Montali: “Scudetto? La Roma ci crede, ma non ci sono tabelle”

 Gian Paolo Montali è intervenuto alla trasmissione Rai, Radio Anch’io Lo Sport. Ecco le parole del dirigente giallorosso:

Quale è il suo ruolo all’interno della Roma? “La definizione è molto particolare, sono il coordinatore dell’area sportiva. In realtà sono uno dei tre direttori che si occupa dell’organizzazione della società, io mi occupo della gestione della prima squadra, quindi giocatori allenatore e parte organizzativa”.

Il futuro del calcio ha bisogno di manager? “Non spetta a me dirlo, di sicuro la Juventus è stata la prima chiamandomi, poi lo ha fatto la Sensi dandomi questa opportunità. E’ un alibi dire che nel calcio ci vogliono solo persone ‘del calcio’. Mourinho, Capello o Benitez, se li mettessero in una società di basket, farebbero bene lo stesso, sono abituati a comandare e vincere”.
Il risultato della Roma è frutto anche di questo progetto?
“All’inizio il mio arrivo era visto un po’ così, anche per questa definizione strana. Il mio ruolo è quello di manager a tutto tondo, è chiaro che ho un passato di allenatore, ma non sono solo un motivatore. Avevo bisogno di entrare in punta dei piedi, io ho accettato questo lavoro non per apparire, ma per essere.

Roma-Inter: una partita per lo scudetto

 Roma-Inter: si gioca tutto questa sera. Se l’Inter ha meno da perdere sul piano della classifica, la Roma ha meno da perdere sul piano psicologico. Un’occasione così per avvicinarsi a un clamoroso scudetto è unica. La Gazzetta dello Sport analizza i reparti delle due squadre:

Proprio la certezza di avere due risultati su tre a favore, dovrebbe indurre Mourinho a preparare una gara d’attesa, con ripartenze improvvise come nel secondo tempo di Stamford Bridge, anche se con un modulo diverso. Sneijder diventa quindi fondamentale, perché se mancasse lui il tridente alternativo rischierebbe di spezzare in due la squadra, consegnando il centrocampo alla Roma. Difese Le cifre dicono che l’Inter ha la migliore difesa e non è un caso perché Lucio e Samuel, ma anche Cordoba e Materazzi sono quattro campionissimi che hanno permesso a Mourinho di rinunciare a Burdisso, stasera avversario.

Roma all’attacco

 Da La Gazzetta dello Sport:

Dunque, se domani sbarcherà a Roma questa banda di marziani, bisognerà pure scegliere come accoglierli e, soprattutto, come trattarli. Con le buone o con le cattive? L’obiettivo, si sa, è fregarli. Rubargli l’astronave nerazzurra, dipingerla di giallorosso, e volarci in testa alla classifica.
Siccome l’impresa si annuncia ardua, perché i marziani menano forte, serve una strategia accuratissima. «Non possiamo sbagliare niente, contro una superpotenza dovremo fare una superpartita», ha detto Ranieri.

Toni chiede spazio al Bologna

 Da La Gazzetta dello Sport:

Guardando bene, fra la Via Emilia e il West si possono trovare tante cose. Cantautori mai banali (Guccini e i suoi fratelli), poeti un po’ beffardi (Tassoni e i suoi eredi) ed anche pistoleri del gol dall’aria spavalda. Il bello, però, è che basta percorrere la prima trentina di chilometri per riattizzare fuochi mai spenti.
È sufficiente infatti muoversi tra Bologna e Modena per venire catapultati in rivalità secolari che nel calcio, manco a dirlo, hanno trovato terreno fertile.

Lippi: “Scudetto? La Roma può farcela”

 Da Il Messaggero:

«Non mi piace fare percentuali, anche perché il traguardo è ancora lontano. Ma il campionato è riaperto e su questo non credo che ci siano dubbi. E, per lo scudetto sarà corsa a tre, perché anche la Roma può giocarsi le sue chances». Marcello Lippi, proprio nella stagione che porta al mondiale, prende atto della novità: il film di questo torneo è ancora tutto da scrivere. Anche il cittì, da questo punto di vista, diventa spettatore, pronto a gustarsi la volata per il titolo. Non dice, evitando di sbilanciarsi, chi avrà la meglio sul traguardo, anche perché i distacchi, con nove giornate ancora da giocare, sono minimi e ogni soluzione al momento è possibile.

