Vucinic: “A Roma tanti campioni, ma io voglio tornare titolare”

 Le dichiarazioni di Mirko Vucinic dal ritiro della Nazionale del Montenegro, alla vigilia della sfida con la Svizzera:
“A calcio si gioca in undici e alla Roma ci sono tanti campioni. Ma conto di tornare presto a essere titolare. Montenegro-Svizzera? Sappiamo tutti dell’importanza di questo match. Giocheremo in casa, lo stadio sarà pieno.

Adriano, ultima chiamata: pronta la nuova dieta

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Tutto da rifare, la Roma con Adriano ha cambiato registro. Da dieci giorni, dieta e allenamenti personalizzati. Adriano è stato affidato a Paolo Bertelli, il preparatore atletico premiato due anni fa come il migliore in Italia, unico superstite dello staff di Spalletti.

Aquilani: “Roma, ecco le mie verità”

 L’intervista rilasciata da Alberto Aquilani al Messaggero:

Aquilani, è tempo di mettersi tutto alle spalle?
«E´ tempo di rimettermi in gioco. Di far parlare il campo. Di dimostrare che sono ancora un giocatore importante. Voglio ripagare con gli interessi la fiducia che mi ha dato la Juve».

Roma, epurazione in vista

 Da Leggo:

Prima Totti, poi le cessioni. Claudio Ranieri prepara i tagli. Nel silenzio assoluto imposto dalla Sensi (su chiara direttiva di Montali) si sentono comunque rumors e spifferi in vista della sfida con il Genoa e del mercato di gennaio che verrà condotto soprattutto in uscita. La rosa infatti, secondo Ranieri, è troppo ampia e chi resta fuori genera solamente polemiche e confusione.

Italia, prima Borriello poi Pazzini

 Le indiscrezioni sono queste: Cesare Prandelli dovrebbe dare a Marco Borriello almeno una chance in vista del doppio appuntamento di qualificazione europea. Tra il giallorosso e Giampaolo Pazzini, infatti, ci sarebbe spazio per entrambi. Da Il Giornale:

Tocca a Marco Borriello, uno che ha solo sfiorato la Nazionale. Per sfondare in azzurro ha scelto di lasciare il Milan dopo l’arrivo di Ibrahimovic: sostare in panchina gli avrebbe provocato oltre che una forte depressione, un precoce addio al club Italia. Che è sempre stato il suo nervo scoperto e nello stesso tempo il suo obiettivo dichiarato. Da troppo tempo Borriello e la Nazionale hanno amoreggiato senza mai trasformare l’idillio in una vera storia d’amore. Prendete l’estate del 2008: Donadoni ct azzurro, l’europeo di Austria e Svizzera alle porte, un centravanti da inventare e un Toni da recuperare. Bene: Borriello è partito per Vienna sicuro di sfondare perchè reduce da una stagione coi fiocchi, col Genoa, gol a ripetizione e tutti di ottima fattura, così da spingere il Milan a riscattarlo e a riportarlo a casa, a Milanello cioè.

Stadio Olimpico: il crollo del tifo giallorosso

 Stadio Olimpico deserto: diecimila tifosi giallorossi in meno a partita. Da Repubblica.it:

Un silenzio stampa imposto, una società in vendita e in crisi sotto il profilo sportivo e non solo, fiaccata da sempre meno silenziose guerre interne. Questa la drammatica (sportivamente parlando) immagine che offre all’occhio dell’osservatore esterno la Roma di oggi. E che non può non riverberarsi anche sul pubblico. Il crollo degli abbonamenti – che tra l’altro ha colpito tutta Italia – non è una novità. Lo è, semmai, la sempre più scarsa affluenza dei tifosi giallorossi all’Olimpico, passato in pochi mesi da teatro dell’epica sfida tricolore all’Inter, a desolato specchio di un club sull’orlo del baratro.

