Vucinic-Toni, che coppia

 Da La Gazzetta dello Sport:

Il fascino è quello un po’ vintage dei telefilm in bianconero, ma quasi quarant’anni dalla prima apparizione in video (1971) del tandem Tony Curtis & Roger Moore, l’impressione è che da sabato sera a Roma siano in tanti ad averlo ritrovato, inciampando nella formuletta: «Attenti a quei due». Insomma, in attesa di diventare terzetto col rientro di capitan Totti, tocca a Mirko Vucinic e Luca Toni recitare da primattori e traghettare la squadra giallorossa sulle sponde del sogno scudetto.
Possibile, perché il talento c’è, così come stimoli fuori dall’ordinario. Sei forte papà Cominciamo dall’attaccante montenegrino, che con l’Udinese ha voluto dedicare la sua prima tripletta romanista alla fidanzata Stefania, in attesa di un figlio.

Totti-Toni-Vucinic-Menez: attacco super per lo sprint tricolore

 Da Il Tempo:

Cinquantadue gol, quattro in più del Milan brasileiro, solo due in meno dei fenomeni interisti, sempre a segno tranne tre partite. Sono i numeri dell’attacco «atomico» della Roma, il secondo migliore del campionato al termine dalla giornata di campionato che riaccende i sogni. La speranza romanista è nei piedi dei suoi attaccanti che improvvisamente sono diventati tanti, belli e forti. E ieri si è aggiunto l’«acquisto» che Ranieri aspettava da ormai quasi due mesi: Francesco Totti è tornato ad allenarsi con i compagni. Dopo il lavoro con il gruppo si è dedicato alle ripetute sui 100 metri per ritrovare velocità, oltre al potenziamento muscolare, la piscina e una seduta di fisioterapia.

Scudetto: Roma, si può

 Da Il Messaggero:

Sognava, la Roma. Poi ha sperato. Ora ci crede. Lo scudetto è lì, batti l’Inter sabato, allunghi la mano. Poi, la domenica sera, tifi Lazio per una volta: che vada dal Milan a prendersi altri punti salvezza. Prima, però, c’è da vincere a Bologna, di mercoledì sera, perché è chiaro che Mou farà a fette il Livorno, che il Parma non fermerà Leonardo: lo dice la scaramanzia, fedele compagna di ogni volata, quando conta quello che fai tu e molto cosa fanno le altre.
Eccola, la settimana da raccontare, con questo ultimo turno feriale che è la perfidia di un giallista: vorresti arrivare in fretta al finale, ma la storia, la storia di questo campionato pazzesco, riserva ancora chissà quanti colpi di scena.

FenoMenez, diamante purissimo

 Jeremy Menez torna a fare FenoMenez e a prendere per mano i compagni nel corso della gara contro l’Udinese. Claudio Ranieri ha detto di avere tra le mani un diamante, il francese – stavolta – ha ricambiato eccome. Da Il Messaggero:

Quando gioca così, e la cosa non ha ancora la frequenza che tutti, forse lui per primo, vorrebbero rintracciare, da solo vale il prezzo del biglietto. E, probabilmente, vale anche i (tanti) soldi che la Roma ha speso due estati fa per prenderlo dal Monaco. Quando gioca così, cioè in maniera devastante, quasi irridendo gli avversari, Jeremy Menez appare davvero un fuoriclasse o giù di lì. Lui il pallone lo accarezza, lo tratta bene, non lo prende a calci. Lo gioca con una classe nettamente, e di tanto, superiore alla media. Lui ricama calcio, in mezzo al campo. Gioca di fioretto, non di sciabola ma tanto gli basta per superare, annullandolo, l’avversario. Non è “cattivo”, ma palla al piede infierisce sugli avversari. Contro l’Udinese, titolare per la seconda gara di fila, ha costretto i tifosi della Roma a spellarsi le mani per applaudire i suoi numeri. «Gli faccio i complimenti, ha giocato alla grande a livello individuale e anche a favore del collettivo», ha detto Francesco Totti, che l’ha ammirato dalla tribuna.

