Cesena-Roma, Rosi esterno basso

 Da Il Romanista:

Sette presenze in campionato per un totale di 267 minuti, ovvero quasi 3 partite intere. Non è tanto ricco il bottino di Aleandro Rosi nel girone di andata. Forse il ragazzo cresciuto nelle giovanili giallorosse sperava di trovare più spazio nell’anno del ritorno a casa dopo la più che positiva (a livello personale, anche se la squadra è retrocessa in B) esperienza al Siena. Dove era andato dopo essere passato per il Chievo e il Livorno. Tappe importanti per farsi le ossa e dimostrare di poter avere un futuroda Roma. Come gli aveva pronosticato nel 2005 Luciano Spalletti, che disse: «Tra due anni vedrete chi è Aleandro Rosi». Una frase che forse ha pesato troppo sul ragazzo, che ci ha messo più del dovuto, e di quanto i suoi mezzi tecnici e fisici permetterebbero, atogliersi di dosso l’etichetta di bella promessa per diventare calciatore a tutti gli effetti. Una maturazione che si deve ancora completare, e questo potrebbe essere il momento cruciale. Dopo un periodo in cui ha trovato poco spazio, oggi Ranieri ovrebbe dargli fiducia e schierarlo dal primo minuto contro il Cesena.

“Rosi vuole diventare grande nella Roma”

 Aleandro Rosi è reduce da un avvio di stagione agrodolce con la maglia della Roma: sprazzi di buone gare alternate a prestazioni ancora poco incisive. Si è già ventilata anche per lui, idem per Simplicio, l’ipotesi di una cessione repentina nel mercato di riparazione di gennaio ma a smorzare ogni voce arriva Davide Lippi, procuratore del laterale: “Aleandro ha voglia di rimanere alla Roma e non c´è l´intenzione di partire. Premesso che mi pare presto per parlare di mercato, io non sono stato contattato da nessuno.

Rosi: “Roma, non sbaglierò”

 L’intervista concessa da Aleandro Rosi alla Gazzetta dello Sport:

Se la Roma avesse vinto lo scudetto, alla Garbatella avrebbe trovato una statua.
«Non è andata come volevo. E’ chiaro che io e Gianluca (Curci, ndr) avevamo qualcosa in più da mettere in campo, ma il Siena ha dato il massimo».
Come è stata l’attesa?
«Con trepidazione. Sapevo che la cosa era quasi fatta, ma finché non c’è la firma non si può stare tranquilli. Ringrazio sia il Siena che la Roma».

Aleandro Rosi si (ri)presenta: “Roma, è tre anni che non vedo l’ora”

 Il rientro alla base di Aleandro Rosi è imminente: l’ex senese, infatti, dopo il triennio di esperienze accumulate tra Verona, Livorno e Siena torna a Roma. E, nelle parole rilasciate a Il Corriere dello Sport, è evidente la voglia sfrenata di Rosi di riprendere da dove aveva lasciato: dalla sua Roma, dalla maglia giallorossa. Testuale:

Il cerchio si è chiuso. Il cerchio è quello di Aleandro Rosi. Tre anni fa andò via dalla sua Roma, una tappa a Vero­na sponda Chievo, un’altra a Livorno, quindi Siena, sempre sognando di tornare da dove era partito. Accontentato. La Roma lo ha rivoluto per affidargli il presente e il futuro della corsia destra. Ora tocca a lui.
Rosi ormai si può dire, tornerà alla Roma.
«Pare».
Come pare?
«Nel senso che non è ancora ufficiale. Però penso proprio che ci siamo».
Era quello che voleva, no?
«Dire che sono felicissimo è banale, ma è così. Era quello che volevo dal primo giorno che sono andato via».
Un brutto giorno.
«Piansi di brutto salutando tutti».
Ora, però, a distanza di tre anni, quel distacco si può dire sia stato importante.

Rosi: “Non so cosa avrei dato per segnare all’Inter. Tornare alla Roma? Speriamo”

 Aleandro Rosi, giocatore della Roma in comproprietà con il Siena, ha parlato a Centro Suono Sport della gara contro i nerazzurri:

“A 18 anni è sempre difficile gestire le situazioni in una piazza come Roma. Facendo esperienza altrove, spero di diventare un giocatore importante. Il nuovo ruolo di terzino? E’ merito della mia velocità, avendo poco campo da ala non posso sfruttare la mia progressione e la mia velocità. Già il mister Spalletti mi vedeva da terzino, l’anno scorso a Livorno e quest’anno a Siena sto migliorando”.
Tornerai a Roma?
Lo spero, sarei disposto ma dovremo parlare. Tra un pò ci saranno le risoluzioni della comproprietà e vedremo. Con Ranieri non ho mai parlato, una volta solo l’ho incontrato e ci siamo salutati, ma niente di più. Speriamo di poter essere un giocatore adatto al mister. Spalletti in me vedeva della caratteristiche, è lui che mi ha sfruttato da terzino ed ha fatto una dichiarazione “pesante” sulle mie qualità, ma era dura passare dalla Primavera alla prima squadra, è come il giorno con la notte”.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.