De Rossi: “Roma è la mia vita”

 Dal Romanista:

Musica per le orecchie dei tifosi romanisti. Le parole di De Rossi al sito della Fifa (alla vigilia di Italia-Messico, in programma stasera a Bruxelles) hanno reso felici tutti quelli con il giallorosso nel cuore. «Andare all’estero? Ci ho pensato e mi sono immaginato quello che significherebbe, ma la verità è che la Roma per me è tutto, è la mia vita. Non sento di poter essere felice lontano dalla mia città. Non si sa ovviamente mai quello che può succedere, ma in questo momento non posso pensare a me in un altro club ed in un’altra città». Mourinho quindi, o chi per lui, si metta il cuore in pace.

Toni: “Ringrazio tutti i tifosi della Roma”

 Dal Romanista:

«Ringrazio tutti, anche se non abbiamo raggiunto il sogno». Sono i giorni del congedo dal pubblico romanista, quelli che sta vivendo Luca Toni. La società scegliendo Adriano ha fatto capire chiaramente di non puntare su di lui per il prossimo anno, e lui ora è alla ricerca di una nuova avventura perché al Bayern Monaco non ha nessuna intenzione di tornare. Prima però vuole chiarire alcune, quella più importante è che se fosse dipeso da lui, sarebbe rimasto a Roma. «Sono stati sei mesi intensi, sono arrivato con la Roma quinta e siamo arrivati a un passo dal sogno. Ho visto cose bellissime. Roma è una piazza importante, la Roma ha un grande seguito. Ma sono scelte.

Ag. Pereyra: “La Roma lo sta seguendo”

 Dal Romanista:

«Sì, la Roma lo sta seguendo. Ma per ora sono scaramucce». Antonio Caliendo, il decano dei procuratori sportivi, una ventina d’anni fa scommise su Roberto Baggio. Adesso punta su Mauricio Pereyra. Su un altro cavallo di razza. Su un centrocampista che a soli 20 anni ha già conquistato il cuore dei tifosi del Nacional Montevideo. Caliendo ha la voce stanca. Non ha tanta voglia di affrontare la questione-Pereyra. «Lo conosco bene, certo… È pronto per l’Italia. Ma è inutile parlarne ora. È troppo presto». È lui che ne rappresenta gli interessi nel nostro Paese assieme a una vecchia conoscenza del nostro calcio: Paolo Montero. Non è la prima volta che il nome di Pereyra viene accostato alla Roma.

Aquilani: amore infinito per la Roma

 Dal Romanista:

Per capire quanto Alberto Aquilani sia rimasto legato alla Roma, basti pensare che il 16 maggio, mentre i giallorossi si giocavano lo scudetto col Chievo, lui era insieme alla fidanzata Michela alle Bahamas. E lì, invece di stare sdraiato su un lettino a prendere il sole, era davanti al televisore a vedere «come sarebbe andata a finire». Al gol di Milito il suo stato d’animo era, più o meno, quello di tutti i tifosi della Roma. Per questo, quando dice che «il vostro centrocampo è tra i più forti d’Europa» c’è da credergli.

Roma: a breve il rinnovo con Kappa e Wind

 Dal Romanista:

La cornucopia non smetterà di far piovere oro. La Roma sta per annunciare due fondamentali rinnovi di contratto, che altrimenti scadrebbero il prossimo 30 giugno. Stavolta, però, non con due giocatori di talento, due campioni assoluti o due dirigenti di livello. Ma con gli sponsor sovrani. Con Kappa e Wind. Cioè, con quelli che sono definiti, in gergo, sponsor tecnico e mainsponsor. In realtà, di fatto l’intesa c’è già. E da mesi. A febbraio sembrava imminente la firma con il gruppo Basic Net, la holding che controlla Kappa (ma pure marchi famosi come Robe di Kappa, K-Way, Superga, AnziBesson, Lanzera e Jesus Jeans). Cavilli, migliorie giuridico-finanziarie, hanno rallentato la chiusura di un prolungamento che a Trigoria hanno dato sempre per scontato.

