De Rossi: “Ho vinto il mondiale, ma il mio sogno è lo scudetto con la Roma”

 Al cuore non si comanda. Chi nasce in un modo, può crescere, maturare, ma certe cose rimangono in inalterate. Come certi amori, come certe passioni.

Come per Daniele De Rossi, che non smette di ricordare che il suo obiettivo è vincere con la Roma. Anche in un’intervista al Corriere dello Sera, il numero 16 ha sottolineato:

“Vincere un Mondiale è indimenticabile, ma io non nasco tifoso dell’Italia. Nasco tifoso della Roma. Da bambino sognavo lo scudetto. Ci stavo dentro a quel sogno, era a mia misura, mi sembrava possibile. Poi è finita che ho vinto il Mondiale e che lo scudetto sto ancora ad aspettarlo”.

Come sempre, Daniele De Rossi ha detto quello che pensava, alla sua maniera. Il sogno, quello vero, quello da bambino è vincere il tricolore, che nella Capitale ti fa entrare nella storia.

Lotito: “Scudetto 2006 alla Roma? Se andiamo dietro a tutte le dichiarazioni va a finire che lo scudetto è di tutti”

 Dopo la relazione del procuratore federale Stefano Palazzi, l’Inter corre il rischio che gli venga revocato lo scudetto 2006. Scudetto che qualche addetto ai lavori vorrebbe dare alla Roma, quinta classifica di quella stagione dietro alla Juventus, alla stessa Inter, Milan e Fiorentina, tutte squadre punite dalle sentenze Calciopoli.

Su questa possibilità ha detto la sua il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che, dopo le dichiarazioni di ieri sulla prima squadra della Capitale, ha detto: “Lo scudetto del 2006? Quando avrò delle carte potrò fare delle valutazioni. Lo scudetto lo meritava la Roma? Se andiamo dietro a tutte le dichiarazioni va a finire che lo scudetto è di tutti…”.

Roma, il mese della verità

 Dal Corriere dello Sport:

Otto partite in un mese, trenta giorni per capire che piega prenderà la stagione della Roma. La squadra di Ranieri sarà impegnata su tutti e tre i fronti, un tour de force che comincia stasera contro il Cagliari e si concluderà il 20 gennaio contro il Genoa a Marassi. […]
Ranieri farà ruotare i giocatori a disposizione per dosare le energie. Do­po il Cagliari, giovedì la Roma sarà impegnata nei quarti di finale di Coppa Italia a Torino contro la Juventus. […]  Lo slittamento della data di un giorno non è stata gra­dita dai dirigenti giallorossi. La squadra tornerà da Torino nella notte tra giovedì e venerdì e saba­to ripartirà per Bologna, dove giocherà domeni­ca 30.

Mexes-Roma: accordo vicino. Il francese: “Resto per lo scudetto”

 Dal Romanista:

Vuole restare per vincere lo scudetto. Poi, anche se con la Roma non dovesse trovare l’accordo, non andrà mai via a parametro zero. Philippe Mexes, oltre che un grande giocatore, è un uomo di parola: prima l’ha assicurato direttamente a Rosella Sensi, poi anche agli altri dirigenti che hanno avuto modo di parlare con lui nell’ultimo periodo. Alla Roma deve tanto e, se insieme alla società, dovesse decidere di non proseguire il rapporto, non lo farà mai con una scorrettezza. Prima di tutto questo però, c’è una cosa che è al centro dei suoi pensieri: conquistare lo scudetto. L’ha detto più volte a chi lo conosce bene, l’ultima appena qualche giorno fa. L’ha ribadito a quei tifosi che hanno avuto modo di incontrarlo fuori Trigoria. E che, anche ieri, hanno scritto sui muri del Bernardini “Mexes eroe”.

A meno 6 dalla vetta, la Roma ci deve credere

 Dal Romanista:

Abbiamo la stessa classifica di un anno fa. Ma i punti che ci dividono dalla capolista dopo la ventesima giornata sono 6, contro gli 11 del 2010. Non solo. Ben quattro scontri diretti su cinque li disputeremo in casa. Lo scudetto è lì. E ci reclama. D’accordo. La Roma non sarà irresistibile come il Barcellona. C’è voluto un autogol per battere il Cesena, che non è propriamente il Brasile di Pelè. Però i numeri dicono che non serve un’impresa per conquistare lo scudetto. Basterebbe restare uniti, evitando di generare inutili tensioni. Al “Romanista”, Venditti ha chiesto alla squadra di «stringere un sorta di “patto costituzionale”, un patto di “unità romanista” fino a giugno». Il padre dell’inno della Roma ha perfettamente ragione.

Proietti: “Milan-Roma la svolta, ora bisogna crederci”

 Il Romanista ha intervistato Gigi Proietti. Ecco le parole dell’attore sulla stagione della Roma:

Milan-Roma può aver rappresentato il momento di svolta?Di sicuro, non mi aspettavo una prestazione come quella. Mi verrebbe da dire, con una Roma così “furba”. C’è, ad esempio, chi dice che siano stati involontari: ma, di certo, tutti i fuorigioco di Ibrahimovic stanno lì a dimostrare che la Roma, a cominciare dal reparto arretrato, si è comportata molto bene. Personalmente ho rivisto una grande difesa. E sappiamo tutti come i campionati si vincano potendo contare innanzitutto su una difesa forte. Se il lavoro di Ranieri è stato questo, complimenti a lui.
C’è qualcosa, in particolare, che va riconosciuto al tecnico? La capacità di gestire il gruppo e di far crescere i singoli, doti non indifferenti in un campionato come il nostro. Penso ad Adriano. A San Siro, seppure a sprazzi, l’abbiamo visto riavvicinarsi al giocatore che era. Uno che i piedi ce l’ha, eccome. Mi sembra che, da com’era quando è arrivato, a come lo abbiamo visto a Milano, i progressi vi siano stati.

