“Storicamente è una partita ricca di gol, molto aperta a qualsiasi risultato. Mi aspetto una partita fatta di bel gioco, dove si affrontano due squadre che non hanno mai trascurato il bel gioco.” Paolo Poggi, doppio ex di Roma e Udinese, è stato intervistatato da Udineseblog.it:
Visto la diversa posizione di classifica e giocando all’Olimpico ti aspetti anche il colpaccio dell’Udinese?
“Assolutamente si . L’Udinese ha passato un brutto momento ma pian piano ne sta uscendo, anche se non è ancora fuori. Non mi stupisco del risultato anche contro il Palermo, squadra che crea tanti gol e solo che subisce”.
Come mai quest’anno un campionato del genere?
“L’Udinese è una squadra provinciale e come tutte le squadre provinciali può avere anche un momento di crisi, da diverso tempo si trovava ai vertici e ci sta che un anno non giri.
Da Il Romanista:
Da Leggo:
Da Il Messaggero:
Da Il Corriere della Sera:
Mirko Vucinic sale a bordo della navicella che porta dritto a Roma-Udinese. Il montenegrino stamani si è allenato con i propri compagni, portando a termine la seduta: il ginocchio ha risposto bene, il tendine popliteo sembra sfiammato, le ansie dell’attaccante finalmente sono svanite. Assieme a quelle di Claudio Ranieri, che, di fronte alle assenze per squalifica di Mexes, De Rossi, Pizarro e Taddei, se non altro avrà un grattacapo in meno. Sugli spunti di Mirko e le spalle larghe di Toni si aggrappano i sogni dei tifosi. Proprio a loro si è rivolto Luca, tramite il proprio sito internet: “Sono felice di essere finalmente tornato in campo ad affiancare i miei compagni di squadra – ha scritto Toni -. Domenica per tutti i 90 minuti non ho mai accusato alcun dolore al polpaccio e questo è molto positivo! Peccato non aver vinto la partita, ci avrebbe avvicinati di più all’Inter in classifica. Quindi adesso sotto con l’Udinese per il match di sabato: mi raccomando, non mancate!!!“.
Da Epolis:
«Fondamentale. Tanto più con un pubblico come quello della Roma, che ti trascina come pochi. Spero che con l’Udinese l’Olimpico sia di nuovo pieno, perché, dopo lo spettacolo dei 70.000 col Milan, è importante che i tifosi trasmettano alla squadra la convinzione che si deve. Se così non fosse i giocatori finirebbero per non crederci più nemmeno loro. Niente è ancora perso». Parole di Ruggiero Rizzittelli, intervistato da Il Romanista: