Roma-Sampdoria: pochi tagliandi al tutto esaurito

 Da Il Romanista:

Niente da fare. Stavolta la variabile impazzita, il risultato del sabato pomeriggio, il possibile pareggio/sconfitta dell’Inter, non ha riservato sorprese. A Trigoria ci contavano, ovviamente. E non solo per la classifica. Ci speravano anche per fare cifra tonda al botteghino: 70 mila spettatori, abbonati compresi. Per essere sicuri del “tutto esaurito”. Perché, almeno fino a ieri, tutto esaurito l’Olimpico ancora non lo era. Potrebbe esserlo oggi, però. Potrebbe. «Arrivano, chiedono i biglietti di Roma- Samp, si sentono rispondere “70 euro”, girano i tacchi e se ne vanno».

Roma-Sampdoria: Terminillo e tornanti

 Da La Gazzetta dello Sport:

Terminillo- La Roma dovrà dimostrare che la Sampdoria non è una montagna troppo alta da scalare. Intanto, renderebbe il cuore più leggero non considerarla l’ultimo ostacolo prima dello scudetto, «che le altre ce la regalano?», ammonisce Ranieri. Né un passo dolomitico, né un cavalcavia. La Sampdoria potrebbe essere un Terminillo. «Ha fatto un grande lavoro — racconta Ranieri —, noi e loro siamo le vere sorprese di questo campionato. La Samp gioca compatta, è sempre pronta a ripartire. Guberti sta facendo bene, sono felice di averlo lasciato partire. E poi la squadra di Delneri ha un attacco super: Pazzini e Cassano si integrano a meraviglia, sembrano la riedizione di Vialli e Mancini».

Roma-Sampdoria: Cassano, diverso da prima

 Da La Gazzetta dello Sport:

Cassano, of course. Un rimpianto e uno spauracchio. « Anto’, nun ce prova’… », probabile che Totti glielo sussurrerà all’orecchio mentre lo abbraccia. Dicono i romanisti: rendici un pochino di quell’amore che ti abbiamo dato, così finalmente saremo pari. Già, sarebbe invece uno scherzo del destino se il ragazzo cresciuto e pasciuto con ogni riguardo, se proprio lui che un bel giorno mandò tutti a quel paese e se ne partì per Madrid con un giubbotto di pecora e una valigia di rancori, se insomma fosse proprio Antonio Cassano a rovinare il sogno di milioni di romanisti. Sarebbe, pure questo, il più mancino dei tiri. Almeno così parrebbe al grande EdmondoBerselli, anche se tra Mariolino Corso e Antonio Cassano ci passa il mondo, almeno per la poesia.

Roma-Sampdoria, Riise: “C’è una grande atmosfera”

 Da Il Romanista:

«Non vediamo l’ora che arrivi il match contro la Sampdoria. Giocheremo in un Olimpico strapieno».
Slanciata, sinuosa, potente, la sua drakkar – l’imbarcazione con cui i Vichingi solcavano i mari – è in rada pronta per lasciarsi alle spalle gli ormeggi. Riise sta per prendere il largo un’altra volta. La trentaquattresima in campionato. John scalpita, si scalda, freme, lucida gli scarpini, respira in mare il profumo della battaglia. Vuole la Samp. Lo dice chiaramente ai suoi amici in Norvegia:
«Non vediamo l’ora. Quaggiù a Roma c’è già aria di primavera, anche se oggi piove».
John scrive dopo l’ultimo allenamento, tutto intorno Trigoria è un acquitrino.
«Oggi (ieri, ndr) abbiamo lavorato veramente bene. C’è una grande atmosfera nella squadra».
La sbornia del derby è stata smaltita, anche se a fatica. I postumi sono un entusiasmo, una carica agonistica, un furore che John trasmette in campo. Al pubblico. Al suo pubblico. È un guerriero, è il Vichingo. John è uno che corre e lotta, afferra e strappa. È l’archetipo del calciatore perfetto. Cuore, forza, classe. E grinta. Anzi, oggi il rischio è che di grinta ce ne metta troppa. Riise è diffidato. Un’altra ammonizione e addio Parma, che sarà importante quanto la Samp. Ranieri ieri è stato chiaro:
«È l’ultimo ostacolo? Perché, le altre ce la regalano? Sono tutte gare difficili. Tutte. Fino all’ultimo secondo della gara contro il Chievo».