La Roma che sa vincere

 Da La Repubblica:

Ha sofferto la Roma, e ha tremato per l’eventualità di un ennesimo pareggio — il quarto consecutivo — di fronte a una Udinese in grande spolvero. Ma alla fine ha ritrovato il sapore della vittoria. Prima segna Toni, al 15° del primo tempo, seguito da Vucinic. Ma Di Natale accorcia la distanza e poi trova il pareggio: 2-2. Ma alla fine sarà 4-2, nella notte dell’Olimpico, grazie alla tripletta di Vucinic. Con il centrocampo decimato dalle assenze, la Roma ha saputo tenere duro fino all’ultimo, sewnza concedere sconti. E soprattutto, Ranieri può registrarela grande prestazione di Menez che è arrivato più volte vicino al gol, con azioni da vero campione. Niente soste, il campionato non concede pause. Dopo la gara di ieri sera, la Roma torna subito in campo per preparare la trasferta di Bologna. Turno infrasettimanale, mercoledì sera, settore ospiti chiuso. Ranieri già stamat-tina farà l’appello a Trigoria, richiamando il gruppo alla massima concentrazione. Mercoledì il Bologna, come detto, sabato (ore 18) niente meno che l’Inter, big match da giocare all’Olimpico.

Mou, che stai a tremà?

 In tutte le salse si è detteo e ridetto che lo scudetto era un affare oramai chiuso, invece l’Inter ha dilapidato un patrimonio di punti mettendo Milan (a cui stasera può riuscire il sorpasso) e Roma (a -4 dai nerazzurri) nelle condizioni di riaprire definitivamente la corsa scudetto. Da Il Romanista:

Quattro. Sono questi i punti che separano Roma e Inter dopo l’1-1 rimediato a Palermo dalla formazione di Mourinho. Troppo l’entusiasmo in casa nerazzurra a seguito del passaggio del turno in Champions League, una qualificazione che non ha però impressionato più di tanto Marcello Lippi: «L’Inter? Una grande squadra –afferma il ct a Skysport – ma non rappresenta l’Italia visto che non ha neanche un italiano ».

Bologna-Roma: rientrano tutti ma non Totti

 Da Il Romanista:

Niente giorno di riposo per la squadra di Ranieri, che questa mattina tornerà al lavoro a Trigoria a tre giorni dall’infrasettimanale di campionato sul terreno del Bologna. Secondo dei tre impegni ravvicinati di questa settimana: l’ultimo sarà quello con l’Inter di sabato prossimo all’Olimpico. A parte Francesco Totti, ormai prossimo a tornare ad allenarsi in gruppo, il mister giallorosso allo stadio Dall’Ara non dovrebbe avere particolari problemi di formazione. Torneranno infatti disponibili in blocco Mexes, De Rossi, Pizarro e Taddei, assenti ieri sera con l’Udinese in quanto squalificati per un turno. Riposo forzato che ha fatto bene in particolar modo a Capitan Futuro: il versamento alla caviglia destra da qualche giorno a questa parte si è notevolmente ridotto e questo gli permetterà di affrontare la trasferta in Emilia in condizioni quasi ottimali. Anche il Pek e Rodrigo, in ogni caso, hanno avuto la possibilità di ricaricare le batterie, ultimamente un po’ scariche. Contro i rossoblu allenati da Franco Colomba, Claudio Martello dovrebbe affidarsi alla formazione tipo.

Ranieri ai critici: “Roma-Udinese, la nostra replica”

Da Il Corriere della Sera:

La notizia è che la Roma c’è ancora. Con quattro squilli perentori e altri due punti recuperati sulla capolista Inter, aspettando Milan-Napoli, la reazione è servita. Torna dopo un mese di ritardo la vittoria in campionato, anche se per qualche minuto i tifosi giallorossi hanno temuto di rivivere con l’Udinese le rimonte da incubo subite recentemente. Sul 2-2, invece, stavolta la squadra di Claudio Ranieri non ha mollato e si è momentaneamente portata a -4 dal primo posto. Venti tiri verso la porta avversaria, una tenuta psicofisica ritrovata e la prima tripletta in maglia giallorossa di Mirko Vucinic: una serie di buone notizie per l’ambiente giallorosso, caduto in depressione dopo i tre pareggi consecutivi e ora elettrizzato per i possibili scenari di fine stagione”.

