Roma, come Totti e De Rossi il gol parla romano

 Si è molto spesso parlato di problemi difensivi difensivi dimenticando che la compagine giallorossa, dopo uno scampolo di stagione, si è distinta anche per aver messo a segno la bellezza di trentasei gol con l’impressionante media di quasi tre a partita. Presi per mano da Francesco Totti – che da solo ha siglato quasi la metà del totale, 16 gol su 36! – i capitolini hanno in qualche maniera celato le gravi lacune difensive grazie alla capacità di segnare con tanta frequenza. L’attacco prolifico ha spesso ribaltato e annullato gli svarioni di cui s’era resa protagonista la retroguardia andando a riprendere gare che parevano già compromesse (Siena, Catania e Palermo fuori casa; il Napoli in casa).
Ancora: colpisce il dato per cui ad andare a segno sia una rappresentanza eterogenea della rosa giallorossa: ben tredici i calciatori che hanno centrato il bersaglio, elemento sintomatico del fatto che la manovra corale offre più di uno sbocco. Infine, altro elemento di riflessione sta nel fatto che la società capitolina ha davvero iniziato a strutturare un’ossatura romana e che i fatti – per come rispondono sul campo – stanno dando ragione ai romanissimi Bruno Conti e Daniele Pradè. L’analisi dettagliata de Il Corriere dello Sport merita di essere ripresa:

A.S. Roma: Unicredit dichiara guerra alla Sensi?

La notizia è di quelle che merita un richiamo integrale, l’indiscrezione è a cura di Libero che, nell’edizione odierna, mette in pagina una news a cui dare seguito nelle prossime ore: la guerra aperta tra Unicredit – per voce di Alessandro Profumo – e Rosella Sensi. Tornano insistenti i tempi cupi per la società capitolina? Ecco l’articolo:

È scoppiata la guerra fra Rosella Sensi e Alessandro Profumo, il manager di Unicredit che è anche il principale creditore del gruppo Italpetroli-Roma calcio fondato dalcompianto Franco Sensi. Che la situazione da tempo fosse tesa lo indica il debito dei Sensi con il primo gruppo bancario italiano: circa 320 milioni di euro, comprensivi delle rate di interessi che non sono più onorate da tempo. Ma a fare scoccare la scintilla è stata proprio Rosella, la donna-simbolo del calcio italiano.

Bruno Conti su Milan-Roma: “Totti ci ha abituato ai miracoli”. Motta non ce la fa

 Col freddo di questi giorni di ottobre, non se ne può venire a capo nemmeno sfogliando la margherita col Totti – gioca, Totti – non – gioca.Ma che il Capitano sia in dubbio pe Milano è purtroppo una certezza.
Come lo è il fatto che stia facendo il possibile e l’impossibile per essere presente contro i rossoneri.
Sa di essere indispensabile, in questo periodo, e che anche un Totti a mezzo servizio farebbe bene alla causa.
Il rischio, semmai, potrebbe essere quello di forzare i tempi e subire ricadute importanti e tali da tenerlo fuori dai campi per parecchio tempo.
Ecco perchè le modalità con cui affrontare la situazione sono delicate.
Il Corriere dello Sport – edizione odierna – racconta le speranze di Bruno Conti, abituato a più di un miracolo del Pupone, il quale fa capire che l’incertezza sulla presenza di Totti durerà fino alla vigilia. Non manca neppure il punto rispetto agli altri giallorossi in dubbio:

Vucinic: “Milan(cio) titolare con Totti”

 Mirko Vucinic sta per tornare. Per la Roma una notizia da festeggiare, soprattutto dopo la dichiarazione d’amore – nei confronti del montenegrino – rilasciata da Claudio Ranieri che lo ha definito uno degli attaccanti migliori sul panorama europeo.

Dopo aver messo in cascina minuti preziosi che gli consentissero di archiviare il periodo di stop nel modo migliore, Mirko Vucinic sta per tornare a segnare.

Lo diciamo non per la capacità di leggere il futuro ma perchè Vucinic, quando gioca contro il Milan, si scatena: quattro realizzazioni nelle ultime prestazioni.

Numeri da primato.

Fisicamente, la punta pare ristabilita, come dichiara ai referenti de Il Corriere dello Sport in una intervista pubblicata sul numero odierno:

Christian Panucci: “Il Milan, la Roma, la Nazionale e tutto il resto”

 E’ l’ex per eccellenza di Milan e Roma. Con i rossoneri è cresciuto, con i giallorossi è esploso in maniera definitiva fino a diventare il campione che tutti abbiamo conosciuto. Ha saputo essere decisivo spesso, Christian Panucci, nello spogliatoio e in campo: non solo difensore di fascia (ma anche), non solo centrale difensivo all’occorrenza (ma anche), non solo goleador di razza (ma anche), non solo trascinatore (ma anche), non solo capitano in seconda (ma anche). Otto anni nella capitale, roba da non poterli certo dimenticare. Idolo dei tifosi, riferimento per i compagni, ottima spalla per ciascuno degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina giallorossa.
Il Parma lo ha voluto con sè per far crescere i giovani della formazione di Francesco Guidolin di fianco ad una figura trainante; il Milan lo aveva illuso di offrirgli la possibilità di chiudere la carriera in rossonero. Poi non se n’è fatto nulla. Christian Panucci a cuore aperto: ce lo propone il quotidiano Il Tempo in una intervista esclusiva che vi riportiamo fedelmente.

