Dalla finestra aperta si scorge il giardino di un palazzo signorile, ma la foto dietro alla scrivania è quella di Ronaldinho. È dal 4 agosto scorso che Gianni Rivera lavora in quest’ufficio, al terzo piano della sede della Federcalcio di via Po, dov’è distaccato il Settore Giovanile e Scolastico. Forse era destino che a presiederlo dovesse essere il più giovane esordiente in serie A. Presidente Rivera, qual è l’impronta che vuole dare alla sua gestione? L’ho detto sin dal giorno del mio insediamento: se non si comincia a privilegiare la parte tecnica e qualitativa a livello giovanile, si rischia di trovarsi davanti a un calcio diverso. Non ultima in questo senso è la frase di Prandelli, che ha detto che se avesse avuto dei giovani per sostituire i due infortunati dell Nazionale, li avrebbe chiamati.
Rassegna stampa
Roma: due comandamenti per la rinascita
Dal Tempo: La società ha imposto il secondo, Claudio Ranieri
Riise: “Dobbiamo cominciare a vincere”
«Siamo ancora all’inizio della stagione, ma dobbiamo cominciare a vincere. E ad avere le sensazioni di un anno fa». Quali? Quelle di essere usciti fuori dal tunnel. Di essere tornati a riveder le stelle. Poi la Roma è sprofondata nel buco nero di Napoli e tanti saluti alle «sensazioni». In un’intervista rilasciata in ritiro a Oslo al quotidiano norvegese Dagbladet, Riise descrive come è stato il suo ritorno al calcio giocato dopo l’infortunio del 6 settembre. Il medico della nazionale, Thor Einar Andersen, aveva previsto quattro settimane di stop dopo lo scontro in allenamento con Espen Ruud.
Mercato, Okaka: Premier League o Liga
«Non ci sto a rimanere ai margini altre due stagioni. Il mio futuro non lo vedo più a Roma, almeno per il momento. A gennaio meglio andar via». Dal ritiro dell’Under 21 alla Borghesiana, estrema periferia sudest di Roma, Stefano Okaka urla il suo disappunto per un situazione che lo vede relegato come sesta punta di una Roma piena di centravanti ma che segna col contagocce e deve far fronte a una classifica indecente. Figuriamoci se in questo momento Claudio Ranieri (che ogni domenica deve pesare col bilancino le sue scelte) va a pensare proprio a lui, l’eterno ragazzo che sembra giochi da una vita ma che ha ancora 21 anni. Ma che allo stesso tempo si è un po’ rotto le scatole di essere considerato “giovane” per l’eternità.
Taddei: Ranieri può sorridere
La Roma ricomincia da Taddei. Due giorni e mezzo dopo la sconfitta del San Paolo, i giallorossi si sono ritrovati a Trigoria per il primo allenamento della settimana. La notizia è che c’è una buona notizia: sul campo del “Bernardini” si è rivisto finalmente Rodrigo Taddei, che a circa quaranta giorni dalla sua ultima presenza stagionale all’Olimpico contro il Cesena, è tornato ad allenarsi, sia pure a parte. L´esterno brasiliano si era fermato alla vigilia della trasferta di Champions a Monaco di Baviera, quando nell´allenamento di rifinitura all´Allianz aveva accusato un problema muscolare alla coscia.
Roma in silenzio stampa
Tutti zitti alla Roma. ROSELLA SENSI ordina il silenzio assoluto. Dai giocatori, ai dirigenti, al tecnico: tutti in silenzio fino a nuovo ordine. In pratica solo la Sensi potrà parlare del momento della Roma, cosa peraltro fatta in un comunicato apparso sul sito ufficiale del club. Le parole del presidente sono tutte per capitan TOTTI: “A Totti dico solo che lui è un simbolo della Roma e che continuerà ad esserlo sul campo di gioco e, come capitano, nel dare esempi positivi ai suoi compagni e ai tanti giovani che lo considerano un modello. Totti sarà, spero il più tardi possibile, anche un dirigente e per questo mi aspetto da lui un contributo decisivo nel presente e nel futuro”, dice la Sensi.
Cessione Roma: la svolta in 30 giorni
Il prossimo mese potrebbe essere decisivo per conoscere i destini
Roma, la difesa è indifendibile
Da Il Corriere della Sera:
Diciassette reti subite in nove gare ufficiali. Undici in sei, contando solo il campionato, anche se il dato numerico è fortemente condizionato dalla grandinata di Cagliari. La media sfiora i due gol a partita e lascia pensare a un cedimento strutturale. Di più, un autentico crollo. Mentre nell’ambiente Roma si dibatte sul modulo tattico che faciliti la coesistenza degli attaccanti, il problema più pressante è il fallimentare rendimento del pacchetto arretrato – l’ultimo della serie A – che colloca la squadra giallorossa al penultimo posto in classifica con la miseria di cinque punti all’attivo.
