Sensi-Roma: fasi finali

 Italpetroli-Unicredit: l’accordo di conciliazione è pronto. Secondo il Tempo lunedì alle ore 12 nello studio del professore Cesare Ruperto si dovrebbe raggiungere l’accordo fra i Sensi e la Banca:

Sistemati gli ultimi dettagli, va inserito l’ultimo tassello, che in questi casi è una formalità ma viste le puntate precedenti non può essere considerato tale: la firma di Rosella Sensi. Lunedì alle ore 12 nello studio del professore Cesare Ruperto si dovrebbe scrivere la parola «fine» su un’era della Roma lunga 17 anni. L’ipotesi di intesa prevede il passaggio di tutti i beni dei Sensi a Unicredit, compreso il club giallorosso in cambio dell’annullamento del maxi-debito di Italpetroli. La vendita della Roma verrebbe subito affidata alla banca d’affari Rotschild, con modalità e condizioni dettate da piazza Cordusio. Ieri pomeriggio i legali delle parti (Gambino-Conte per la holding e Carbonetti-Di Gravio per la banca) si sono riuniti per altre due ore nello studio di Carbonetti in via di San Valentino per la stesura dell’accordo. Se verrà firmato, i Sensi manterranno nel loro patrimonio alcuni immobili per un valore di 25-30 milioni di euro. E, soprattutto, estingueranno il debito di 325 milioni di euro (più interessi) nei confronti di Unicredit e quello di circa 90 milioni verso Montepaschi. Le prossime 48 ore serviranno a scacciare via gli ultimi dubbi.

Mercato Roma: il San Paolo vuole Cicinho

 Mercato Roma: Il San Paolo vuole Cicinho. Almeno fino alla fine della Coppa Libertadores che terminerà il 20 agosto. Secondo il Romanista, però, la Roma non ha intenzione di concedere proroghe per il prestito del brasiliano che è scaduto ormai da tre giorni e aspetta il calciatore al raduno dell’11 luglio e poi al ritiro di Riscone, nonostante la volontà del giocatore di rimanere in Brasile e del San Paolo di trattenerlo:

Ieri a globoesporte.com ha parlato l’agente di Cicinho, Ricardo Satri, che ha smorzato i toni di quella che rischia di diventare l’ennesima polemica tra la società giallorossa e il calciatore brasiliano. «Non c’è alcun problema, Cicinho farà quel che gli dice la Roma. Faremo un ultimo tentativo per restare al San Paolo. In caso contrario, il giocatore tornerà in Italia». Un tentativo che è stato richiesto proprio dalla società paulista, che manda avanti Satri a mediare con la Roma. Anche il tecnico del San Paolo, Ricardo Gomes, si sta battendo per la conferma di Cicinho. «Perderlo sarebbe un peccato perché siamo riusciti a recuperarlo.

Unicredit-Italpetroli: accordo vicino

 Unicredit-Italpetroli: accordo vicino. Secondo la Gazzetta dello Sport lunedì nello studio di Cesare Ruperto sarà firmata l’intesa:

Forse è stato solo un lapsus freudiano. Oppure la sa parecchio lunga. «Vigiliamo sul destino della squadra — ha ribadito ieri mattina  — ma non possiamo fare altrettanto sull’aspetto economico, perché la Roma appartiene solo alla società e alla banca». Alla banca? Di già? Non gli è scappata, il sindaco deve sapere il fatto suo. «Vogliamo una Roma forte e senza problemi di finanziamento alle spalle», dice senza mezzi termini. Ultime ore. Eccoci qua, ha tutti i crismi dello sdoganamento. E perso pure l’ultimo sostegno, il destino di Rosella Sensi sembra segnato. Lunedì la Roma (insieme agli asset di Italpetroli) sarà davvero della banca, che la affiderà in gestione ad un advisor per valorizzarla e venderla al miglior offerente? Lei avrà l’ultima parola, il potere di firma. I suoi avvocati, uno staff guidato da Agostino Gambino, hanno esaurito il proprio compito. «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, a questo punto non dipende più da noi», dicono al termine dell’ultimo incontro con i colleghi che rappresentano UniCredit.

