Toni-Roma, un congedo che profuma di addio


Stadio Olimpico, minuto 13 del secondo tempo di Roma-Cagliari. Un uomo che applaude verso la folla, la folla che risponde. L’uomo è Luca Toni, la folla è il popolo giallorosso. Déjà vu: cinque mesi fa, in uno stadio Flaminio decorato da colori inconsueti. Stesso fotogramma, ma oggi, cinque mesi dopo, Toni era girato di schiena.

Roma-Cagliari: Riise, immenso e sempre presente all’Olimpico

 I numeri stagionali di John Arne Riise parlano da soli. Roma-Cagliari è la diciannovesima – su diciannove – gare giocate all’Olimpico dal norvegese che mette in archivio lo stadio di casa come meglio non si sarebbe potuto. Immenso, il vichingo, e sempre presente. Da Il Romanista:

Percorso netto. Con la partita di oggi, John Arne Riise fa diciannove su diciannove. Thunderbolt contro il Cagliari completerà l’opera di una stagione da indistruttibile. Il norvegese di ferro, come lo ha chiamato Claudio Ranieri, avrà giocato tutte le partite casalinghe in campionato. Tutte. Sempre presente per necessità (visti i problemi fisici che hanno impedito a Tonetto di dare il suo contributo e la conseguente assenza di un sostituto) e per meriti. Perché John ha dimostrato di essere ancora quello che ha vinto tutto con il Liverpool diventando uno degli idoli dei tifosi. Perché è uno che può anche sbagliare (come ha ammesso dopo la partita con la Samp), ma dà sempre il massimo per la squadra. Con correttezza. Sono solo 3 le ammonizioni rimediate, e anche questo gli ha permesso di non essere sempre a disposizione della causa giallorossa. Ma i suoi numeri da record non si fermano alla serie A: in totale, da luglio ad oggi, ha giocato 51 delle 53 partite disputate dalla Roma. Due sole le assenze, una in Coppa Italia contro la Triestina e l’altra in campionato a Udine. Era il 28 ottobre e in quel giorno la Roma toccò il punto più basso della classifica. Ora invece è lì davanti a tutte tranne che a una, ma con la possibilità ancora di riacciuffare il sogno. Come?

Da Burdisso a Mexes: è stato bello. Addio?

 Da Il Corriere della Sera:

Saluti e commiati, arrivederci e addii. Roma-Cagliari di oggi potrebbe coincidere con l’ultima apparizione in giallorosso di molti protagonisti di una cavalcata comunque indimenticabile.Il pubblico dell’Olimpico sarà ancora numeroso: 50 mila spettatori, forse di più, che indosseranno la maglia di Totti in segno di vicinanza col capitano credendo nel miracolo. L’ultima gara casalinga stagionale, dunque, come occasione per ringraziare la squadra di Ranieri. Ma tre calciatori importanti, ancora all’oscuro del proprio futuro, temono sia la partita del congedo. Luca Toni, Nicolas Burdisso e Philippe Mexes hanno un desiderio comune: restare a Roma. Eppure la loro conferma è appesa a un filo, perché il prestito dei primi due è ormai agli sgoccioli, mentre il terzo rischia di essere sacrificato sull’altare del bilancio nel prossimo mercato. Attualmente, chi ha meno chances di restare per motivi economici – prima ancora che tattici – è proprio Toni. Il 27 marzo decise con un gran gol la sfida scudetto con l’Inter e ora, un mese emezzo dopo, la sua prospettiva è radicalmente cambiata. L’investimento sarebbe oneroso, anche se il Bayern non volesse monetizzare la cessione, perché l’ingaggio è elevatissimo soprattutto per un centravanti che sta per compiere 33 anni.

Roma-Cagliari: Toni, il giorno del commiato?

 Per Luca Toni, il cui futuro è sempre più incerto, Roma-Cagliari potrebbe essere la gara del definitivo commiato dal pubblico giallorosso. L’ultima stagionale all’Olimpico, infatti, arriva quando si sa ancora molto poco rispetto alle reali intenzioni del Bayern Monaco – che ne detiene il cartellino – e della Roma. Da Il Romanista:

Insieme dal primo minuto, con la maglia della Roma, ci hanno giocato solo a Bari il giorno prima di Pasqua. Poi più niente, se non in condizioni di emergenza o a partita in corso. «La squadra mal sopporta il doppio attaccante meglio quando c’è Perrotta che fa entrambe le fasi» ha detto Ranieri dopo la partita col Parma. E infatti mercoledì sera contro l’Inter ha lasciato, a sorpresa, fuori il capitano in favore dell’ex centravanti della Fiorentina. Oggi pomeriggio però, complice la mancata convocazione di Mirko Vucinic per l’infortunio alla caviglia dopo la botta rimediata da Materazzi nella finale di Coppa Italia, la coppia potrebbe ricomporsi. Ranieri sembra infatti orientato a mandare in campo una Roma con due punte vere, Totti e Toni appunto, e un centrocampo muscolare formato da Taddei e Perrotta sugli esterni. Torna quindi il To-To, che dal 2 gennaio scorso, giorno dell’arrivo nella capitale di Luca, è stato un vero e proprio tormentone. Per i problemi fisici di Totti prima e di Toni poi, i due non hanno avuto molte occasioni di giocare insieme.

