Italpetroli, al porto di Civitavecchia nodo Autorità per UniCredit

 Da Milano Finanza:

Nell’ambito della vendita degli asset di Italpetroli UniCredit deve fare i conti con l’Autorità Portuale di Civitavecchia. Dopo l’accordo della scorsa estate tra Rosella Sensi e la banca guidata da Federico Ghizzoni, principale creditore della holding, è partita infatti la campagna vendite delle attività di Italpetroli, per ripagare i 400 milioni di debiti. E in vendita, oltre alla Roma, ci sono anche grandi strutture concentrate a Civitavecchia (tra cui tre depositi da 350 mila metri cubi per lo stoccaggio di prodotti petroliferi), e a Vibo Valentia, dove c’è un deposito per la movimentazione di gasoli e benzine.

Futuro Roma: il mistero di Angelini

 Futuro societario: tra le offerte pervenute a Rothschild ce n´è anche una di Francesco Angeleini. O no? Dal Tempo:

Rispunta Francesco Angelini. Anzi no. Ieri pomeriggio l´Ansa, citando fonti vicine al dossier, ha informato che tra le offerte pervenute a Rothschild ce n´è anche una del «re della tachipirina». Lo stesso che aveva manifestato il suo interesse per la Roma pubblicamente ma si era poi defilato. L´operazione sarebbe condizionata dalla presenza al fianco di Angelini di uno o più investitori e l´operazione verrebbe valutata intorno ai 160 milioni di euro per l´acquisto del club, più altri 100 milioni per rilanciare la squadra. Due ore dopo, però, l´imprenditore romano e il suo gruppo hanno «smentito categoricamente di aver presentato un´offerta per l’acquisto di As Roma».

Accordo Italpetroli-Unicredit: il titolo Roma rallenta in borsa

 Futuro societario: dopo l’accordo raggiunto ieri, 8 luglio, tra Unicredit e Italpetroli, il titolo dell’As Roma – come riferito da TeleBorsa – rallenta la sua corsa a Piazza Affari:

L’A.S. Roma rallenta il passo nell’ultimo giorno di contrattazioni di una settimana intensa che ha visto il titolo guadagnare quasi l’8% in attesa del raggiungimento di un accordo tra l’Italpetroli della famiglia Sensi e Unicredit. Le azioni della società di calcio, dopo un avvio tonico ripiegano sui minimi mostrando ora a Piazza Affari un guadagno dello 0,25% a 0,9855 euro.
Dopo una lunga riunione terminata in serata le due parti hanno deciso che Italpetroli trasferirà le attività oil e asset immobiliari a Unicredit per estinguere l’ingente debito verso l’istituto bancario. Il club capitolino rientra negli asset ceduti, ma la società sportiva non rimarrà in balia delle onde.

Roma – Unicredit: il futuro in banca

 Il Tempo:

Stavolta è finita davvero. La Roma è in vendita, l’impero dei Sensi si chiude e cancella i suoi debiti con le banche. L’8 luglio è una data che entra nella storia giallorossa. Il «colpetto» di scena è l’annuncio del riscatto del portiere romeno Lobont che precede la fumata bianca, l’ultimo atto concreto di una proprietà che presto dovrà farsi da parte. La firma sulla lettera d’intenti con Unicredit è arrivata pochi minuti dopo le ore 22 nello studio del professor Cesare Ruperto. Rosella Sensi e Paolo Fiorentino, vice ad di Unicredit Group, hanno annunciato la fine di un’epoca.

Unicredit-Italpetroli: accordo vicino

 Unicredit-Italpetroli: accordo vicino. Secondo la Gazzetta dello Sport lunedì nello studio di Cesare Ruperto sarà firmata l’intesa:

Forse è stato solo un lapsus freudiano. Oppure la sa parecchio lunga. «Vigiliamo sul destino della squadra — ha ribadito ieri mattina  — ma non possiamo fare altrettanto sull’aspetto economico, perché la Roma appartiene solo alla società e alla banca». Alla banca? Di già? Non gli è scappata, il sindaco deve sapere il fatto suo. «Vogliamo una Roma forte e senza problemi di finanziamento alle spalle», dice senza mezzi termini. Ultime ore. Eccoci qua, ha tutti i crismi dello sdoganamento. E perso pure l’ultimo sostegno, il destino di Rosella Sensi sembra segnato. Lunedì la Roma (insieme agli asset di Italpetroli) sarà davvero della banca, che la affiderà in gestione ad un advisor per valorizzarla e venderla al miglior offerente? Lei avrà l’ultima parola, il potere di firma. I suoi avvocati, uno staff guidato da Agostino Gambino, hanno esaurito il proprio compito. «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, a questo punto non dipende più da noi», dicono al termine dell’ultimo incontro con i colleghi che rappresentano UniCredit.