Tre anni al Milan, otto alla Roma. Christian Panucci è il giocatore giusto per presentarci la sfida Milan-Roma di domenica sera.
“Credo sarà una gara molto bella, giocata a viso aperto da entrambe le squadre visto che tutte e due hanno questa mentalità. La gente si divertirà”.
Per chi farà il tifo?
“Che domande! Io sono romanista. Il mio sentimento è indiscutibile. Credo che la squadra di Ranieri sia più completa, quindi vincerà”.

La Roma di domani: Ranieri prenota Molinaro e libera Guberti

C’è da disputare una stagione, da provare a vincere l’Europa League e da fare il meglio in Coppa Italia. Ci sono alchimie da costruire e punti fermi da cui partire. Le sgroppate di Daniele De Rossi e i gol di Francesco Totti. C’è l’attesa degli infortunati, da Vucinic a Doni passando per Cicinho, e la voglia di mostrare con i fatti il riscatto dopo una stagione, quella dello scorso anno, davvero misera. E, in tutto questo, c’è la presenza forte, rumorosa, incisiva ed efficace di Claudio Ranieri, accasatosi sulla panchina della Roma: ha da pensare al presente, certo, ma un occhio alla Roma che verrà, il tecnico testaccino lo ha già buttato. Ce ne informa il Corriere dello Sport:

Milan-Roma tra indiscrezioni e prove di maturità

Prove di maturità. Milan-Roma si presenta come una sfida nella quale entrambe le squadre si trovano a cercare risposte in maniera immediata. Per i giallorossi è senza alcun dubbio la gara che può determinare gli obiettivi di una stagione ancora indecifrabile, nel corsao della quale si potrebbe – perchè no – anche finire a lottare con le prime in classifica. Il campo lo può dire: San Siro, per altro, è un terreno di gioco che da sempre esalta le motivazioni e le caratteristiche della Roma, abituata a incantare il pubblico del Meazza, specie se di fede rossonera. Luciano Spalletti, contro il Milan e su terreno ostile, non ha mai perso. Per il Milan, una prova ancor più importante: inutile nascondere che la formazione di Leonardo è, ad oggi, la grande delusione del campionato e si è vestita più da outsider – ovvero, potrebbe creare fastidio alle big offrendo all’occasione prestazioni da incorniciare – che da protagonista della massima serie. Manca continuità, al Milan, e un’idea corale che l’allenatore brasiliano non è ancora riuscito a imprimere. Poi, naturalmente, stanno latitando i campioni che, da Ronaldinho a Pato, si sono rifugiati da tempo tra le braccia di Morfeo. L’analisi proposta sulle pagine di Leggo va in questa direzione e merita di essere ripresa:

Milan-Roma, per Okaka possibilità di rientrare nell’11 titolare

Stefano Okaka, a Roma per crescere.

Voluto da Luciano Spalletti, che in fase di calciomercato aveva lasciato intendere di voler puntare sul giovanissimo attaccante con alle spalle trascorsi con la maglia del Brescia, pare che con l’approdo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa non siano affatto diminuite le possibilità della punta di essere utile alla squadra.

Il tecnico testaccino, infatti, ha lasciato intendere, a suon di minuti concessi, che proprio Okaka – insieme con Faty – è il talento in erba su cui ha intenzione di puntare. Fisicità, tecnica, fiuto del gol: caratteristiche che tornano utili anche per consentire a Francesco Totti di rifiatare e gestire nel migliore dei modi la propria forma fisica.

La Gazzetta dello Sport ha ripreso l’argomento e, in vista della sfida contro il Milan, avvalla l’ipotesi che Stefano Okaka possa anche essere schierato tra gli undici titolari. Eccone la trascrizione:

Totti Re del gol, i senatori Azzurri lo sanno

Francesco Totti e il Mondiale: se tormentone deve essere, che almeno valga la pena viverlo con l’auspicio che davvero il percorso del Pupone possa avere il proprio sbocco nell’avventura che attende l‘Italia in SudAfrica.

A riprendere la vicenda è, stamane, Il Tempo che dà almeno due motivazioni importanti ad avvallare la convocazione di Totti: la prima è che nessuno sta segnando quanto lui, la seconda è che i senatori avrebbero già dato l’assenso per il ritorno del capitano giallorosso. Ecco il brano testuale:

Cicinho, grana (e grano?) blaugrana; Julio Baptista (forse) ingrana

 Un dubbio e una conferma. L’incertezza è data dalla permanenza di Cicinho in giallorosso, la certezza è che Julio Baptista si è detto, per bocca del procuratore, sicuro di restare a Roma. Detto questo, ce ne vorrà per capire se le parole daranno la spinta ai fatti o se, al contrario, faranno da apripista a scenari diametralmente opposti.
Il difensore brasiliano, che non ha ancora esordito nella stagione attuale ma che è in fase di riabilitazione avanzata, ha più di un estimatore: tra tutti, il Barcellona ed è pleonastico dire che, laddove i blaugrana decidessero di fare sul serio e concretizzare l’attenzione rivolta al laterale, sarebbe difficile dire di no ad un addio prematuro di Cicinho. Innanzitutto perchè il fascino dei blaugrana su qualunque calciatore (Zlatan Ibrahimovic docet) è indiscutibile, in secondo luogo per il fatto che – pur non rimarcandolo con cadenza quotidiana – la realtà economica della società giallorossa è sempre somigliante a un malato che necessita di cure. Nella fattispecie, cash a disposizione nell’immediato sarebbero un toccasana eccellente.

