La stagione 2009/2010 appena conclusasi, ha visto la Roma protagonista di una lunga cavalcata per la conquista dello scudetto con l’Inter di Mourinho, vittoriosa proprio all’ultima giornata, grazie ad un vantaggio di soli due punti. Uno dei protagonisti della stagione giallorossa, è stato senz’altro il centrocampista brasiliano Rodrigo Ferrante Taddei, noto a tutti semplicemente come Taddei (San Paolo del Brasile, 6 marzo 1980), alla Roma dall’estate del 2005. Quest’anno il centrocampista giallorosso, ha collezionato 46 presenze totali (34 in campionato, 4 in Coppa Italia e 8 in Europa League) condite da due gol, entrambi in campionato. Senz’altro da ricordare in questa stagione, il rigore che si procurò nel derby di ritorno appena entrato in campo e da cui partì la rimonta della Roma, che alla fine sconfisse la Lazio per 2-1. Il dubbio più grande però, al momento riguarda il futuro delle due componenti in causa: questo perché il contratto del centrocampista brasiliano scadrà il 30 giugno prossimo e molto lascia pensare che le strade della Roma e di Taddei finiranno col dividersi. Vuoi perché sino ad ora non vi è stato alcun incontro per parlare di rinnovo del contratto, vuoi perché diverse società sono sulle tracce dell’attaccante, a cominciare dalla Fiorentina, che l’anno prossimo potrebbe essere allenata dall’ex tecnico giallorosso Luciano Spalletti, ora allo Zenit San Pietroburgo.
Dal Messaggero:
Dal Romanista:
Rodrigo Taddei a margine dell’amichevole organizzata allo Stadio Flaminio dal Comitato Aurora per la lotta alle malattie genetiche:
Da Il Tempo:
Da Il Tempo:
Da Il Romanista:
Da Il Tempo:
La vittoria della Roma a Parma porta anche la firma di Rodrigo Taddei, autore di una buona prestazione, nonchè della rete del raddoppio che ha dato ai giallorossi la possibilità di riconquistare, seppur momentaneamente, la testa della classifica. La partita del Tardini suggella un’annata estremamente positiva per l’esterno brasiliano, che all’inizio di questa stagione sembrava dover recitare una parte secondaria nella Roma di Spalletti prima e di Ranieri poi, salvo poi conquistarsi, con il lavoro e con la consueta abnegazione tattica, un ruolo importante nei meccanismi di gioco della squadra. Ventinove le presenze in questo campionato, due gol (il primo, inutile, messo a segno con il Genoa nella prima giornata del torneo), ma soprattutto uno il ritrovato stato di forma per un elemento che sembrava aver prematuramente imboccato la parabola discendente.