Nel ’99 il Milan vinse lo scudetto in rimonta

 Da Il Messaggero:

Per ritrovare una squadra terza in classifica a nove giornate dalla fine che poi diventa campione d’Italia bisogna risalire alla stagione 1998-99, quando lo scudetto fu vinto dal Milan. Allora, i rossoneri recuperarono terreno sulla Lazio (che comandò la classifica fino alla penultima giornata) e sulla Fiorentina, che alla ventiseiesima giornata (il campionato allora era articolato su 34 gare) precedevano il Milan in classifica.

Il Giornale: l’avversario dell’Inter è la Roma

 Da Il Giornale:

Aveva ragione Ranieri: «Se loro vogliono perderlo…». Bene, l’Inter sta facendo di tutto per regalarci un po’ di thrilling. Letto nei numeri, la Nerazzurra si sta fortemente impegnando e le altre due si adeguano. Il Milan ha fallito il primo sorpasso e, magari, se ne pentirà nei secoli.
La Roma attende viaggiando a fari spenti, ma a velocità da fuori serie. Nel ritorno non ha subito sconfitte, è in testa al numero di successi (7), ha il miglior attacco, ha realizzato il maggior numero di punti, ha perso qualche colpo solo nei gol incassati: le sarebbe bastato non subire i tre di Livorno per posizionarsi in trincea con Samp e Milan (7). E, in effetti, il pari con la squadra di Cosmi potrebbe trasformarsi nel rimpianto dei sogni perduti, dannoso quanto l’1-1 dell’ultimo Milan col Napoli.

Totti e il calendario: due armi per lo scudetto

 Da Il Corriere dello Sport:

Meno nove, meno quattro, meno tre. La Roma dà i numeri e prepara la volata scudetto. Impos­sibile non crederci, quando manca­no nove partite alla fine del cam­pionato ed è diminuito non solo il distacco nei confronti dell’Inter (meno quattro), ma anche i punti in meno rispetto al Milan sono diven­tati tre. La Roma può sperare per due motivi.
1) Il calendario è dalla sua parte, è più agevole il cammino rispetto a quello delle milanesi, con cinque partite all’Olimpico (dove la squadra giallorossa, con Ranieri in panchina, ha ottenuto dodici vitto­rie, un pareggio e una sconfitta).

Scudetto: Roma, si può

 Da Il Messaggero:

Sognava, la Roma. Poi ha sperato. Ora ci crede. Lo scudetto è lì, batti l’Inter sabato, allunghi la mano. Poi, la domenica sera, tifi Lazio per una volta: che vada dal Milan a prendersi altri punti salvezza. Prima, però, c’è da vincere a Bologna, di mercoledì sera, perché è chiaro che Mou farà a fette il Livorno, che il Parma non fermerà Leonardo: lo dice la scaramanzia, fedele compagna di ogni volata, quando conta quello che fai tu e molto cosa fanno le altre.
Eccola, la settimana da raccontare, con questo ultimo turno feriale che è la perfidia di un giallista: vorresti arrivare in fretta al finale, ma la storia, la storia di questo campionato pazzesco, riserva ancora chissà quanti colpi di scena.

De Sisti: “Roma, scudetto se torna Totti”

 Da Il Messaggero:

Scudetto alla Roma? Difficile ma non impossibile. Non sono in pochi a credere ancora in una rimonta della squadra di Claudio Ranieri. In primis, Sandro Mazzola, presente ieri insieme ai compagni di Nazionale di Messico ‘70 alla celebrazione della giornata dell’etica sportiva: «Non è una corsa a due fra le milanesi, la Roma può inserirsi a patto che recuperi Totti. Con Francesco può ancora ambire al titolo: senza, penso che le speranze siano minime».

Perrotta: “Scudetto Roma? Noi non molliamo”

 Da Leggo:

«Mancano dieci partite, dobbiamo fare tutto il possibile». Simone Perrotta ci crede e spinge una Roma a corto di benzina nell’ultimo tratto di strada dal quale ancora si vede il cartello scudetto. L’Inter è lontana sei punti e di mezzo c’è un Milan che ha perso Nesta e Beckham. La qualificazione dei nerazzurri ai quarti di Champions può però distrarre gli uomini di Mourinho che vuole riportare la coppa dalle grandi orecchie a Milano.

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