La Roma è da scudetto

Da Il Corriere dello sport:

Sotto l´albero, c´è la Roma.[…] capace di azzerare il gioco di un Milan […] in grado poi di met­tere a segno il gol che riapre il suo cam­pionato e quello di tutti. Claudio Ranieri se ne frega di nomi e schemi, presenta la ventiquattresima formazione diversa in altrettante partite ufficiali della stagione, ecco a voi Adriano, caro Tot­ti tu stai in panchina con me, soffre per una ventina di mi­nuti poi quando Pirlo è co­stretto a chiedere il cambio, non concede quasi più nulla, prima, final­mente, vittoria lontano dal­l´Olimpico (in Europa c´era riuscita a Ba­silea).

Obiettivo Milan

 Dal Messaggero:

La corsa è cominciata. La Roma è dentro la lotta scudetto, ormai questo sembra certo.

Scudetto 2010/11: anche la Roma nella lotta al titolo

 Scudetto 2010/11: la parola agli esperti.

Per la lotta al titolo sembra che la gara sia ristretta a sole tre squadre. Secondo vari addetti ai lavori le compagini che lotteranno fino alla 38esima giornata saranno Inter, Roma e Milan. Sono lontani i tempi delle sette sorelle che aspiravano ognuna alla vittoria finale ma e’ gia’ un successo di questi tempi che l’Inter non parta vincitrice a priori. La pensa cosi l’ex “portierone” della nazionale italiana Dino Zoff a Sky Sport: “L’Inter dopo un anno in cui ha vinto tutto troverà delle difficoltà, a prescindere dal cambio dell’allenatore.

Cesari: “Alla Roma manca uno scudetto; Italia poco Mondiale per colpa di Lippi”

 Gli errori arbitrali nel corso del Mondiale in svolgimento in Sud Africa danno il là a Graziano Cesari per ripercorrere alcuni episodi crucialiavvenuti nello scorso campionato. L’ex giacchetta nera, intervenuta su ‘Teleradiostereo 92.7’ all’interno de ‘La Signora in Giallorosso’, ha avuto modo di ribadire – tra le altre cose – che lo scudetto della scorsa stagione sarebbe dovuto finire con merito nella bacheca della Roma. Testuale da lasignoraingiallorosso.it:

LAZIO-INTER, LA NON PARTITA. “Difficile giudicare una partita di quel tipo, soprattutto se ci si mette nei panni dell’arbitro. Dal suo punto di vista, non si può dire che la gara sia stata irregolare, poiché la lealtà sportiva in senso stretto non è mai venuta meno: c’era una squadra che si impegnava, e l’altra che non faceva molto per vincere la partita, ma comunque si è giocato a pallone. Anche il fatto che non ci siano stati interventi sopra le righe non può inficiare una gara, poiché ci possono stare delle partite giocate con molta correttezza tra i giocatori in campo. Il problema è che si è giocato in un orario impensabile, senza la concomitanza necessaria in questi frangenti, quindi lo sbaglio è partito dall’alto. L’arbitro in quei casi non può fare nulla, si è soltanto trovato in mezzo ad una situazione più grande di lui. Campionato falsato? Che il torneo non fosse regolare io l’ho detto già molto tempo prima; la Roma è la squadra che avrebbe meritato di vincere lo scudetto. D’altronde, che sia la vincitrice morale penso sia chiaro a tutti”.

Totti: “Abbiamo dato tutto”

 Dal Romanista:

«Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo dato tutto quello che avevamo». Inizia così il breve messaggio che Francesco Totti, attraverso il suo sito personale, ha inviato ai tifosi giallorossi poche ore dopo il termine del campionato. Quando erano appena finiti i cori dei 20mila avevano sostenuto la squadra al Bentegodi e stavano per cominciare quelli che l’hanno scortata da Fiumicino fino a Trigoria. «E’ il momento di ringraziare i nostri sostenitori ancora una volta – ha detto il capitano -, perché non è mai abbastanza. Le emozioni di questa stagione sono da dedicare interamente a loro. Sono tifosi speciali… anzi di più, sono unici. Loro sono il vero cuore della Roma. Loro sono la Roma. Grazie…». Ringrazia Francesco, ma quel “grazie” il popolo giallorosso lo rivolge volentieri a lui. «Grazie capitano».

Ranieri ha già vinto il suo scudetto

 Chievo-Roma: comunque vada sarà un successo. Per i giallorossi e per il loro tecnico Claudio Ranieri, giunto a Trigoria tra la diffidenza generale e capace di portare la propria squadra a novanta minuti dal sogno, come ricorda il Corriere della Sera:

Parlare di successi morali è anacronistico e forse inopportuno ma, comunque vada, il campionato avrà il suo vincitore morale. Battendo domani il Chievo, Claudio Ranieri potrà dire di aver conquistato il suo scudetto personale. Potrebbe essere anche una soddisfazione effimera, ma resta pur sempre una valutazione supportata da numeri record, che hanno propiziato una cavalcata splendida, cominciata dopo due mesi complicatissimi e culminata con i 24 risultati utili consecutivi in campionato (18 vittorie e 6 pareggi).
Ranieri arrivò a Roma l’1 settembre ereditando un gruppo traumatizzato dalla fine del ciclo Spalletti, partendo con due partite di ritardo rispetto a chiunque altro e, soprattutto, con 4 punti di ritardo rispetto al suo collega-rivale Mourinho.

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