Sampdoria, Delneri: “Il futuro? Le firme non servono più…”

 Gigi Delneri, a poche ora da Roma-Sam, ha voluto riprendere gli argomenti legati al futuro doriano, anche per le voci che danno in partenza (destinazione Juventus) Beppe Marotta. Da La Gazzetta dello Sport:

Più è dura più mi diverto – L’equazione di Luigi Delneri, uomo troppo pragmatico per cadere nella trappola del sogno-Europa, è solo apparentemente azzardata. Il tecnico ha definito questo difficile finale dei blucerchiati come «il miglior calendario possibile», nel senso che maggiore è il coefficiente teorico di difficoltà, maggiori saranno la concentrazione e il senso dei responsabilità dei giocatori.

Tessera del tifoso – Maroni e Raciti: “Basta omertà”

 Da La Gazzetta dello Sport:

«Ci vorrebbe il Daspo per i giocatori violenti e i genitori che dicono ai figli “spaccagli le gambe”». Il ministro dell’Interno Roberto Maroni picchia duro ricevendo il «Memorial Bardelli», che premia a Pistoia chi si batte contro il doping e per lo sport pulito. Se martedì era stato il giorno del via libera alle trasferte, ieri Maroni ha voluto chiarire il suo pensiero senza tralasciare il derby di Roma. «Bisognerebbe pensare a una forma di Daspo (il divieto di andare allo stadio, ndr) per questi giocatori per i quali l’etica è solo un optional e contano solo i soldi. Non si può vedere in mondovisione un giocatore che esulta e un altro che gli dà un calcio e lo fa cadere. E vedere che chi lo fa non è sanzionato è incredibile». Evidente il riferimento a Stefan Radu e al suo sgambetto su Perrotta. «Basta omertà» Maroni, che si dice felice dell’eventualità di un Balotelli milanista, è duro anche con quei club che «hanno protestato contro la tessera del tifoso perché succubi delle tifoserie organizzate».

Totti, Vucinic, Menez: fuori Toni

 Roma-Sampdoria, ovvero il ritorno di Francesco Totti nel ruolo di prima punta. Alle sue spalle agiranno Jeremy Menez e Mirko Vucinic. Luca Toni si accomoda in panchina. Da Il Corriere della Sera:

La Roma stasera gioca una partita che può diventare decisiva per lo scudetto. Contro la Samp la guida Francesco Totti, che non segna all’Olimpico dal 22 novembre del 2009: tre gol al Bari. Francesco Totti riprende per mano la sua Roma. Le prossime cinque partite, tra campionato e Coppa Italia, possono rendere la stagione giallorossa indimenticabile e lui vuole tornare protagonista. A partire da stasera, contro la Sampdoria dell’ex amico e ora rivale Antonio Cassano. L’Atalanta non ha fermato l’Inter, tornata nuovamente al comando della classifica. Totti ha sperato, come tutti i tifosi giallorossi, in un risultato favorevole a Milano, ma ora sa di dover contare solo sulle proprie forze, senza aspettarsi regali da nessuno La sostituzione choc nel primo tempo e le roventi polemiche che hanno accompagnato la settimana post-derby hanno lasciato qualche strascico nel suo umore, rinfrancato dalla rassicurante presa di posizione della società che, attraverso un comunicato di Rosella Sensi, ha inteso difendere l’uomo, prima ancora del calciatore.

Roma-Sampdoria, Ranieri: “Totti, Menez e Cassano valgono il biglietto”

 Da Il Corriere dello Sport:

Per la seconda domenica consecutiva, la Roma giocherà anche contro la pressione. Quella che l’Inter, battendo ieri l’Atalanta, ha ributtato sulle spalle dei giallorossi. Se lo stato d’animo del gruppo è uguale a quello di Claudio Ranieri, però, la Roma parte con il piede giusto. L’allenatore vuole la massima attenzione perché «è una gara difficilissima e, se vogliamo che il sogno continui, dobbiamo pensarci in modo maniacale. E poi dobbiamo reagire alla sconfitta di Udine in Coppa Italia (che comunque ha qualificato la Roma per la finalissima, ndr) ». Ranieri, però, ha anche la serenità per scherzare su questa domanda: un trofeo alla Roma e uno all’Inter; lei, a scatola chiusa, senza sapere quale sia il trofeo, accetterebbe? Risposta: «Tu vedi troppo il gioco dei pacchi in tv».  Tutti si aspettano Totti contro Cassano («Come Totti, Del Piero e anche Ménez, Cassano vale il prezzo del biglietto»), ma per Ranieri si potrà vincere solo giocando di gruppo: «Noi e la Sampdoria siamo in un buon momento di forma. Siamo le vere sorprese del campionato: noi primi e loro quarti. Abbiamo fatto un grande lavoro e per questo spero che la partita si prepari da sola. Abbiamo instaurato questa mentalità: andare avanti passo dopo passo. Non dobbiamo smarrire la concentrazione ma essere determinati e aggressivi, con grande umiltà. Sento parlare di gara decisiva. Perché, le altre ce le regalano? Sono tutte difficili. Fino all’ultimo secondo dell’ultima gara, contro il Chievo».

