Roma, per Borriello si tenterà fino all’ultimo

 Dal Romanista:

La Roma cerca un attaccante. Nonostante il mercato giallorosso sia bloccato dalle mancate cessioni di Doni, Cicinho e Baptista, la Roma è alla ricerca di un centravanti. L’assenza di Adriano rischia di essere più lunga del previsto (almeno un mese, più il tempo che servirà per rivederlo in forma partita), e il solo Okaka non può bastare. Per questo ieri il direttore sportivo giallorosso Pradè, che oggi volerà a Milano per la chiusura del calciomercato, ha tentato un vero e proprio colpaccio.

Balotelli-Ibrahimovic tra Inter, Milan e Barcellona

 Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic: accomunati da una stagione poco felice, da un legame e un rispetto che lo stesso bresciano – qualche giorno fa – ha rimarcato dicendo che proprio lo svedese è stato per lui un riferimento professionale importante per serietà e qualità, dal fatto di avere lo stesso procuratore. Mino Raiola: storico agente di Ibra e – di recente – nuovo rappresentante degli interessi di Balotelli. Il prossimo destino dei due attaccanti – a questo punto- potrebbe implementare gli elementi di comunanza: entrambi in bilico nei rispettivi club, entrambi non soddisfatti dell’annata archiviata, entrambi cercati da grandi squadre. Vero che, sia Ibra che Balotelli, giocano in squadre di primo piano e con le quali hanno proseguito la propria striscia personale di vittorie ma pare altrettanto concreto poter pensare all’eventualità che possano essere allettati da proposte alternative. Le parole fresche di giornata di Mino Raiola, in tal senso, paiono le solite di chi cerca di fare il proprio mestiere: dico non dico, apro e chiudo porte.

Barcellona, David Villa il primo acquisto. E Ibrahimovic?

 David Villa, attaccante del Valencia, è il primo acquisto del Barcellona che ha preferito non attendere l’andamento dei Mondiali 2010 e chiudere in tutta fretta l’affare. 40 milioni di euro per cotituire un attacco da favola nel quale il folletto valenciano va afd aggiungersi a Lionel Messi e Pedro. Mesa così, tuttavia, la stonatura sarebbe legata a Zlatan Ibrahimovic il quale non ha vissuto un’annata particolarmente brillante dal punto di vista del rendimento. Occorre adattarsi alla nuova squadra – certo – ma con un concorrente diretto (e che concorrente) in più, lo svedese rischia di trovare ancora meno spazio. Che possa diventare il nome nuovo del mercato estivo?

Totti: “Campionato inimmaginabile. Ranieri super”

 Ecco l’articolo settimanale di Francesco Totti sulle pagine de Il Corriere dello Sport. Il capitano giallorosso dice la sua sul campionato e sullo sprint scudetto:

Nessuno poteva immaginare un campionato come questo. Con tante sorprese, tante novità. A cinque giornate dalla fine nessuna squadra può avere la certezza di aver conseguito i propri obiettivi. Questo rivaluta il nostro calcio che spesso viene criticato, ma che in questo momento ci sta regalando forti emozioni. All’inizio del torneo, con il trasferimento di grandi campioni come Ibrahimovic e Kakà all’estero si prevedeva un campionato meno spettacolare, ma così non è stato. E’ cresciuto il valore di tanti calciatori che già giocavano in Italia e questo ha portato a un livello di spettacolo più elevato. I giocatori di tecnica e fantasia sono sempre quelli che fanno la differenza. La Samp con Cassano e il Palermo con Miccoli lo testimoniano e stanno lottando per il traguardo della Champions League.