Ranieri non lo dice ma dietro al curvone c’è il sogno

Scudetto, a questo punto, è una parola che si può pensare intensamente ma non la si può pronunciare. Si attiene alla regola anche Claudio Ranieri che si limita a dire di voler aspettare per capire che c’è oltre il curvone. Da Il Romanista:

Ha ricostruito uno spogliatoio e una squadra. Ha investito nella panchina e ha saputo motivarla. Ha preso, dopo la trasferta di Livorno, una Roma intristita e l’ha riportata a guardare con ottimismo allo scontro con una fortissima Udinese. Anche senza i bastioni di centrocampo. Anche senza titolari. Oggi Claudio Ranieri è l’uomo forte di questa Roma e di questa società. E’ l’uomo che ha creduto fortissimamente in Menez anche quando tutti avevano decretato che acquistarlo era stato un errore. Ha saputo vederne la classe e le frecce nella faretra. E l’ha portato a questa meravigliosa prova dell’Olimpico.

Roma “forza 4” ma l’Olimpico è mezzo vuoto

La bella prestazione dei giallorossi ha regalato ai tifosi presenti all’Olimpico per assistere a Roma-Udinese una serata di ottimo calcio e la voglia di coltivare un sogno. L’unica pecca è che l’altra metà dell’Olimpico fosse vuoto. Da Il Messaggero:

La Roma c’è e ormai guarda solo verso l’alto. Nonostante l’assenza di cinque titolari, ritrova la vittoria, dopo tre pareggi, contro l’Udinese, 4 a 2, e a nove turni dalla conclusione del torneo recupera due punti all’Inter, portandosi a meno quattro dai campioni d’Italia e restando comunque in scia delle milanesi. In campionato è il diciannovesimo risultato utile di fila, l’ultima sconfitta proprio contro gli avversari di ieri sera, il 28 ottobre. Il genio di Menez fa impazzire l’Olimpico e scatena Toni, gol da favola, e Vucinic, prima tripletta in giallorosso. Il tandem offensivo è già da Champions. Il successo che spaventa l’Inter, ospite qui sabato prossimo, proprio nella serain cui Ranieri si può inventare poco: cambi obbligati e giocatori contati. Oltre a Totti, a fine convalescenza, deve rinunciare pure a Mexes, De Rossi, Pizarro e Taddei. In difesa rientrano Cassetti da terzino destro e Burdisso da centrale accanto a Juan. Dietro l’assetto è collaudato, a differenza del centrocampo, reparto inedito con la presenza in contemporanea di Brighi, vertice basso del rombo e non adatto a guidare il settore, e Faty, intermedio di sinistra che garantisceimpegnoe basta. L’altro mediano è Perrotta, per l’occasione anche capitano. Nel 4-3-1-2, Menez, vispo e tenace, è il trequartista dietro a Toni e Vucinic che ne sfrutteranno il talento. La Roma ha il lutto al braccio per la scomparsa di Kriezu, campione d’Italia nel ’42.

Totti sta a Vodafone come Vucinic sta a… 3

 Da La Gazzetta dello Sport:

Sette giorni e quattro punti all’Inter, il Milan faccia quello che crede. L’Olimpico, che segue via display la contemporanea del sabato sera, non ha altro per la testa. La Roma dimezzata dalle squalifiche scaccia il sortilegio delle rimonte in una notte quasi magica. Con l’Udinese dal 2-0 al 2-2 (con i fantasmi di quelle subite a Cagliari, Napoli e Livorno) e poi al 4-2 conclusivo con la primatripletta in giallorosso di Vucinic, il quarto gol in sette partite di Toni e la standing ovation per il sempre corrucciato Menez. La doppietta di Di Natale completa la serata buona anche per Marcello Lippi. Due rigori, uno a testa e c’erano — bravo Pierpaoli—, sterilizza anche ogni ipotesi di veleni arbitrali nella coda. La chiave Divertimento assicurato, quando c’è di mezzo l’Udinese, attacco di piedi buoni e difesa colabrodo.

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