Totti: “Abbiamo dato tutto”

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 Dal Romanista:

«Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo dato tutto quello che avevamo». Inizia così il breve messaggio che Francesco Totti, attraverso il suo sito personale, ha inviato ai tifosi giallorossi poche ore dopo il termine del campionato. Quando erano appena finiti i cori dei 20mila avevano sostenuto la squadra al Bentegodi e stavano per cominciare quelli che l’hanno scortata da Fiumicino fino a Trigoria. «E’ il momento di ringraziare i nostri sostenitori ancora una volta – ha detto il capitano -, perché non è mai abbastanza. Le emozioni di questa stagione sono da dedicare interamente a loro. Sono tifosi speciali… anzi di più, sono unici. Loro sono il vero cuore della Roma. Loro sono la Roma. Grazie…». Ringrazia Francesco, ma quel “grazie” il popolo giallorosso lo rivolge volentieri a lui. «Grazie capitano». E non per quello che ha fatto anche ieri in campo, per come accarezza la palla che è sempre un piacere per gli occhi. Non per come ha trascinato questa squadra fino ad un passo da una cosa più grande di ogni immaginazione. E neanche per l’infinita serie di record che ha conquistato con questa maglia. Il ringraziamento è per quelle lacrime a fine partita che a tutti hanno ricordato quelle dopo Roma-Arsenal. Grazie. Perché con quel pianto ha fatto sentire meno solo ognuno dei romanisti che erano lì al Bentegodi e tutti gli altri che erano davanti alla tv. Ammutoliti, sospesi a metà tra la voglia di isolarsi da tutto e da tutti, e il desiderio di gridare al mondo l’orgoglio di tifare per quei colori. Evidentemente, non era destino che la Roma vincesse questo campionato, non eradestino che Francesco diventasse il primo romanista di sempre a vincere due volte il campionato. Non era, ma non è detto che non sarà. Non finisce qui. “To be continued” diceva lo striscione apparso a Verona. Continuerà la storia della Roma, continuerà quella del suo più grande giocatore. Vero che continua? «Ci mancherebbe che non continui» ha detto De Rossi. Già, niente scherzi. Perché è lui che dà la forza ai romanisti di guardare al prossimo anno. Perché magari tra 12 mesi (il campionato finirà il 22 maggio) potremmo stare qui a raccontare un’altra storia ed altre lacrime, stavolta di gioia.


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