Cicinho, grana (e grano?) blaugrana; Julio Baptista (forse) ingrana

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 Un dubbio e una conferma. L’incertezza è data dalla permanenza di Cicinho in giallorosso, la certezza è che Julio Baptista si è detto, per bocca del procuratore, sicuro di restare a Roma. Detto questo, ce ne vorrà per capire se le parole daranno la spinta ai fatti o se, al contrario, faranno da apripista a scenari diametralmente opposti.
Il difensore brasiliano, che non ha ancora esordito nella stagione attuale ma che è in fase di riabilitazione avanzata, ha più di un estimatore: tra tutti, il Barcellona ed è pleonastico dire che, laddove i blaugrana decidessero di fare sul serio e concretizzare l’attenzione rivolta al laterale, sarebbe difficile dire di no ad un addio prematuro di Cicinho. Innanzitutto perchè il fascino dei blaugrana su qualunque calciatore (Zlatan Ibrahimovic docet) è indiscutibile, in secondo luogo per il fatto che – pur non rimarcandolo con cadenza quotidiana – la realtà economica della società giallorossa è sempre somigliante a un malato che necessita di cure. Nella fattispecie, cash a disposizione nell’immediato sarebbero un toccasana eccellente.
L’attaccante giallorosso, invece, latita da parecchio: nel suo status di desaparecido determinato da una condizione di forma che già Luciano Spalletti aveva bollato come scarsa, Julio Baptista fa sapere di voler a tutti i costi mostrare con la maglia della Roma quel che è capace di fare. Tempo addietro gli avremmo creduto sulla parola, ora che di tempo ne è passato dall’acquisto della Bestia, avremmo bisogno di fatti concreti. Le reti dell’attaccante sono mancate come il pane, ma è pur vero che per segnare bisogna anzitutto giocare. E per giocare, essere in forma. In questo scenario da gatto che si morde la coda, la punta continua ad essere un po’ ristabilita. E un po’ no. A riprendere le situazioni appena enuncate è Il Romanista che dedica un articolo a Cicinho e Julio Baptista. Eccolo:

Da Madrid a Barcellona passando per Roma. Potrebbe essere questo il triangolo che permetterebbe a gennaio di rimpinguare le casse di Trigoria. Vendere prima di poter solo pensare di trovare dei rinforzi per Ranieri, è questo lo scenario dei prossimi mesi in casa giallorossa. Lo  stesso della scorsa estate nella quale, per fare fronte ai mancati introiti della Champions League, fu venduto Aquilani alLiverpool. Cessione che potrebbe non bastare e allora a gennaio ci sono altri candidati alla partenza. Tra questi spicca il nome di Cicinho, che è ormai ad un passo dal rientro, ma che non sembra  corrispondere, per caratteristiche fisiche ancor prima che tecniche, all’identikit del esterno di difesa ideale di Ranieri. Certo, molto del suo futuro dipenderà dai prossimi due mesi, ma la sua cessione, in un ruolo comunque  coperto dai seppur incerti Motta e Cassetti di questo periodo, potrebbe essere meno dolorosa di altre. Tanto più che su Cicero sembra esserci l’interesse del Barcellona campione d’Europa. O meglio un ritorno d’interesse, perché già ad agosto il Mundo Deportivo riferiva di un Guardiola interessato all’ex esterno di Real  Madrid e San Paolo. Non si andò oltre questo apprezzamento, ma ora i quotidiani spagnoli tornano alla carica. Stavolta è Sport a titolare: “Cicinho è vicino al Barca”. Una soluzione che toglierebbe dubbi sulla permanenza di altri tre giocatori: Mexes, Baptista e Menez. Philippe, nonostante il momento difficile, sarebbe quello con maggiore mercato, ma la sua cessione sarebbe decisamente dura da digerire. Quella di Menez sarebbe invece un grosso azzardo, perché nessuno, neppure quelli che meno amano il francesino, si sentono di  escludere una sua esplosione ad altissimi livelli nel giro di pochi mesi. Resta Baptista che però non sembra avere nessuna intenzione di lasciare Roma. Il procuratore della “bestia”, Herminio Menendez, lo ha ripetuto anche ieri: “Posso escludere un suo ritorno al Siviglia – ha detto a  calciomercato.it – Julio sta benissimo a Roma, è felice qui e pensa solo alla Roma e al prossimo Mondiale. Non abbiamo avuto contatti né con il Siviglia, né con altre squadre. Con Ranieri ha un ottimo rapporto, si è subito trovato bene con il mister”. Poi sui problemi fisici: “Tutto procede come previsto, il recupero sta andando bene. Disponibile per il Milan? Non lo so, questo dipende dallo staff medico della Roma. Julio è un po’ preoccupato, ma gli infortuni fanno parte del calcio e penso che presto possa tornare a giocare, la sua lesione muscolare non era grave”. Chiaro. Una cessione è da escludere, a meno che non arrivi la chiamata da parte di una grandissima squadra che gli permetta di mantenere la visibilità necessaria per essere convocato da Dunga per il Sudafrica. E allora Cicinho potrebbe essere il male minore, anche per lui che  tornerebbe nellaSpagna che già conosce e nella squadra più forte d’Europa. Mica male. Intanto domani c’è l’Anziolavinio, test per capire se sarà in grado di scendere in campo a San Siro, dove giocò una delle sue migliori partite romaniste. Anzio, Milano… poi si vedrà.


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