Buone notizie per Adriano. L’Imperatore ieri pomeriggio si rivisto in campo dopo l’infortunio muscolare subito in allenamento prima dell’inizio del campionato, e già per questo ci sarebbe di che essere soddisfatti, ma le buone notizie per lui non finiscono qui. Perché ieri il nuovo commissario tecnico del Brasile, Mano Menezes, gli ha riaperto le porte della Seleçao. Il successore di Dunga, che proprio ieri mattina in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, aveva espresso dei dubbi sull’attaccante giallorosso («Ci si può fidare di Adriano? Ha avuto tante possibilità.
Ronaldinho
Ronaldinho incorona Adriano: “L’Imperatore è tornato”
Connazionali e amici ma anche portatori sani di reciproca stima.
Roma-Milan, per Leo tiri Mancini: Borriello all’Olimpico, Pato a Manchester
Il volo diretto Roma-Manchester costa a Leonardo l’intera stagione: contro i giallorossi servono punti vitali per difendere secondo posto e non perdere di vista l’Inter (4 lunghezze avanti) mentre la sfida di Champions in casa dello United chiede un miracolo evidente. Leggasi, prestazione dell’anno. Contasse il morale del pre-partita, la Roma avrebbe già stravinto: per l’entusiasmo di una piazza che torna a vestire l’Olimpico della sua presenza (stadio tutto esaurito con due guiorni di anticipo) e per l’effetto assolutamente positivo – diremmo devastante – che hanno prodotto i ritorni inattesi di David Pizarro e Luca Toni. Oltre a Julio Sergio, certo, cui il tifo capitolino ha affidato senza neppure pensarci sopra una titolarità perenne: vuoi per l’incerto Doni del periodo, vuoi per lo straordinario Bertagnoli del momento. Il morale, tuttavia, non dispendia punti in maniera preventiva. Ovvio, aiuta.
MALANNI ROSSONERI. Il Milan approda nella Capitale con più di una defezione: alcune annunciate, altre inattese. Si sapeva da una settimana (complice il giallo rimediato contro l’Atalanta) dell’assenza per squalifica di Rino Gattuso ed era noto – minuto più minuto meno sempre dall’ultima gara di San Siro – il k.o. di Alexandre Pato, stiratosi nel corso della sfida contro gli orobici e a riposo precauzionale per poter garantire il prpoprio contributo contro i Red Devils. Leonardo aveva convidato – più di un pensiero, sicuro come l’oro – nella voglia di rivalsa di Amantino Mancini, a cui stava per consegnare una maglia da titolare. Salvo scoprire, alla vigilia del match, che se l’Inter lo ha ceduto tanto facilmente (forse un modo per riscattare le fallimentari cessioni ai cugini di Andrea Pirlo e Clarence Seedorf?), un motivo c’è: l’ex giallorosso è rimasto vittima dell’ennesimo infortunio venuto fuori dal nulla e dall’essere uno degli 11 iniziali s’è trovato a stare fuori dalla lista dei convocati. Se aggiungiamo anche la defezione di Seedorf, ecco che lo scenario per Leo si fa delicato. Difficile. Critico.
Juan: “Roma? Mai pensato di andar via, ho sempre dato il massimo”
«Sono felicissimo della mia scelta. Caratterialmente, anche se spesso qualcuno ha detto il contrario, mi affeziono tanto alla squadra in cui gioco. E’ successo al Flamengo come al Bayer Leverkusen. E anche qui. Sono timido e non cerco pubblicità di alcun tipo». Parole di Juan, il baluardo difensivo della Roma, che ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero:
Eppure, l’estate scorsa, era vicinissimo all’addio. Conferma?
«No. Non ho mai pensato a lasciare la Roma. Non ne vedevo il motivo, la necessità».
Forse per le troppe critiche ricevute per le tante assenze. Era stanco di quella situazione?
«Solo bugie e falsità. Io sapevo che dovevo solo guarire bene. Perché nei primi due anni due infortuni diversi mi avevano fatto saltare tante gare. Prima la caviglia, poi il muscolo della coscia. Il secondo imprevisto dipendeva da quello precedente. Ma, lo ribadisco ora, non mi sono mai tirato indietro».
