Stadio Franco Sensi: “Quanta polevere…”. E lo Stadio Juve è un orologio svizzero

 Le dichiarazioni dell’architetto Zavanella sul progetto per lo Stadio Franco Sensi:

S’è formata sopra una montagna di polvere. E’ logico capire che la Roma in questi tempi ha altro a cui pensare… I contatti che abbiamo avuto sono stati sempre con l’AS Roma e non solo con la famiglia Sensi. Ultimamente ce ne sono stati di meno, ma ne comprendiamo i motivi. Siamo andati avanti con il nostro lavoro nei mesi successivi e sono state apportate delle modifiche molto importanti – ha detto Zavanella a Forzaroma.info -. Poi, ultimamente, ci siamo fermati…”.

Stadio Franco Sensi: che fine ha fatto il progetto?

 Dal Tempo:

29 settembre 2009: esattamente un anno fa. In pompa magna al Fulvio Bernardini di Trigoria la As Roma presentava il nuovo stadio giallorosso. Quel Franco Sensi, 55.000 posti tutti coperti, entrato nel vivo dell’immaginario collettivo del popolo romanista, ma rimasto purtroppo un sogno nel cassetto. La domanda nasce spontanea a un anno di distanza: «Ma che fine ha fatto?». Domanda che resta nell’aria perché nessuno è in grado di dare una risposta. Probabilmente lo stadio della Roma è rimasto incagliato nei mille passaggi burocratici di un progetto che già allora era sembrato alquanto approssimativo, nonostante una presentazione formato maxi: c’erano tutte le autorità della città, compreso il sindaco e Marrazzo in una delle sue ultime apparizioni pubbliche prima del caso trans.

Arch. Zavanella: “Il ritardo della legge sugli stadi ha pesato sulle vicende societarie”

 Stadio Franco Sensi: il progetto ancora non ha conosciuto sviluppi, colpa la legge sugli Stadi. Avvicinato da un cronista della SignorainGiallorosso.it, l’architetto Gino Zavanella, desiner ed esperto di impiantistica sportiva e ideatore del progetto dello Stadio Franco Sensi, a margine del convegno “Le Arene prossime future. Modelli di sviluppo e tendenze in tema di impianti sportivi, alla luce del DDL Lolli-Butti” presso la Sala Conferenze di Palazzo Marini , ha commentato:

“Il progetto dello stadio non ha conosciuto sviluppi esclusivamente perchè la legge sugli stadi ancora non è passata. Intorno a quel progetto ruotavano grandi interessi, è inutile fare nomi ma diverse persone si sono mostrate interessate alla realizzazione, compresi soggetti internazionali.

Roma – Unicredit: il nuovo stadio? C’entra, eccome

 Che sia una questione di debiti, è fatto arcinoto. Ma tra gli intrecci del momento che vanno a toccare le sorti di Italpetroli, Unicredit e della Roma rischia di assumere una valenza importante anche l’aspetto legato alla costruzione del nuovo stadio. Da Il Fatto Quotidiano:

Al momento non si può dire come finirà fra Unicredit e la famiglia Sensi. Ma l’aria che tira è quella che prima o poi tutto il patrimonio, AS Roma compresa, passerà nella mani di Profumo.
Cosa dire a questo punto? Difficile proporre una riflessione equilibrata, non tanto per ragioni di tifo (chi scrive, è bene dirlo per onestà, è romanista) quanto perchè alcuni dati mancano e altri sono finiti nel tritacarne della disputa sportiva, ad esempio quello a proposito della trattativa – nel 2008 – per la cessione a George Soros.

Lolli: “Ddl stadi, è stallo. Occorrono migliorie”

 Lo stadio Franco Sensi ha lustrato gli occhi dei romanisti per qualche settimana: dalla presentazione con tanto di modellino virtuale ad oggi, sono trascorsi più di tre mesi di silenzio. Più nulla rispetto a tempistica e modalità, eccezion fatta per un accenno di Gianni Alemanno, il quale suggeriva di rinviare ogni discorso al momento in cui il ddl sugli stadi sarà legge di fatto. nel tentativo di un aggiornamento in tal proposito, laroma24.it ha contattato l’Onorevole in quota al Pd, Giovanni Lolli, autore con il senatore del PdL Alessio Butti, del testo del decreto. Sono emersi dati interessanti:
DDL STADI. “Non è ancora stato preso in esame nè calendarizzato. Io mi sto battendo in tutti i modi e la fiducia non manca. Non vorrei fare previsioni: insisterò perché ciò avvenga quanto prima. E’ chiaro che il testo avrà delle modifiche rispetto a quello approvato in Senato, anche perchè sia da destra che da sinistra sono state chieste migliorie”.

