan e Doni, lo ha già convocato per la prossima amichevole. Non a caso l’impressione è che il terzetto abbia già staccato il biglietto per il Mondiale.


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