Che cosa vuole dire?
«Ho dimostrato in più di una circostanza il mio amore per la Roma. Ho rinunciato alla Seleçao, addirittura alle Olimpiadi per essere disponibile per questa squadra e rimettermi in piedi. C’è chi sosteneva il contrario. Anche Dunga in questo senso mi ha aiutato, ha capito.
Roma-Milan, Leonardo spera in Ronaldinho
Da Il Messaggero:
Contro la Roma passa gran parte della stagione del Milan. Una gara che per squadra e società può essere determinante per la stagione. Una sconfitta contro i giallorossi potrebbe essere fatale visto che in questo caso proprio la formazione di casa raggiungerebbe il Milan al secondo posto in classifica. E, inoltre, lasciare tre punti sul campo della Roma potrebbe interferire anche sulla prestazione della squadra che il 10 marzo, quindi 4 giorni dopo, avrà la delicatissima sfida contro il Manchester United in Champions.
Tra l’altro in caso l’eventuale eliminazione dalla coppa sarebbe letta come una catastrofe visto che farebbe incassare alla società di via Turati “solo” 20 milioni, lasciandone per strada 25-30. Soldi che si potrebbero prendere solo proseguendo nella corsa alla finale di Madrid.
Petruzzi: “Roma superiore al Milan”
“Da quando c’è Ranieri vedo la Roma giocare in scioltezza e con semplicità. Sembra essere superiore a tutte le altre squadre. Domenica contro il Napoli ha sofferto nel primo tempo, però poi si è ritrovata sul 2 a 0 e se avesse avuto un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto vincere la partita. Credo che come squadra la Roma sia superiore al Milan, e questo l’Inter lo sa. Il Milan vive con più individualità. Ronaldinho sta bene e Borriello sta diventando un giocatore molto importante. Penso che sabato ci sarà da divertirsi”. Parole di Fabio Petruzzi, ex difensore giallorosso, che è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro a Diario di Bordocampo e ha espresso la propria opinione sulla sfida di sabato e sulla Nazionale.
Sul possibile ritorno di Totti e Nesta in Nazionale “Francesco deve andare ai Mondiali in Sud Africa, è un fuoriclasse. Anche con una sola gamba fa la differenza. E’ un giocatore che ti può mandare in porta in qualsiasi modo. E poi fa reparto da solo. Dipenderà tutto da lui, cosi come per Nesta. Mi auguro con tutto il cuore che sia Francesco che Alessandro alla fine possano andare ai Mondiali”.
Roma-Milan, Ranieri: gabbia per Ronaldinho
Da Leggo: Ride spesso, ma fa piangere gli avversari. Si
Bidone d’Oro 2009, Julio Baptista nella lista nera
Julio Baptista figura tra i candidati al Premio Bidone d’Oro
Anticipi 11^ giornata: dopo il Napoli (doppio Hamsik, Juve k.o) riparte anche il Milan (Borriello doppietta)
In attesa dello svolgimento della giornata odierna, Milan e Napoli avevano dato spettacolo – spartendosi un tempo per uno nel corso del turno infrasettimanale di mercoledi disputato al San Paolo e finito in parità, 2-2 – e sono riuscite a ripetersi anche negli anticipi dell’undicesimo turno, che hanno visto impegnati i partenopei a Torino e i rossoneri in casa contro il Parma.
La prima sorpresa – con annessa marcia estremamente positiva di Walter Mazzarri sulla panca del Napoli, che abbia davvero trovato la ricetta magica? – la regala proprio il Napoli, andando a vincere in rimonta contro i bianconeri di Ciro Ferrara. Uno show, quello ospite. Si può tranquillamente parlare di impresa, visto che Lavezzi e compagni sono riusciti in una rimonta che ha dell’incredibile: sotto di due gol, reti di David Trezeguet nel primo tempo e di Sebastian Giovinco a inizio ripresa, e con Fabio Quagliarella in panchina per scelta tecnica, gli Azzurri hanno ribaltato il punteggio in 30′.
