Poggi: “Roma-Udinese 2-2, giallorossi anti-Inter”

 Storicamente è una partita ricca di gol, molto aperta a qualsiasi risultato. Mi aspetto una partita fatta di bel gioco, dove si affrontano due squadre che non hanno mai trascurato il bel gioco.” Paolo Poggi, doppio ex di Roma e Udinese, è stato intervistatato da Udineseblog.it:

Visto la diversa posizione di classifica e giocando all’Olimpico ti aspetti anche il colpaccio dell’Udinese?
“Assolutamente si . L’Udinese ha passato un brutto momento ma pian piano ne sta uscendo, anche se non è ancora fuori. Non mi stupisco del risultato anche contro il Palermo, squadra che crea tanti gol e solo che subisce”.
Come mai quest’anno un campionato del genere?

“L’Udinese è una squadra provinciale e come tutte le squadre provinciali può avere anche un momento di crisi, da diverso tempo si trovava ai vertici e ci sta che un anno non giri.

Roma-Udinese, Cassetti in dubbio

 Da Il Romanista:

Fondamentale il recupero di Mirko Vucinic, in vista della sfida con l’Udinese sarà altrettanto importante quello di cui si renderà protagonista Marco Cassetti. Ieri il terzino destro lombardo ha lavorato ancora a parte, dedicandosi ad un’oretta di corsa e lavoro atletico con Paolo Bertelli, addetto al recupero degli infortunati. Il numero 77, match winner del derby con la Lazio del 6 dicembre scorso, tornerà però in gruppo già da oggi in occasione della rifinitura.

Roma-Udinese: Menez, ora o mai più

 Da Leggo:

“Je suis”. In una Roma in piena emergenza, Jeremy Menez risponde presente. Il francese sarà il delegato alla qualità, alla classe privata dalle assenze di Totti, Pizarro e De Rossi. Contro l’Udinese la Roma avrà bisogno come mai prima d’ora del talento finora non completamente espresso del francese.
Ranieri è infatti intenzionato a tirare fuori il coniglio dal cilindro schierando il 23enne transalpino nella linea a tre dietro Toni. La gara di Livorno ha messo in mostra un Menez in lieve progresso nonostante la posizione occupata in campo, “troppo larga” come ammesso da Ranieri.

Roma-Udinese, Ranieri deve inventare il centrocampo

 Da Il Messaggero:

Va bene, manca Pizarro. Difficile da sostituire, ma si va avanti. C’è De Rossi che può giocare in quel ruolo, seppur con altre caratteristiche tecniche. Niente, stavolta non c’è nemmeno Daniele. Un disastro. La coppia centrale è sparita, squalificati entrambi. Ranieri in difficoltà. Nessuna novità, si sapeva. Ma ragioniamo sul cosa potrebbe accadere, in base a ciò che è già accaduto.
Cinque volte nelle ultime 205 partite ufficiali la Roma ha dovuto fare a meno della coppia titolare del centrocampo, De Rossi e Pizarro per l’appunto. Cinque volte in quattro campionati. L’ultima, Ranieri la ricorda bene. Non perché ha dovuto sopperire alla loro assenza, ma perché ha approfittato della loro assenza. Roma-Juventus, lo scorso 21 marzo, un anno fa in pratica. Il tecnico giallorosso all’epoca era il tecnico bianconero, sulla panchina della Roma c’è Spalletti.

Toni e Vucinic per battere l’Udinese

 Da Il Corriere della Sera:

Insieme hanno giocato poco, troppo poco: 139 minuti in tutto. Però, toccando ferro, domani sera contro l’Udinese potrebbero dimostrare di essere davvero una bella coppia, in attesa di diventare un meraviglioso trio quando anche Francesco Totti sarà a disposizione.
Stiamo parlando di Luca Toni e di Mirko Vucinic, che, qualunque sarà il modulo scelto da Claudio Ranieri per affrontare i friulani all’Olimpico, porteranno sulle loro spalle il peso dell’attacco. E con quattro squalificati «pesanti» – De Rossi, Pizarro, Taddei e Mexés – il loro contributo sarà ancora più importante.

Roma-Udinese: Vucinic c’è, Toni suona la carica. Cassetti è ok, Andreolli in permesso

 Mirko Vucinic sale a bordo della navicella che porta dritto a Roma-Udinese. Il montenegrino stamani si è allenato con i propri compagni, portando a termine la seduta: il ginocchio ha risposto bene, il tendine popliteo sembra sfiammato, le ansie dell’attaccante finalmente sono svanite. Assieme a quelle di Claudio Ranieri, che, di fronte alle assenze per squalifica di Mexes, De Rossi, Pizarro e Taddei, se non altro avrà un grattacapo in meno. Sugli spunti di Mirko e le spalle larghe di Toni si aggrappano i sogni dei tifosi. Proprio a loro si è rivolto Luca, tramite il proprio sito internet: “Sono felice di essere finalmente tornato in campo ad affiancare i miei compagni di squadra – ha scritto Toni -. Domenica per tutti i 90 minuti non ho mai accusato alcun dolore al polpaccio e questo è molto positivo! Peccato non aver vinto la partita, ci avrebbe avvicinati di più all’Inter in classifica. Quindi adesso sotto con l’Udinese per il match di sabato: mi raccomando, non mancate!!!“.

Roma, Ranieri: difesa a rapporto

 Da Epolis:

Difesa a rapporto. Il reparto su cui la Roma di Ranieri aveva costruito la sua scalata traballa pericolosamente. Nell’ultimo mese, senza vittorie (l’ultima in Roma-Catania dello scorso 21 febbraio), ha incassato otto reti in quattro partite. Con una media, tra Panathinaikos, Napoli, Milan e Livorno, di due gol per volta. Tre nell’ultima apparizione in Europa League, due al San Paolo, zero contro i rossoneri e tre al Picchi. Meglio cambiare rotta in fretta.
Ranieri
, dopo aver rivisto in continuazione la registrazione di Livorno-Roma, ha deciso di parlarci sopra con i difensori. Ieri, a Trigoria, è iniziato il “ripasso” dei meccanismi andati a farsi a benedire nelle ultime settimane.

Roma-Udinese, Rizzitelli: “Il nostro pubblico è unico”

 «Fondamentale. Tanto più con un pubblico come quello della Roma, che ti trascina come pochi. Spero che con l’Udinese l’Olimpico sia di nuovo pieno, perché, dopo lo spettacolo dei 70.000 col Milan, è importante che i tifosi trasmettano alla squadra la convinzione che si deve. Se così non fosse i giocatori finirebbero per non crederci più nemmeno loro. Niente è ancora perso». Parole di Ruggiero Rizzittelli, intervistato da Il Romanista:

La Roma sembra a corto di energie. Se non fisiche, appunto mentali.
«Se le altre sbagliano non deve trovarsi nella condizione di mangiarsi le mani e avere rimpianti, come troppo spesso le è successo in passato. Ricordo ancora, con Capello, il pareggio contro il Venezia retrocesso. Idem due anni fa, quando siamo arrivati a mezz’ora dallo scudetto, avendo lasciato punti su troppi campi. Quasi sempre con le “piccole”.

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