Roma-Milan, Candela in Curva Sud

 Da Il Romanista:

Vincent Candela, assistendo al match con il Milan in Curva Sud, ha rinverdito un elenco di grandi ex giallo-rossi pronti a dare il proprio appoggio dagli spalti. A dire il vero il primo nome che andiamo a ricordare non è quello di un atleta, ma non si poteva non segnalare come il 21 dicembre 1941 il prefetto di Trieste si sia presentato allo Stadio del Littorio per assistere alla garatra gli alabardati e la Roma. Il prefetto in questione era Italo Foschi, già fondatore della Roma, che come è facile immaginare, non fu certo neutrale. Altro episodio da ricordare lo mettiamo a registro il 17 ottobre 1948. Al Flaminio va in scena il derby ed Amedeo Amadei, da poco trasferitosi all’Inter, è presente in tribuna per sostenere la sua vecchia squadra.

Toni, servono cross e lanci lunghi

 Con Totti ancora ai box, sabato sera Ranieri ha ritrovato Toni. Il numero trenta giallorosso consentirà al mister di San Saba di variare il gioco della Roma e di far rifiatare qualche calciatore apparso affaticato. Da La Gazzetta dello Sport:

La primizia della Roma si chiama Luca Toni «per me numero uno!», dice il ritornello di quella canzone. Un po’ di sale e sole Ha faticato, lottato, guardato gli altri giocare, vincere, soffrire, resistere. Si è proposto già con il Milan, mac’era troppo freddo. A Livorno spera di sfruttare il primo sole: temperatura mite, primizia in tavola, minestra un po’ più saporita. E magari anche Ranieri ritroverà un pizzico di inventiva.

Curva Sud da brivido, Antonio De Falchi presente

 Il pienone dell’Olimpico in occasione di Roma-Milan è stato uno spettacolo nello spettacolo. Con un tifoso eccellente acclamato dalla Curva Sud: l’indimenticato Antonio De Falchi. Da Il Corriere dello Sport:

Uno spettacolo di Olimpico. Esaurito, poi, roba che di questi tempi non è che sia all’ordine del giorno, esauriti tutti i biglietti, si stava stretti stretti, unica eccezione uno spicchio vuoto nel settore dei tifosi rossoneri, prevista, perché per quel settore erano stati messi in vendita millecinquecento biglietti in meno per creare qualche decina di metri di cuscinetto tra le due tifoserie che non è che vadano a cena insieme, anzi. Non succedeva dal Roma-Parma del 17 giugno 2001, solo allora non era rimasto neppure un biglietto come è accaduto ieri sera. Sarà pure comodo e più caldo (ieri sera tra l’altro serata invernale anzicheno) stare a casa davanti al televisore, ci saranno pure tanti vantaggi a rimanere a casa, ma non ci sarà mai nessuna telecamera che potrà regalarvi l’energia, la passione, le emozioni di un Olimpico come quello che ha fatto da cornice a questa sfida tra Roma e Milan.

Ovunque tu sarai io non ti lascerò mai

 Roma-Milan s’è giocata davanti a un Olimpico tutto pieno: le impressioni suscitate dal tifo sono pane quotidiano per Il Romanista che racconta l’aria che si respirava ieri tra la gente:

C’è sempre un ritorno. Roma-Milan è il racconto di una storia d’amore. E l’amore torna sempre, quando ha un posto dove tornare. Roma-Milan è il sentimento più puro che c’è, quello dei tifosi verso una maglia e dei colori che se non lo provi, purtroppo per te, non puoi capire. E’l’amore di settanta- mila – non serviva la calcolatrice per contarli, bastava aprire il cuore – anime che sono tornate a riempire l’Olimpico come non succedeva da mesi, se non anni. E’ la gente davanti ai cancelli già alle 5, le macchine in tripla fila che tanto «se escono prima loro c’aspettano». E’ Vincent Candela che vede la partita in Curva, coi ragazzi che gli dedicano i primi cori già dalle sei, quando il sole ancora deve tramontare (e gli ultimi quando sono le 11) e molti chiamano gli amici: «Qui è già pieno, sbrigatevi».

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.