Roma-ldinho show nel primo tempo, poi Ronaldinho si adegua
E’ arrivata in malo modo la prima sconfitta in campionato della gestione Ranieri. Portandosi dietro, cioè, una coda di polemiche che terrà banco una settimana intera. Indice puntato contro Rosetti che ha inciso sul match più di quanto ad un direttore di gara sia consentito: poca uniformità di giudizio nelle decisioni del direttore di gioco, più di una decisione dubbia. Due squadre molto simili, Milan e Roma: una rosa imbottita di nomi la cui sola lettura pare garanzia di affidabilità. Campioni del calibro di Clarence Seedorf e Andrea Pirlo, Daniele De Rossi e David Pizarro.
E poi Alessandro Nesta, Philippe Mexes, Ambrosini, Vucinic. Rose di talenti di prim’ordine che, amalgamati nelle rispettive squadre continuano a dare una sensazione di incompiutezza. Manca sempre qualcosa, a Milan e Roma. Che se ne stanno in seconda fascia, a capire in che sperare. A cosa ambire. Dopo la vittoria di ieri, la classifica vede i rossoneri un punto sopra ai giallorossi: 12 a 11, settimi col Palermo i rossoneri e ottavi con Bari, Chievo e Udinese i giallorossi. Si assomigliano,le squadre di Ranieri e Leonardo anche nella capacità di portare a casa l’impresa contro chiunque, oltre che nell’incapacità di dare continuità ai risultati.
La Roma di ieri, per tutti i primi 45′ ha legittimato nel migliore dei modi le parole che il suo allenatore aveva speso in settimana:
Milan-Roma: rassegna stampa
Che il direttore di gara di Milan-Roma abbia conquistato le prime pagine dei giornali, pare francamente inevitabile. Rosetti, infatti, ha contribuito in maniera decisiva – e non sempre puntuale – alla rimonta rossonera, lasciando più di un motivo di recriminazione alla compagine di Ranieri.
Le pagine dei maggiori quotidiani riprendono la tematica approfondendo i vari episodi accaduti ieri sera a Sn Siro. In discussione, innanzitutto, il rigore dato agli uomini di Leonardo: il fallo su Nesta da parte di Burdisso non sembrava così netto. Il Corriere dello Sport è in tal proposito deciso:
“Rosetti ha avvelenato il posticipo tra Milan e Roma, incidendo pesantemente sul risultato. Si discuterà anche oggi, anche domani, all’infinito: era rigore su Nesta? Guardiamola dalla parte di Rosetti e proviamo a dire di sì. Ma allora come si fa, con un metro simile, a non dare un rigore per un fallo ancora più netto e più solare su Menez nel primo tempo? Sarebbe stato il rigore del possibile due a zero”.
Per Epolis, è una Roma alla Diavola:
Rabbia e vergogna a San Siro: Rosetti ‘rianima’ il Milan, la Roma non ci sta
Notte di regali reciproci, a San Siro. Notte di grande generosità. A rimetterci è la Roma, però. I giallorossi hanno di che recriminare. Con se stessi. Con Rosetti. Dopo un primo tempo trascorso a passeggiare sulle ceneri del Diavolo, la squadra di Ranieri arriva all’intervallo in vantaggio di una rete. Troppo poco, in realtà. Al gol-lampo di Menez, che beffa Thiago Silva e Dida dopo appena due minuti, potevano seguire altre esultanze di De Rossi e compagni. La Roma spreca, invece. Spreca terribilmente e irrimediabilmente. Vucinic, in modo particolare, manca il colpo del ko. La reazione rossonera nel primo tempo non c’è. Quando il Milan prova ad alzare la testa, Burdisso e Mexes fanno muro. All’intervallo Ranieri è una furia negli spogliatoi. E’ adirato con i suoi. E non solo. Ce l’ha con la terna arbitrale, che non ha concesso un rigore evidente su Menez. Ed un altro un po’ meno lampante sullo stesso francese.
Milan-Roma 2-1: ribaltone rossonero. Ronaldinho-Pato, lampo Menez annullato
MILAN (4-3-1-2): Dida; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Abate (dal
L’avversaria: oggi doppia seduta per il Milan
Il Milan si prepara alla sfida contro i giallorossi. Oggi