Roma: il centrocampo è super

 Dal Romanista

Pizarro, De Rossi, Perrotta, Taddei, Brighi e, buon ultimo, Fabio Simplicio. Senza considerare che anche Jeremy Menez e Mirko Vucinic sono stati spesso utilizzati da Ranieri in mezzo al campo. Alzi la mano chi non vorrebbe nella propria squadra un centrocampo del genere. Il tecnico di Testaccio può ritenersi fortunato, perché il prossimo anno l’avrà e questo gli consentirà, come ha già fatto in questa stagione, di cambiare assetto tattico a proprio piacimento: in avvio di partita o a gara in corso. Con l’arrivo di Simplicio, infatti, si è messo quel tassello che mancava per completare il reparto giallorosso (manca ancora un esterno in grado di fare il vice-Taddei ma si sta lavorando per prenderlo), che ora diventa davvero uno dei più forti in Europa.

Brighi fra Genoa e Sampdoria

 Dal Messaggero:

La priorità è Nicolas Burdisso. E la novità è che prossima settimana potrebbe essere quella buona per cominciare a capire se la Roma riuscirà a portare a casa anche l’argentino, oltre a Adriano e Fabio Simplicio. Fernando Hidalgo, l’agente del centrale, ieri ha confidato: «Ho parlato con Oriali e la prossima settimana sarò in Italia e incontrerò i dirigenti nerazzurri per Nicolas». Sull’asse Roma-Genova-Torino, intanto, si fa profilando una trattativa molto intricata che chiama in causa quattro società, Juventus, Samp, Genoa e ovviamente Roma. Il club bianconero, su indicazione di Luigi Del Neri, vuole portare a Torino il doriano Palombo e per sostituirlo ha pensato al romanista Brighi, 24 presenze e 4 gol nell’ultimo campionato. E la Roma non avrebbe difficoltà a intavolare una trattativa con la Sampdoria. Tesoretto Brighi, insomma.

A.S. Roma, nessuna nuova sul fronte bilancio: ancora segno meno

 Da Il Sole 24 Ore:

La maglia della As Roma ognuno la vive a modo suo. Luca Toni, nel giorno del suo addio, ha spiegato che «l’Olimpico è una cosa che mette i brividi e giocarci indossando questa maglia è indescrivibile: non potrò mai dimenticare quella mia corsa sotto la curva Sud dopo il gol con l’Inter, e quella marea umana che sembrava venirmi incontro». Per Fabio Simplicio, che come Toni ha avuto un passato nel Palermo, «indossare la maglia della Roma è un onore», «un’occasione importantissima». Insomma, sia che siano in partenza sia che siano in arrivo, i giocatori hanno sempre un bel pensiero per i colori giallorossi.

Sacchi: “Adriano e Simplicio? Mie scoperte”

 Da Il Romanista:

«Li ho voluti tutti e due io» grida al telefono, il respiro affannoso, non appena gli si fanno i nomi di Fabio Simplicio e Adriano. «Sto correndo» dice, quasi scusandosi. Arrigo Sacchi è così. Non è sempre facile rintracciarlo o averlo disponibile al microfono, ma sentir nominare i due giocatori, che lui, in qualità di osservatore del Parma, aveva segnalato alla società gialloblù, lo rende – sia pure per poco – aperto a scambiare due parole su di loro. «Simplicio lo feci arrivare dal San Paulo – racconta – dopo aver passato una notte intera a visionare delle sue cassette nel campionato brasiliano». Volò addirittura in Brasile, l’ex ct azzurro, per vederlo giocare di persona e, fatalmente, innamorarsene. Per le qualità tecniche, ma anche per la grande versatilità sotto il profilo tattico. Un giocatore dagli ottimi piedi e, al tempo stesso, la capacità di macinare chilometri come pochi altri.

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