Boniek, Pruzzo, Rizzitelli: Roma, ecco che pensiamo
Zibi Boniek, Roberto Pruzzo e Ruggiero Rizzitelli: i tre ex giallorossi si esprimono sulle pagine de Il Tempo per valutare le cause dei mali della Roma. I pareri:
Boniek
1 Forse il mancato scudetto della scorsa stagione ha svuotato l’adrenalina dei giocatori che non sembrano avere gli stessi stimoli del campionato passato.
2 Nello sport ci sono le responsabilità, se la squadra non va, c’entra anche Ranieri. Comunque credo che i maggiori responsabili siano i giocatori.
3 Mi hanno deluso un po’ tutti.
4 Lavorare tanto, restare uniti e ragionare solo su questi aspetti. Dietro le quinte si parla tanto, ma si produce poco.
5 Se si sveglia può ancora lottare per lo scudetto.
Crisi Roma: qualcuno ha sopravvalutato la rosa
E’ la tesi de Il Tempo, secondo cui la crisi che sta vivendo la Roma, e per la quale Claudio Ranieri rischia di fare da parafulmine, trae origine dalla pressochè inesistente campagna acquisti portata avanti dalla società. La marcia trionfale dello scorso anno, in tal senso, è stata solo negativa: perchè in più di uno hanno sopravvalutato la rosa. Testuale:
Affermava un filosofo inglese datato: «Per l’ottimista, questo è il migliore dei mondi possibili. Il pessimista teme che sia vero». Un’aforisma facilmente adattabile all’attuale situazione della sponda del Tevere avvilita e umiliata dal terrificante inizio di stagione, la Capitale esalta giustamente la sponda opposta, quella che presidia la vetta della classifica, primato frutto di politica societaria ispirata e di scelte tecniche felici.
Roma, Pigliacelli sogna la serie A
Mirko Pigliacelli è tra i protagonisti dell’ottimo inizio de campionato della Roma Primavera. Per il giovane portiere, a cui è toccato l’onore del ritiro con la prima squadra, una parabola ascendente che potrebbe pure portarlo, molto presto, al debutto nella massima serie. Da Il Corriere dello Sport:
Ci sono le mani di Mirko Pigliacelli sul primo posto (condiviso con Ascoli e Siena) della Roma Primavera. Mesi intensi per il 17enne di Rignano Flaminio: da giugno sono arrivati lo scudetto Allievi, il ritiro con la prima squadra, la convocazione dell’under 18 e quella per Roma-Cluj, proprio il giorno di Roma-Reggina di Coppa Italia, lasciata ad Alex Pena, di tre anni più vecchio, terzo portiere dei grandi, almeno fino al ritorno di Julio Sergio.
Roma Primavera, il centrocampo sa fare gol
L’analisi de Il Romanista, a fronte delle prime gare disputate dalla Roma Primavera di Alberto De Rossi, porta alla conclusione che più di un gol messo a segno dalla formazione capitolina arriva dai piedi dei centrocampisti. Testuale:
Il vizio del gol è difficile da estirpare, anche quando fai il centrocampista. Lo sa bene Alberto De Rossi, visto che a trascinare la sua Roma in questo primo scorcio di stagione sono state proprio le reti venute dal centrocampo. Sei gol sui dieci messi a segno complessivamente in campionato, più della metà. Tre da capitan Florenzi, due da Viviani e uno da Ciciretti. Tutti gol di ottima fattura, peraltro, a dimostrazione della grande qualità del centrocampo giallorosso. A guidare questa singolare classifica marcatori è Alessandro Florenzi, autore di una doppietta contro il Crotone e del gol del definitivo 2-1 nell’ultima gara disputata dalla Roma, sabato scorso a Reggio Calabria.
Verso Roma-Genoa: Veloso out
Manca più di una settimana alla settima giornata di serie A – per la Roma, impegno casalingo contro il Genoa dell’ex Luca Toni – ma già si sa che il centrocampista rossoblu, Miguel Veloso, dovrà rinunciare alla partita. Da il Secolo XIX:
Oggi Miguel Veloso rientra a Genova dopo la toccata e fuga nel ritiro della nazionale portoghese a Obidos. Qui il centrocampista, infortunatosi alla caviglia sinistra domenica durante la sfida con il Bari, è stato visitato dallo staff medico della nazionale portoghese. Sui tempi di recupero dalla distorsione tibio-tarsica ancora non c’è certezza. Secondo Henrique Jones, medico della nazionale, dovrà restare fermo “almeno 4-5 settimane”. In casa rossoblù, invece, si opta per un periodo più breve, tra le due e le tre settimane. Una risposta più precisa, comunque, dovrebbe arrivare oggi, quando Veloso sarà sottoposto ad una risonanza magnetica.
Futuro societario: il prossimo acquirente dovrà ricapitalizzare
Futuro societario: secondo il quotidiano il Sole 24 Ore, il




