Toni e Vucinic per battere l’Udinese

 Da Il Corriere della Sera:

Insieme hanno giocato poco, troppo poco: 139 minuti in tutto. Però, toccando ferro, domani sera contro l’Udinese potrebbero dimostrare di essere davvero una bella coppia, in attesa di diventare un meraviglioso trio quando anche Francesco Totti sarà a disposizione.
Stiamo parlando di Luca Toni e di Mirko Vucinic, che, qualunque sarà il modulo scelto da Claudio Ranieri per affrontare i friulani all’Olimpico, porteranno sulle loro spalle il peso dell’attacco. E con quattro squalificati «pesanti» – De Rossi, Pizarro, Taddei e Mexés – il loro contributo sarà ancora più importante.

Roma, si gioca tutto all’Olimpico

 Da Il Romanista:

Il fortino adesso scricchiola un po’, anche se il 6 marzo ha retto persino agli assalti del Milan – primo pareggio interno in Serie A -, quando non era affatto scontato. Ecco perché sabato con l’Udinese andrà difeso e coccolato da tutti i romanisti. Gli stessi di Roma-Milan? Magari. Perché l’Olimpico non è solo l’unico luogo al mondo dove ti senti amico anche se non ci conosciamo, dove quando segna la Roma in Curva puoi rotolare per cinque file ma mica ti fai male, dove quando c’entri da bambino è come una magia che ti strega e t’innamora dei suoi colori.
L’Olimpico di questa Roma, di questa creazione di Ranieri, è la sorgente dei nostri desideri. È l’alcova dove è stata concepita questa classifica da sballo. Qua all’Olimpico non si passa. Sotto la collina di Monte Mario ci siamo presi 34 punti su 42, vincendo 11 gare su 14. Come noi nessuno mai, in questo campionato.

Toni c’è, Vucinic e Menez incognite diverse

 Da La Repubblica:

Tre attaccanti contro l’Udinese? Difficile capire le intenzioni di Ranieri, anche se il coraggio fa la differenza nei momenti cruciali di una stagione (vedere Mourinho per credere). Certo è che una Roma senza De Rossi e Pizarro a centrocampo rischia di fare una fatica enorme. Vucinic ancora non si vede in allenamento, nonostante i medici rassicurino sulle sue condizioni.

Roma, Ranieri: difesa a rapporto

 Da Epolis:

Difesa a rapporto. Il reparto su cui la Roma di Ranieri aveva costruito la sua scalata traballa pericolosamente. Nell’ultimo mese, senza vittorie (l’ultima in Roma-Catania dello scorso 21 febbraio), ha incassato otto reti in quattro partite. Con una media, tra Panathinaikos, Napoli, Milan e Livorno, di due gol per volta. Tre nell’ultima apparizione in Europa League, due al San Paolo, zero contro i rossoneri e tre al Picchi. Meglio cambiare rotta in fretta.
Ranieri
, dopo aver rivisto in continuazione la registrazione di Livorno-Roma, ha deciso di parlarci sopra con i difensori. Ieri, a Trigoria, è iniziato il “ripasso” dei meccanismi andati a farsi a benedire nelle ultime settimane.

Roma-Udinese, Rizzitelli: “Il nostro pubblico è unico”

 «Fondamentale. Tanto più con un pubblico come quello della Roma, che ti trascina come pochi. Spero che con l’Udinese l’Olimpico sia di nuovo pieno, perché, dopo lo spettacolo dei 70.000 col Milan, è importante che i tifosi trasmettano alla squadra la convinzione che si deve. Se così non fosse i giocatori finirebbero per non crederci più nemmeno loro. Niente è ancora perso». Parole di Ruggiero Rizzittelli, intervistato da Il Romanista:

La Roma sembra a corto di energie. Se non fisiche, appunto mentali.
«Se le altre sbagliano non deve trovarsi nella condizione di mangiarsi le mani e avere rimpianti, come troppo spesso le è successo in passato. Ricordo ancora, con Capello, il pareggio contro il Venezia retrocesso. Idem due anni fa, quando siamo arrivati a mezz’ora dallo scudetto, avendo lasciato punti su troppi campi. Quasi sempre con le “piccole”.

Roma-Udinese, Boniek: “Serve coraggio”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Giochiamo a fare gli allenatori? “Sarebbe meglio di no – stoppa subito Zibì Boniek – . Lo so è il passatempo preferito dai romanisti. Però è antipoatico e irrispettoso, anche perchè – giuro – Ranieri è bravissimo a capire coma sta la squadra, se può andare oltre certi limiti oppure se deve tamponare. Anzi, sotto questo aspetto non è inferiore a nessuno“.
Chi gira? Questa è la premessa, che ci consente di giocare. Il valore delle chiacchiere che seguiranno è quello che è, molto meno che i buoni consigli. Solo giochini, appunto. Ai quali oltretutto l’assenza contemporanea di Pizarro, De Rossi e Taddei (più Mexes), cioè quasi un itnero reparto, conferisce piena legittimità. A questo giro che si inventa Ranieri? Per la prima volta dovrà rinunciare a Pizarro e De Rossi.

Perrotta: “Scudetto Roma? Noi non molliamo”

 Da Leggo:

«Mancano dieci partite, dobbiamo fare tutto il possibile». Simone Perrotta ci crede e spinge una Roma a corto di benzina nell’ultimo tratto di strada dal quale ancora si vede il cartello scudetto. L’Inter è lontana sei punti e di mezzo c’è un Milan che ha perso Nesta e Beckham. La qualificazione dei nerazzurri ai quarti di Champions può però distrarre gli uomini di Mourinho che vuole riportare la coppa dalle grandi orecchie a Milano.

Roma-Udinese, Menez: ultima chance

 Da Il Corriere della Sera:

I timidi segnali di risveglio di Livorno devono diventare squilli di tromba. Jeremy Menez è forse arrivato all’ultima chiamata e, se vorrà restare alla Roma, dovrà guadagnarsi sul campo la conferma dopo quasi due stagioni con poche luci e troppe ombre. Contro l’Udinese, specialmente se non dovesse recuperare Vucinic, spetterà anche a lui il compito di riportare la squadra a una vittoria che manca dal 21 febbraio.
Tra coppe e campionato, nella gestione di Claudio Ranieri, Menez è partito dal primo minuto 13 volte e per ben 12 è stato sostituito.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.