Roma-Atalanta per trasformare il sogno in realtà perchè, con una eventuale vittoria, i giallorossi scavalcherebbero i nerazzurri di un punto e si porterebbero per la prima volta dall’inizio della stagione in testa alla classifica. Claudio Ranieri, preso atto del punteggio del Franchi, lo sa ancora meglio: forse da stasera si potrebbe smettere di chiamarlo sogno. Da Il Messaggero:
«Ci giochiamo un sogno». Claudio Ranieri, preso atto del pari di Firenze, assapora la Grande Chance: andare per la prima volta in testa alla classifica. La Roma, se oggi pomeriggio batte l’Atalanta all’Olimpico (ore 15), può sorpassare l’Inter, sfruttando il verdetto del Franchi. Nerazzurri ancora in vantaggio e di 2 punti,macon una gara in più. E’ dal 18 maggio del 2008 che i giallorossi non riescono a superare i campioni d’Italia, ma quel giorno a Catania, ultimo turno del torneo di due anni fa, il primato durò solo un’ora, sino al primo dei due gol di Ibrahimovic a Parma. «Non ci deve condizionare nulla: pensiamo a vincere». Orgogliosamente l’allenatore di San Saba esalta il suo lavoro in questi sette mesi. Senza tirare fuori la serie dei 22 risultati utili e la splendida rimonta, ma ricordando quanto sia diverso il salto verso l’alto rispetto a quello della squadra di Spalletti: «Due anni fa la Roma si giocò il campionato all’ultima giornata. Noi è da un bel po’ che siamo dietro all’Inter. Adesso hanno il nostro fiato sul collo e dobbiamo azzannarli». Insomma ritiene unica la sua Roma. Già prima di Bari spiegò la differenza con quella «costruita per vincere» di Capello.
Il Romanista in edicola oggi ricorda come il bilancio personalissimo di Francesco Totti nelle gare della Roma contro l’Atalanta non è affatto negativo. Con tanto di ricordo piacevolissimo: Totti nel 1997 segnò il suo primo gol su punizione. Nel pomeriggio odierno, il Capitano tornerà a calcare l’erba dell’Olimpico dal 1′. Testuale:
Da La Repubblica:
Cercare di cambiare il meno possibile con la riproposizione del tridente con Toni, Totti e Vucinic. A supporto dei tre e a sostegno della mediana, il rientrante Simone Perrotta. In difesa, Philippe Mexes per Juan. Da Il Romanista:
Keirrison, autore del primo dei due gol viola contro l’Inter (grande azione corale della Fiorentina con tap in decisivo del brasiliano) ha contribuito a mettere nelle mani della Roma uno scudetto che ora i giallorossi possono assaporare ancora meglio. In qualche maniera, quel giovanissimo ragazzino che veste la maglia gigliata deve il suo nome e parte del modo di essere a Jim Morrison, di cui il padre di Keirrison era un grande appassionato. Per la Gazzetta dello Sport, considerate le premesse, vien efacile ricalcare una citazione del Dio del rock che – tra le altre cose – disse: “Ciascun giorno è farsi un giro nella storia”. Aspettarsi un Olimpico pieno in ogni ordine di posto, a questo punto, non pare affatto una chimera. Testuale:
Roma–Atalanta: la sfida nei numeri. Domenica pomeriggio (ore 15,00) lo stadio Olimpico sarà il teatro dell’incontro; le due formazioni si affronteranno per la 98esima volta in campionato di serie A a girone unico: 45 sono le vittorie giallorosse, 21 i pareggi e 31 i successi bergamaschi in 72 anni di battaglie. Sono 143 i gol realizzati dalla formazione capitolina nei confronti fra le due squadre contro i 100 dell’Atalanta. Nelle sfide sostenute sotto l’ombra del Colosseo, invece, il conto della sconfitte giallorosse si abbassa notevolmente: 48 sono le gare disputate nell’impianto che sorge all’interno del Foro Italico e 4 le volte in cui la squadra nerazzurra è riuscita a sfatare il tabù Olimpico, l’ultima delle quali è avvenuta il 24 maggio 2003, quando un giovane De Rossi al 30esimo pareggiò momentaneamente per la Roma il gol iniziale di Doni avvenuto al 7′; l’ex Gautieri (3 stagioni con la maglia giallorossa, 43 presenze in campionato e 8 le reti) chiuse definitivamente la partita al 55’ sul punteggio di 1-2. I tifosi giallorossi, in questi anni di sfide, hanno visto concludere gli incontri in parità per 14 volte, l’ultimo datato 23 maggio 1993, quando l’allenatore giallorosso Boskov esultò per il pareggio all’ultimo minuto di Rizzitelli, dopo i gol di Giannini, Alemao e Porrini.