Montella, ricordati quel 17 giugno 2001

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Non si nemmeno arrabbiava più, lo ha detto lui. Per questo, probabilmente, i soli 11 minuti giocati (7 più 4 minuti di recupero) quel 16 maggio di due anni fa gli sono sembrati il sommesso canto di un cigno che non aveva più voglia di volare. Vincenzo Montella, a 35 anni ancora da compiere, dando il suo piccolo contributo nella vittoria contro il Catania, quel giorno salutava l’Olimpico. L’Aeroplanino non avrebbe più indossato nessuna tenuta da calciatore. […] domani Montella guiderà la squadra giallorossa contro un avversario particolare: il Parma. Perché? Facile.

Adriano niente multa per il ritardo ma…

 Dal Corriere dello Sport:

Adriano, Adriano e ancora Adriano. Pure se volesse con tutte le sue forze, non riuscirebbe a non far parlare di sé. E’ sempre al centro dell’attenzione, poi, quando va in Brasile, è seguito, spiato, fotografato ventiquattro ore su ventiquattro. E’ successo anche questa volta, prima durante il soggiorno, poi pure nel momento della sua partenza ritarda­ta di un paio di giorni.
SPIEGAZIONE -Anche per questo, ieri mattina, quando si è presentato a Trigoria, ha voluto incontrare il ds Daniele Pradè per spiegargli i motivi del suo ritorno posticipa­to. Adriano si è sfoga­to, dicendo che quan­do è tornato a casa dopo aver fatto già il check-in è dipeso solo dal fatto che la com­pagnia aerea gli ave­va anticipato che la sosta a Lisbona sa­rebbe stata almeno di otto ore a causa delle restrizioni alla circo­lazione aerea per quello che sta avve­nendo in Libia. A quel punto ha prefe­rito rimandare la partenza, piuttosto che non avere certezza di poter arri­vare a Roma.

Roma, cessione in 15 giorni

 Dal Corriere dello Sport:

Siamo agli sgoccioli. Die­ci, massimo quindici giorni e la Ro­ma passerà di mano, al gruppo americano capitanato da mister Tom DiBenedetto. […]
CONFERMA -L’ennesima conferma è arrivata anche nella giornata di ie­ri. Quando più che credibili fonti inter­ne all’Istituto banca­rio di piazza Cordu­sio hanno ribadito che «la trattativa sta andando avanti sen­za intoppi ». […] Si stanno stilando i contratti definitivi. Sono contratti piuttosto complessi, c’è bisogno di un po’ di tempo perché vengano sti­lati con tutte le clausole che servo­no.

Totti e la Roma: 600 volte insieme

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Come per il Nuvolari cantato da Lucio Dalla, c’è sempre un numero in più nel destino… quando gioca Totti. E se per quello tre più tre faceva sempre sette, per lui domani fa… seicento. Totti con i numeri fa quello che vuole, li aumenta a suo piacimento, e se li mette insieme taglia un altro record e suggella un amore che resiste da 18 anni: seicento volte solo con la Roma, seicento partite ufficiali con la maglia giallorossa. 463 in campionato, 45 in Coppa Italia, 5 in Supercoppa, 50 in Champions League, 36 in Europa League (fu Coppa Uefa).

Tanti elogi per Montella

 Dal Romanista:

La nuova Roma di Montella è piaciuta. E, soprattutto, fa ben sperare per il futuro. Un futuro che si deciderà in quattro gare, contro Parma, Lecce, Shakhtar e infine Lazio. Quattro partite che diranno, una volta per tutte, quali potranno essere le ambizioni giallorosse in questa stagione, sia in campo nazionale che in campo europeo. «A Bologna la Roma ha giocato bene– afferma Carlo Mazzone – e, soprattutto,ha vinto. Una vittoria importante per risolvere tanti piccoli grandi problemi, dal morale alla classifica. Una vittoria che è servita anche per dare il miglior benvenuto possibile al nuovo allenatore e che rende ottimisti per i prossimi impegni». Prossimi impegni che si chiamano Parma e Lecce. «Saranno partite difficili, -continua il tecnico di Testaccioin cui conterà soprattutto vincere. Montella dovrà fare delle modifiche rispetto alla Roma vista nelle ultime settimane, come d’altronde ha già fatto a Bologna, nonostante sia a Trigoria da pochi giorni. Ei risultati si sono visti».

Le piccole imperfezioni di mister Montella

 Dal Messaggero:

Intanto, non chiamiamolo più Vincenzino. Montella è cresciuto: mister sembra troppo, Vincenzo, sic e simpliciter (come altri direbbero) può andare. Vincenzo ha cominciato benino. Ha preso tre punti, grazie ai quali potrà portare avanti l’operazione “allegria” avviata cinque minuti dopo l’incoronazione. Già a Bologna squadra più leggera e contenta di giocare. Non è tutto, ma è qualcosa. Tanto per non dargliela troppo calda e abituarlo così al nuovo ruolo: alcuni errori, a parer nostro, ci sono stati. Per esempio: non essendoci il tempo per ripassare la lezione di Spalletti, Montella doveva affidarsi subito ai giocatori che di quei movimenti qualcosa ricordano. Borriello invece non sa, come Simplicio. Meglio, almeno all’esordio e prima di rimettersi a studiare sui testi di Aurelio Andreazzoli (recupero eccellente), impiegare in avvio Totti e Brighi. I due, ecco un’altra imperfezione, sono entrati tardi: il Bologna si trovava a un centimetro dal pareggio almeno da dieci minuti.