Roma si schiera con Totti

 Francesco Totti non sarà mai solo. Perchè una città, un popolo, una tifoseria sapranno sempre garantirgli appoggio incondizionato. Che sia o meno il migliore in campo. Che sbagli o continui a essere impeccabile. Roma ama il suo Capitano in modo esclusivo e sottoscrive quanto detto da Claudio Ranieri nella conferenza della vigilia di Roma-Cagliari: “Totti? Il figlio ideale“. Da Il Messaggero:

Ci sono due recenti frasi firmate Francesco Totti che stanno agitando i sonni dei tifosi della Roma. «Mi sento solo», ha detto il capitano commentando le accuse che gli sono piovute addosso subito dopo quel calcione rifilato a Balotelli. «Ho deciso di esprimere completamente le mie valutazioni, i miei pensieri e il mio stato d’animo solamente alla fine della stagione», ha dichiarato nel commentare l’attacco, anche di stampo razzista, che gli era stato portato dall’agente dell’attaccante nerazzurro.

Daniele Conti: leale e onesto, a tal punto da segnare alla Roma

 Uno dei protagonisti annunciati di Roma-Cagliari è senz’altro lui: Daniele Conti. Figlio di papà Bruno e tifoso giallorosso fin da piccolo, il centrocampista ha acquisito dal genitore valori quali serietà e lealtà. Ed essere seri, a volte, significa anche adempiere a scomodi doveri. Come quello di fare gol alla Roma. Da Il Romanista:

E’ difficile raccontare le mille sfaccettature di Daniele: uomo, giocatore, tifoso, e a detta dei suoi parenti tenace, tignoso, grintoso. Da papà Bruno ha ereditato parte del talento e la voglia di non mollare mai: “E la determinazione — ammette suo zio Silvano, fratello di Bruno — e poi la passione per la Roma. Daniele ha sempre seguito accanto alla madre e a noi zii, tutte le gare della Roma. Era allo stadio sin da piccolino».
Daniele era allo stadio già in occasione di Roma-Liverpool: «Veniva sempre con noi – racconta lo zio Alberto, l’altro fratello di Bruno — da bambino era con noi in quel giorno assurdo della finale di Coppa Campioni, come in tantissime occasioni. Sin da bambino si capì subito che era attaccato al calcio in maniera molto seria. Col crescere non ha mai smesso di seguire e sognare quei colori e quella maglia».

Roma-Cagliari: Taddei castiga i sardi che è un piacere

 Da Il Romanista:

Ranieri dice che la sua Roma non è stanca nonostante sia stata la prima squadra italiana ad iniziare la stagione ai primi di luglio. Chi sicuramente non sembra essere stanco è Rodrigo Taddei. Il brasiliano nelle ultime giornate è tornato ad altissimi livelli e corre su e giù per il campo come un indemoniato. Una forma invidiabile la sua, che potrebbe risultare determinante nelle due giornate che mancano al termine del campionato. A cominciare da oggi, dal Cagliari che a Rodrigo ha già regalato delle belle soddisfazioni. La prima risale all’antivigilia di Natale del 2006, in quella giornata i giallorossi indirizzarono subito nella direzione giusta il match coi sardi: minuto numero 4, Panucci se ne va sulla destra e mette in mezzo un pallone morbido ma leggermente arretrato per la testa di Taddei. Quanto basta per “costringerlo” ad una rovesciata che fa rimanere a bocca aperta la Sud.

Sessantamila cuori per Totti: l’Olimpico si veste da Capitano

 Da Il Tempo:

Uno per Totti, tutti per Totti. Il «Totti Pride», il giorno dell’orgoglio tottiano, è arrivato: tutti all’Olimpico con la maglia numero dieci del capitano. Ecco la risposta alla marea di giudizi, critiche e parole sul calcione rifilato a Balotelli, alle accuse di razzismo e all’ennesimo tiro al bersaglio su Francesco Totti. Il tifo giallorosso non poteva rimanere in silenzio e ha deciso di far sentire la sua voce, dopo averne sentite davvero tante. Roma-Cagliari è l’occasione per stringersi attorno al capitano. Basta un semplice gesto: indossare la maglia della Roma numero dieci. Al contrario, con nome e numero davanti, o nel verso giusto fa poca differenza. L’importante è farlo, recita l’imperativo. La lampadina si è accesa venerdì: Facebook e internet buttano lì l’idea. La gente è d’accordo, le radio, i messaggi sui vari forum e siti sparsi per il web, gli sms e il normale passaparola non fanno altro che amplificare la portata dell’iniziativa. Tanto da far spuntare, per le vie della città, centinaia di manifesti con la foto del «fattaccio» e due frasi eloquenti: «Roma non si tocca. Grazie Capitano». All’Olimpico, visti i preparativi ed il tam tam della vigilia, sarà un vero e proprio «Totti day» con striscioni, cori e tutto quello che si può immaginare a sostegno del capitano. Ranieri lo ha già fatto ieri:

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