Francesco Giro a Radio Rai: “Roma, per il nuovo stadio occorre mettersi intorno a un tavolo”

Il nuovo stadio della Roma (il Franco Sensi) è un progetto già dettagliato interamente sulla carta.
Ora, resta inteso che il passaggio dalla teoria ai fatti rimane l’elemento più difficile da realizzare, anche perchè l’evento delinea una realtà complessa, nella quale gli elementio chiamati in causa sono più di uno.
Ai microfoni di Radio Rai si è espresso in tal proposito Francesco Giro, sottosegretario ai Beni ed alle attività culturali, il quale ha preso la parola nel corso della trasmissione Radio Anch’io Lo Sport dopo l’intervista di qualche giorno fa a TeleRadioStereo:

Peppe Mariani ad Asromalive.com: “Progetto Stadio? Se prima ero perplesso ora lo sono di più”

 Il progetto per lo Stadio Franco Sensi aveva lasciato “alquanto perplessoPeppe Mariani. Il presidente della Commissione Lavoro, Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Politiche Sociali della Regione Lazio, “da tifoso romanista“, si era anche augurato che Roma e la sua gente potessero avere presto un impianto all’altezza dei migliori club europei. Le settimane trascorse, però non hanno affievolito i suo dubbi. Anzi: “Se prima ero perplesso ora lo sono ancora di più“, ha affermato Mariani ad Asromalive.com. Il politico si mischia al tifoso. Che non sopporta che il rispetto per i sostenitori romanisti sia venuto meno: “Creare aspettative nei tifosi è sgarbato e sbagliato. Le cordate per costruire lo stadio? Il business è nell’aria, alcune proposte le trovo indecenti“, tuona il rappresentate della Lista Civica per il Lazio.
Si dichiarò diffidente, nel giorno della presentazione del progetto per il nuovo stadio della Roma. Qualcosa è cambiato nel frattempo?
Sì. Adesso le perplessità sono più importanti di prima. Abbiamo registrato una grande disponibilità di intenti, ma non vediamo come il progetto possa decollare. Creare aspettative nei tifosi è sgarbato e sbagliato. L’istruttoria è lunghissima: sono arrivati al traguardo prima di far partire la corsa. Questo mi mortifica“.
Che opinione ha delle possibili cordate di imprenditori interessate ad affiancare la Roma?
I costruttori si stanno facendo avanti. Il business, del resto, è nell’aria. In questo senso, diffido dall’affetto sventolato nei confronti della Roma. Ho ascoltato molte proposte indecenti, figlie della logica della visibilità.  Bisogna chiudere le porte a questo genere di proposte. Tanti si proclamano tifosi ma la vera motivazione è l’interesse. Per carità, nessuno chiede loro di fare i francescani, ma non parlassero da tifosi. E’ fastidioso, per quelli veri“.

Camiglieri: “Siamo un possibile partner? Solo per lo stadio”

 L’intervista del Romanista al presidente della Open Gate Italia:

“Siamo un possibile partner, ma solo per lo stadio. Con i Sensi? Sì. Con Angelini? Pure. Ma Unicredit non c’entra nulla”. Sono mesi che Tullio Camiglieri, fondatore e presidente della Open Gate Italia, sta conducendo uno studio di fattibilità su un possibile stadio romano. Un lavoro su commissione. Alle spalle c’è un fondo americano.
“Ma non mi chieda a chi fa capo”.
Camiglieri, qual è il vostro compito?