De Rossi, la Roma si difende “Non è un caso come Gattuso”

 Da Repubblica.it:

Neanche il tempo di respirare per il ritorno alla vittoria che i pensieri della Roma tornano a virare verso il fosco. Lo Shakhtar Donetsk, avversario dei giallorossi negli ottavi di finale di Champions League, ha presentato nei giorni scorsi una denuncia all’Uefa, chiedendo la squalifica di Daniele De Rossi per la partita di ritorno, in programma tra undici giorni in Ucraina. Il motivo? Un tentativo di “aggressione” (così è stato definito dagli ucraini) del centrocampista romanista ai danni di un giocatore del club allenato da Lucescu, durante la gara dell’Olimpico persa dalla Roma per 3-2. Un filmato ritrarrebbe il numero 16 mentre colpisce un avversario durante un’azione di gioco. Inizialmente, si era diffusa la voce di un attacco a gara finita, sullo stile di quello tra Gattuso e Jordan, vice allenatore del Tottenham. Voce smentita dai fatti e dalle immagini.

Roma-Parma: Totti e Juan dal primo minuto

 Dal Corriere dello Sport:

Un dente e un turno di squa­lifica. Tanto è costato a Mexes un Bo­logna- Roma giocato alla grande ma viziato dal solito, evitabilissimo scat­to d’ira che gli è costato l’ennesimo cartellino giallo. Risultato: va in castigo anche per Roma-Parma. Un vero peccato perchè il francese è tra i più in forma. […] Al posto del difensore francese Montella ripresenterà Juan, che a Bo­logna era in panchina e che non è cer­to al culmine della forma. Il brasilia­no farà coppia con Bur­disso. Se il Parma gio­cherà con i due attaccan­ti pesanti, i due centrali si alterneranno su Cre­spo e Amauri. Scontato l’impiego di Cassetti sulla fascia de­stra (se gioca Giovinco avrà il suo da fare), me­no quello di Riise a sinistra.

Roma-Parma, ci saranno applausi o fischi?

Dal Romanista:

La vittoria col Bologna oltre ad interrompere una serie di quattro sconfitte consecutive, finalmente ha regalato una parvenza di tranquillità ai tifosi. Le speranze, però, si mescolano con la realtà di una classifica ancora deficitaria e la partita di domenica col Parma può rappresentare un’altra mini svolta nel cammino giallorosso verso la zona Champions.
Quale sarà l’atteggiamento dello stadio verso la squadra? Come verrà accolto Montella? E per Pizarro, invece, soltanto applausi o anche qualche fischio? Interrogativi apparentemente di facile risoluzione ma che non hanno risposte scontate vista la frustrazione che nelle ultime settimane si è impossessata della città.

Vucinic, Pizarro e Doni: gli acquisti di febbraio

 Dal Corriere della Sera:

Ma chi l’ha detto che una squadra può rinforzarsi solo nelle classiche finestre di mercato? La Roma di Montella ha inaugurato una nuova moda, quella del «mercato di febbraio» . Un mercato che non richiede soldi, perché si basa sul recupero dei giocatori che sono già in rosa. I tre «nuovi acquisti» della Roma si chiamano Vucinic, Pizarro e Doni. Nell’economia della formazione giallorossa sono più importanti degli arrivi di Pazzini e Ranocchia nell’Inter o di Cassano e Van Bommel nel Milan. Montella è ripartito da loro, che erano finiti ai margini nella gestione Ranieri.

E Totti cantò: “Montella olè”

 Dal Romanista:

«E Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella olè». Il celebre coro lo intonavano i romanisti sugli spalti del Dall’Ara, ma non solo. Il motivetto frullava per la testa anche della maggior parte dei romanisti davanti alla tv. Ma, cosa ancora più importante, c’era qualcuno che lo canticchiava seduto in panchina mentre il neo allenatore giallorosso veniva sommerso dai flash dei fotografi prima del
fischio d’inizio della partita col Bologna.  Quel qualcuno era Francesco Totti, il capitano che Montella aveva deciso di tenere, in avvio, accanto a sé nel giorno del debutto. Il motivo almeno? «Francesco sarà molto importante per noi – ha detto il tecnico a fine partita -, ma oggi la partita l’ho letta in un certo modo e la squadra a oggi non può supportare tre attaccanti in campo. E’ stata una scelta tecnica e l’ha presa molto bene».

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