Vucinic, il genio

 Da La Gazzetta dello Sport:

Quasi quasi vado. Non andare. Cioè, voglio rifletterci. Non ci pensare nemmeno. Quanto ci vuole da Calimera a Barcellona? Non ti azzardare. Il calcio non c’entra, è solo uno strumento: i gol servono a misurare il bene. E, dopo, le esultanze, le canzoncine, la barba, le scarpette viola, i sorrisi valgono come abbracci. Ci sono i sentimenti in ballo. E, d’altronde, lui ha sempre messo il cuore sul campo, fin da quando si allenava al mondo, dall’altra parte del mare.
Anche a piedi Non è che i sogni sono un po’ fedigrafi? Ce lo vorrebbero portare via. Non è colpa di Vucinic, Mirko ha un talento enorme, è fuoco e orgoglio, altruismo e fantasia. Lui deve sognare. Certo, Manchester (e il City oltretutto) non è un bel posto dove far nascere un figlio. Anche se lo pagherebbero bene. Ma Londra, la capitale del mondo. Pensa che bello con Stefania e il passeggino ad Hyde Park.

Nel 2008 gli arbitri tolsero il 4° scudetto romanista

 Da Il Romanista:

“La differenza l’hanno fatta un paio di mesi nei quali l’Inter su dieci partite ne ha vinte nove e tutti quanti sapete perché. Possiamo fare tutti i buonismi del mondo, tanto tra qualche anno nessuno se lo ricorderà”. Diciotto maggio 2008, Daniele De Rossi tuona così negli spogliatoi di Catania urlando a tutta Italia attraverso le telecamere di Sky i motivi per cui la Roma non ha vinto uno scudetto che avrebbe strameritato. Aveva ragione al 100 % Daniele, o meglio al 99, perché in realtà tutti si ricordano cosa è successo in quella stagione. I romanisti sicuramente.

Non succede, ma se succede

Da Il Tempo:

Non succede, ma se succede… A Roma riecheggia il tormentone che accompagnava la rimonta sull’Inter nel 2009. Come allora, un sogno che sembrava impossibile sta assumendo i contorni della realtà. Due anni fa finì male, in modo amaro, con i gol di Ibrahimovic a Parma e la rabbia di De Rossi a Catania dopo l’illusione lunga un’ora. Ma questa è un’altra storia. Roma e Inter sono di nuovo lì a giocarsi i trofei italiani (possibile anche una finale di Tim Cup: sarebbe la quinta in sei anni) all’ultimo respiro.

Dal Livorno a Livorno, Roma da scudetto

 Da Il Corriere dello Sport:

Dal Livorno a Livorno, è tutta un’altra Roma. In pratica, da scudetto. E siete assoluta­mente autorizzati a fare qualsiasi gesto scara­mantico riteniate opportuno.
Però i numeri so­no numeri e i numeri relativi alle partite di cam­pionato intercorse dalla gara d’andata contro la squadra di Serse Cosmi (all’epoca all’esordio sulla panchina della squadra toscana) a questa di do­menica prossima, dicono in ma­niera incontrovertibile che la squadra di Claudio Ranieri è sta­ta la più brava di tutte, pure se è reduce da due pareggi, come ha rivelato uno studio del sito LAROMA24.IT.

Cicinho, grana (e grano?) blaugrana; Julio Baptista (forse) ingrana

 Un dubbio e una conferma. L’incertezza è data dalla permanenza di Cicinho in giallorosso, la certezza è che Julio Baptista si è detto, per bocca del procuratore, sicuro di restare a Roma. Detto questo, ce ne vorrà per capire se le parole daranno la spinta ai fatti o se, al contrario, faranno da apripista a scenari diametralmente opposti.
Il difensore brasiliano, che non ha ancora esordito nella stagione attuale ma che è in fase di riabilitazione avanzata, ha più di un estimatore: tra tutti, il Barcellona ed è pleonastico dire che, laddove i blaugrana decidessero di fare sul serio e concretizzare l’attenzione rivolta al laterale, sarebbe difficile dire di no ad un addio prematuro di Cicinho. Innanzitutto perchè il fascino dei blaugrana su qualunque calciatore (Zlatan Ibrahimovic docet) è indiscutibile, in secondo luogo per il fatto che – pur non rimarcandolo con cadenza quotidiana – la realtà economica della società giallorossa è sempre somigliante a un malato che necessita di cure. Nella fattispecie, cash a disposizione nell’immediato sarebbero un toccasana eccellente.

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