Irlanda del Nord-Italia: Borriello cerca il primo gol in azzurro

 Irlanda del Nord-Italia: Marco Borriello cerca il suo primo gol in azzurro. Dall’Ansa:

Non solo gossip. Se con Marco Borriello è il mondo dei reality ad essere entrato nel calcio, e non viceversa, non di meno c’è qualcosa di molto semplice a far da filo conduttore della sua storia di alti e bassi in azzurro: la rincorsa al primo gol. Dieci convocazioni e cinque presenze, domani per la prima volta toccherà a lui essere il centravanti della nazionale in una partita ufficiale, ora che nei gorghi della crisi romanista emerge come il centravanti più in forma del momento, superando Pazzini come partner di Cassano. «Parliamone dopo, magari dopo un gol: io ci spero…», il dribbling della vigilia di questa Irlanda del Nord-Italia. A dire il vero, non è nemmeno il pezzo pregiato del suo repertorio. Che accanto alla passione per la moda e le belle ragazze, Belen in testa, prevede l’appuntamento con la rete: di testa, di sinistro, in acrobazia, purchè sia gol. Ne servirono 19 con la maglia del Genoa, due anni fa, per convincere Roberto Donadoni a chiamarlo in nazionale.

“Totti e la Roma, una cosa sola”

 Otto ex della Roma commentano per il Corriere dello Sport il momento che sta attraversando Francesco Totti:

RUGGIERO RIZZITELLI
«Lui può anche giocare da fermo in campo fa fare il salto di qualità»
«Francesco è sempre incensato quando le cose vanno bene. Quando invece ci sono dei proble mi, danno la colpa a lui.

Nazionale: Prandelli si affida a De Rossi e Borriello

 Dalla Repubblica:

A dare retta alle apparenze non è il caso che domani sera l´Italia tremi. Gli eroi più recenti del calcio nordirlandese restano quelli del primo turno superato a Spagna ´82. Lo stadio, il Windsor Park, è tra i più vetusti d´Europa. E la curva, la Kop Stand, pratica assai bene l´autoironia: “We´re not Brazil, we´re Northern Ireland”, è l´inno, traducibile con “non siamo il Brasile, ma per noi fa lo stesso”. Però Chiellini non si fida dell´Irlanda del Nord ed è il portavoce di uno spogliatoio allarmato: «Questa non è una partita già vinta». Senza tornare alla pagina più nera di tutta la storia azzurra, la mancata qualificazione al Mondiale del ´58, a Belfast cadde ad esempio nel 2005 l´Inghilterra, con Eriksson in panchina e Beckham, Rooney, Gerrard, Lampard e Owen in campo. «Dobbiamo stare molto attenti».

Mazzone: “Totti? Sembra vogliano affossarlo”

 Dal Romanista:

Che siano ex compagni, allenatori o semplici “chiacchieratori”, Francesco Totti è sempre sulla bocca di tutti. Da un lato i “tottiani”, coloro che per riconoscenza o semplice competenza calcistica stanno dalla sua parte, dall’altro i “non-tottiani” che, per qualche strano motivo, blaterano. Walter Novellino, ad esempio, dai microfoni di Radio Marte, fra il serio e il divertito (soltanto lui, probabilmente) ha voluto punzecchiare Totti, svelando un particolare retroscena: «Un paio d’anni fa, quando io ero uno dei più grandi allenatori italiani, dovevo andare in giallorosso, poi hanno preso Spalletti, allora lì mi sembra che abbia deciso Totti, quindi non gli sono molto simpatico».

Ranieri-giocatori: colloquio prima del Genoa

 Dal Corriere dello Sport:

Non è tempo di chiacchiere, in casa Roma, e si è capito dalla scelta di Rosella Sensi che ha tappato la bocca a tutti, impedendo colloqui con il mondo esterno. Ma anche tra le mura di Trigoria non c’è tanta voglia di parlare. Alla ripresa degli allenamenti, Claudio Ranieri ha evitato il solito discorso-confronto di inizio settimana con i giocatori. An che perché otto di loro (De Rossi, Borriello, Mexes, Vucinic, Riise, Nicolas Burdisso, Lobont, Okaka) erano lontani molti chilometri, richiamati dalle nazionali.

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