Roma, in arrivo il fratello di Burdisso

Il Corriere dello Sport:

La Roma tenta l’accoppiata Burdisso. Vuole riscattare Nicolas dall’Inter e intanto sta lavorando per avere dal Rosario il fratello Guillermo, stesso ruolo, altre caratteristiche e altro fisico, con sette anni di meno: proprio oggi il Burdisso più giovane compie 22 anni.
Non è facile convincere l’Inter, soprattutto se ilc ampionato dovesse finire in un certo modo. Ma sarà determinante la volontà del giocatore, che a Roma si trova benissimo ed è considerato un titolare (ha scavalcato Mexes nelle gerarchie di Ranieri) mentre nell’Inter negli utlimi tempi non aveva più spazio. Sapere di poter giocare in giallorosso lo riempirebbe di orgoglio e lo spingerebbe ancora di più a scegliere Roma. Per Nicolas Burdisso bisognerà aspettare, ci sono troppi interessi in ballo( e qualche veleno) tra Roma e Inter. Il suo procuratore, Fernando Hidalgo, non si sbilancia: “Burdisso sta molto bene a Roma, ma fino al 30 giugno del prossimo anno il suo cartellino è dell’Inter, quindi finchè non ci saranno contatti tra le due società non è possibile definire nulla. Non so se si sono già parlate, ma hanno buoni rapporti e si incontrano spesso.

Roma-Sampdoria: Perrotta vicino al forfait, ecco Taddei

 Il Tempo:

Piccolo contrattempo per Perrotta, in salita le quotazioni di Taddei. Allenamento differenziato in palestra, dopo il ritorno in gruppo di mercoledì, per il primo. Una scelta dettata da motivi precauzionali e dalla grossa mole di lavoro del giorno prima. Oggi verrà fatto il punto della situazione: se Perrotta non si sarà completamente messo alle spalle il problemino al polpaccio post-derby, via completamente libera per Taddei dal primo minuto.
Non preoccupa, invece, Pizarro. Il cileno ha terminato la seduta di ieri dieci minuti prima degli altri: il solito leggerissimo fastidio al ginocchio.

La Roma di Ranieri è una “miniera d’oro”…

La Gazzetta dello Sport:

Arriva la Samp e il cassiere della Roma stappa un’altra bottiglia di champagne. Non siamo ai livelli dell’addio di Bruno Conti e della stagione dello scudetto 2000-01, ma la Roma di Ranieri si sta rivelando una miniera d’oro. In cinque mesi, sulla scia della rimonta che ha portato la squadra al primo posto, c’è stata anche la riscossa nelle presenze degli spettatori paganti e, di conseguenza, negli incassi. Siamo passati dai 3.122 biglietti venduti per Roma-Bologna del 1 novembre 2009, con 77.576 euro d’incasso, ai 37.444 di Roma-Inter del 27 marzo 2010 e 1.443.017 euro nelle casse giallorosse. Ma ancor più clamoroso è il dato di Roma-Atalanta: 25.349 spettatori e 714.814 euro d’incasso.
C’era una volta Claudio Ranieri che invitava la gente allo stadio «perché abbiamo bisogno dei nostri tifosi». Era autunno, la Roma aveva rimediato tre sconfitte di fila (Milan, Livorno ed Udinese) dopo cinque risultati utili consecutivi sulla scia dell’arrivo del nuovo allenatore.

Vucinic non manca mai

Il Messaggero:

To-To-Vu, To-Vu-To, Tu-To-To, Ti-Ti-Ti, Vi-Vu-Vo, Pim-Pum-Pam, e così via. Divertiamoci come vogliamo, ma alla fine quello che gioca sempre è Vucinic. Sarà il momento, sarà il futuro. Non si sa. Claudio Ranieri prende decisioni coraggiose, ma il coraggio di togliere Vucinic non ce l’ha. E ci mancherebbe, visto lo stato di grazia del montenegrino che gioca in Italia e quando esulta dice vamos. Totti non sta benissimo e il suo rientro è stato gestito: cinque minuti contro l’Inter, diciotto a Bari, tutta la partita con l’Atalanta e quei famosi 45 minuti contro la Lazio. Toni, idem. Anche se Luca sta giocando un po’ di più, pur non avendo mostrato quella brillantezza evidenziata prima dell’infortunio. Sta pagando ora l’inattività. Ovvio.

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