Roma, Unicredit e Italpetroli verso il lodo

 Organi di stampa e di informazione che non riescono a capirci più nulla: nessuna colpa, per carità, ma la complessità e la segretezza della trattativa tra Unicredit e Italpetroli per cancellare il debito della holding petrolifera producono – quale effetto evidente – quello di non sapere più a che punto dell’accordo ci si trovi per davvero. Tant’è che le versioni sono spesso contrastanti. Per Finanza Mercati, sarà alla fine Cesare Ruperto a dover prendere una decisione. Testuale:

Si rafforza l’ipotesi di andare al lodo arbitrale tra la famiglia Sensi e UniCredit per dirimere la controversia sui 325 milioni di debiti della Italpetroli verso la banca guidata da Alessandro Profumo. Secondo quanto riferito da più fonti, le parti sono ancora distanti dal prezzo e sulla struttura di un eventuale conciliazione, pertanto appare sempre più plausibile che la terna arbitrale le presieduta dal professor Cesare Ruperto decida lunedì prossimo di emettere una sentenza.

Roma: il fututo è questione di giorni

 Dal Tempo:

Prendere o lasciare. Prendere la proposta di UniCredit, affidare alla banca il mandato a vendere gli asset del gruppo, Roma compresa, e chiudere la faccenda una volta per tutte o lasciare e andare incontro al lodo arbitrale. Rosella Sensi e Italpetroli sono davanti a un bivio: accettaree scrivere la parola fine oppure far saltare il banco e rimandare il tutto all’arbitrato Oggi è il giorno dell’«o la va o la spacca».

Baptista fra Tottenham, Liverpool e City

 Il Romanista fotogra così la situazione legata a Julio Baptista:

A Port Elizabeth, infatti, alle 16 il Brasile scenderà in campo contro l’Olanda nei quarti di finale del Mondiale e Julio ci sarà: ha recuperato dal problema al ginocchio che gli ha impedito di scendere in campo contro il Cile negli ottavi e oggi sarà a disposizione di Dunga. Più o meno contemporaneamente, a qualche migliaio di chilometri di distanza i suoi agenti Alessandro Lucci e Juan Figer giocheranno un’altra partita che potrà essere decisiva per il suo futuro.

Sensi-Unicredit: ultima puntata?

 Da Leggo:

Senza via di scampo. Rosella Sensi stavolta è davvero con le spalle al muro. Il presidente giallorosso ha poco più di 48 ore per decidere il futuro di Italpetroli e di conseguenza della Roma. Davanti ha due strade ugualmente dolorose da percorrere: 1) cedere la Roma ad Unicredit e perdere così l’asset più amato; 2) impugnare la sentenza di Ruperto e intraprendere una dura battaglia legale. Una strada lunga (6 o 7 anni) che potrebbe però portare al burrone del fallimento. La scelta va fatta in queste ore febbrili. Oggi infatti i legali di Unicredit e Italpetroli si incontreranno nuovamente. Per l’ultima volta prima dell’arbitrato di lunedì prossimo. Proprio da questo incontro si saprà se l’accordo fra le due parti verrà firmato (con conseguente cessione della Roma) o se si andrà allo scontro.

Nagatomo-Hasebe: Roma, pensieri con gli occhi a mandorla

 Dal Romanista:

E se nove anni dopo Hide Nakata la Roma tornasse a parlare giapponese? Tra i tanti nomi che nelle ultime ore sono stati accostati alla società giallorossa, ci sono anche quelli di Yuto Nagatomo e Makoto Hasebe. Esterno sinistro, difensore del FC Tokyo classe ’86 il primo, centrocampista del Wolfsburg classe ’84 il secondo: hanno partecipato con la nazionale giapponese al mondiale sudafricano. L’agente italiano di entrambi i calciatori, Simone Canovi, ha parlato ieri a romanews.eu, lasciando intendere che forse il nome buono per i colori giallorossi può essere quello di Nagatomo mentre Hasebe dopo il rinnovo del contratto col Wolsburg avrebbe un costo troppo alto per le attuali casse giallorosse.

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