“Abbiamo un mandato esplorativo per capire come realizzare uno stadio a Roma. Uno stadio che sia una risorsa anche per i romani, non solo per il club. In realtà, il mandato si estende ad altre tre città. Confesso che la situazione di Roma è quella più ingarbugliata. Peccato, perché noi puntiamo su una struttura che non costi nulla alla collettività, produca reddito e occupazione e che possa essere vissuta 365 giorni l’anno. Come negli Usa, dove uno stadio solo per il soccer – uno sport che non scalda il cuore degli americani – non avrebbe senso. Lì, il prato rientra dopo le partite e l’impianto si trasforma in una grande arena per i concerti. I ricavi da biglietteria sono appena il 10% del totale. Questo è il modello del nostro fondo, che è specializzato sugli stadi”.

Mezzaroma rilancia: “Una cordata per aiutare la Roma”

 Se ci fosse un progetto che coinvolgesse un pool di imprenditori e se questo progetto, oltre a salvare la società, fosse utile a svegliare dal sonno questa città, allora sì, mi attiverei domani mattina“. La dichiarazione di Massimo Mezzaroma ad Asromalive.com risale ad una decina di giorni fa. Oggi, il figlio dell’ex socio di Franco Sensi, a margine della presentazione del countdown dei Mondiali maschili di volley a Roma, ha rilanciato la proposta attraverso l’agenzia Dire: “Una cordata di imprenditori che, partendo dalla realizzazione dello stadio della Roma e di tutto il resto, fornisca un appoggio alla Roma, il cui assetto proprietario immediato dovrebbe rimanere lo stesso perché la famiglia Sensi ha dimostrato spirito di sacrificio immenso per la Roma, e possa consentire una salubrità dei conti della Roma tale che un eventuale passaggio di quote in futuro non sia minimamente traumatico, anzi, possa diventare un plusvalore“. Secondo l’idea di Mezzaroma, (restio ad entrare in società dopo l’esperienza del 1993), ai costruttori che aderissero al progetto corrisponderebbe “una figura, un posto nella gestione della Roma ma non che questi siano i nuovi proprietari della Roma. Si tratterebbe di un affiancamento, di darsi una mano. Facendo sistema, riuscire a creare una stabilizzazione dei flussi di cassa della Roma, a darle quei milioni di euro all’anno che servono per mandare avanti la squadra“.

Nuovo Stadio Roma, Scarpellini: “Pronto ad aiutare i Sensi”

 L’intervista rilasciata al Romanista da Sergio Scarpellini, il proprietario dei terreni dove dovrebbe sorgere lo Stadio Franco Sensi:

Scarpellini, conferma l’accordo con i Sensi?
“Certo”.
Stando alle cifre di Legambiente, il terreno vale 25 euro a metro quadro, per un totale di 37.5 milioni. Giusto?
“Sì, penso di sì. Sono dati corretti. Ma non capisco il perché di tutte queste polemiche. Lo stadio sarebbe una buona cosa anche per i quartieri limitrofi, oltre che per i romanisti”.
C’è chi teme un’enorme speculazione.
“Chi l’ha detto che si debba speculare sopra?”.
Legambiente e un discreto numero di esponenti politici. Persino di centrodestra.
“Bisogna vedere il progetto. Perché non lo si va a vedere?”.

Nuovo Stadio Roma, Zingaretti detta l’iter

 Edificabilità, sostenibilità dell’area e interesse pubblico dell’urbanistica. Tre questioni da risolvere, per lo Stadio Franco Sensi. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, detta l’iter dalle colonne di Repubblica: “Sono perfettamente d’accordo con l’idea di rispondere positivamente alle richieste delle tifoserie e delle società delle squadre romane. Prima di parlare di una questione così delicata, ho aspettato, ma credo ora sia giusto intervenire anche perchè, tra pochi mesi, con l’approvazione del Piano Territoriale Provinciale, la Provincia assumerà fondamentali competenze in materia urbanistica e, dunque, sarà direttamente investita da questo tema. Nel nuovo Prg il quadrante della città che dovrebbe ospitare il nuovo stadio è già interessato da un vasto programma urbanistico, frutto di compensazioni e interventi di edilizia residenziale pubblica, per un totale di circa 4 milioni di metri cubi, in particolare per la riqualificazione della zona delle cave tra via Magliana e via Aurelia, a ridosso del Gra.

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