Sensi – Unicredit: “E’ il momento di chiudere”

 MF – Dow Jones:

Si avvicinano e si allontanano. Come due ex che stanno decidendo i beni da dividersi nella separazione. A te il divano, a me la tv. Ma qui si tratta di molto di piu’. Tra Unicredit e la famiglia Sensi per risolvere la vicenda Italpetroli occorre piu’ di una ex lista di nozze. La situazione che stanno cercando di risolvere i rispettivi avvocati, incontratisi ieri e che si rimetteranno attorno ad un tavolo anche domani, e’ molto piu’ complicata. Perche’ al centro di tutta la vicenda c’e’ la As Roma.

Guadagnare tempo: la Sensi potrebbe mettere la Roma in fondo alla lista di beni da dismettere

 Dal sito della Signora in Giallorosso (www.lasignoraingiallorosso.it)

Il 2010 potrebbe essere l’anno dell’addio della famiglia Sensi alla Roma. Nell’ambito dell’arbitrato che sta vedendo protagonisti Italpetroli e Unicredit, si sarebbe preso atto dell’impossibilità di trovare compratori in tempi idonei e con modalità soddisfacenti per la maggior parte degli asset appartenenti alla compagnia petrolifera. Come se non bastasse, il valore complessivo di questi asset, pur non rilevato attraverso perizie richieste in seno al procedimento extragiudiziale, non sarebbe sufficiente a soddisfare i requisiti necessari ad escludere l’As Roma dal novero dei beni individuabili a garanzia del credito che le banche vantano nei confronti di Italpetroli.

Roma – Inter, Unicredit – Italpetroli: dialoghi aperti

 Da E Polis:

Parlare per trovare una soluzione. Lo stanno per fare Roma e Inter per Burdisso  e gli avvocati di UniCredit e Italpetroli per chiudere una volta per tutte la vicenda legale sul rientro dei debiti per oltre 325 milioni della holding della famiglia Sensi nei confronti della banca. I tempi, più o meno, coincidono: entro il weekend il ds Pradè volerà a Milano per sedersi al tavolo delle trattative con Marco Branca, mercoledì o giovedì dovrebbe essere il giorno in cui i legali di UniCredit e Italpetroli proveranno a imprimere la svolta decisiva per giungere ad un accordo.  Questione di richieste e valutazioni, in entrambi i casi: il prezzo che l’Inter ha fissato per il cartellino di Burdisso è di 8 – 8,5 milioni, la Roma, che al momento ha solo spiccioli in tasca, spera ancora di chiudere sui 5,5 – 6. UniCredit e Italpetroli devono ancora un punto d’incontro su molti aspetti (e sulla strutturazione) della conciliazione, compreso il valore da attribuire ai ogni asset e ai vari immobili. Burdisso, affaccendato con l’Argentina di Maradona in Sudafrica, e Ranieri, in barca a godersi il mare della Grecia, attendono notizie.

Italpetroli e Unicredit a 75 milioni dall’accordo

 Il Sole24ore:

Il passaggio del gruppo Italpetroli, incluso il club calcistico As Roma, sotto il cappello di UniCredit, lasciando alla famiglia Sensi immobili per 20 milioni. Sarebbe questo, secondo indiscrezioni, lo schema della proposta di piazza Cordusio e su cui ora stanno lavorando le parti per chiudere definitivamente la partita legale sul rientro dei crediti per oltre 325 milioni vantati dalla banca nei confronti della holding. Dopo il rinvio al 5 luglio della seconda udienza arbitrale tra UniCredit e Italpetroli, di cui piazza Cordusio é socio al 49%, i legali (il professor Francesco Carbonetti per piazza Cordusio e il professor Agostino Gambino per i Sensi) sono al lavoro per arrivare prima di quella data a un accordo da presentare al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto.

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