Abete su Totti in Nazionale: “Francesco vorrebbe, Lippi potrebbe: se i conti tornano…”

La speranza è che non diventi un tormentone perchè, qualora fosse così, assisteremmo alla solita cantilena pre Mondiale. Dell’io porterei questo, tu chi porteresti?

Eviteremmo volentieri, anche se va detto che la sensazione di questi giorni è sempre più marcata: Francesco Totti ha davvero diverse possibilità di tornare a vestire l’Azzurro. Magari proprio da prima punta.

Il capitano, con la sua assenza ingombrante, è riuscito ad offuscare – non sarebbe stato altrimenti possibile – la polemica legata alla mancata convocazione di Antonio Cassano e da qualche tempo a questa parte non si parla più di Fantantonio ma del Pupone.

Vuoi perchè quello ha davvero pochissime chance da giocarsi per rientrare nell’orbita di Marcello Lippi, vuoi perchè questi gode al contrario dell’incondizionata ammirazione dell’attuale commissario tecnico. A ciò, aggiungiamo anche il fatto che Daniele De Rossi ha ben spianato la strada al suo capitano con recenti dichiarazioni

“Cassano diverte ma segna meno di altri che in Nazionale non ci sono”

nelle quali leggiamo un assist al bacio. Roba che un passaggio sulla linea a porta vuota vale parecchio di meno. A tornare sulla kermesse di dichiarazioni recenti e proporre uno scenario spalancato al ritorno di Francesco Totti nella lista dei convocati da Lippi, ci pensa Il Messaggero che, nell’edizione odierna, propone le dichiarazioni rilasciate in tal senso di Giancarlo Abete, presidente federale, alle telecamere di RaiTre (Replay):

Perrotta ha conquistato Ranieri. Rinnovo vicino?

 Uno dei giallorossi di vecchia data a cui Claudio Ranieri ha voluto dare fiducia incondizionata fin dal primo momento è Simone Perrotta, che pare rientrare nei piani attuali del tecnico e in quelli futuri della società.
Eppure anche lui, tanto quanto gli altri “mitici nove” a cui scadrà il contratto entro il prossimo giugno, vive ancora nell’incertezza di che cosa ne sarà tra qualche mese.
Se rinnovo o addio. In tal proposito, l’edizione odierna de Il Tempo riporta un articolo interessante nel quale vengono raccontati gli ultimi movimenti di Giuseppe Bozzo, che assiste gli interessi non solo di Perrotta ma anche di David Pizarro e Marco Motta. I passaggi più importanti riguardano senza dubbio quelli relativi alla fiducia di cui il centrocampista gode all’interno dell’ambiente giallorosso, elemento questo che lascia presagire ad una conseguenziale permanenza in giallorosso del numero 20. Ancora per molto. Ecco l’articolo:

Roma-Cska Sofia: rassegna stampa

La Roma è finalmente tornata a predicare. Lo ha fatto nel deserto di un Olimpico che così vuoto mette davvero soggezione, ma lo ha fatto. Specie nella prima parte di gara, quando gli uomini di Claudio Ranieri hanno saputo imprimere all’incontro un ritmo che gli avversari non sono riusciti a seguire.

Nella ripresa, il Cska Sofia ha spinto con maggiore pressione ma i giallorossi, trascinati da un Nicolas Burdisso autentico leader difensivo e baluardo invalicabile, non hanno temuto nulla. Tutto ciò porta alla felice constatazione che, finalmente, si può parlare di una rassegna stampa tutta positiva per la Roma dei giovani, vittoriosa per 2-0 contro i modesti bulgari del Cska Sofia. Per il Corriere dello Sport:

“Una doppia festa. I giallorossi superano 2-0 il Cska con Okaka e Perrotta, rimettono le cose a posto nel girone e soprattutto non prendono gol”.

Catania-Roma: rassegna stampa

La prestazione di Catania. Una riflessione inevitabile che porta verso la ressegna stampa del dopo gara. I giornali, tendenzialmente, infieriscono rispetto ad una prestazione incolore, salvata in extremis dalla rete di Daniele De Rossi. Una Roma effettivamente brutta, un passo indietro rispetto alle ultime prove. Un primo tempo da dormita generale, nel quale gli avversari sono riusciti non solo a segnare ma pure a conservare il pallino del gioco. Ripresa dagli stessi toni, non fosse per la rete che ha evitato il k.o.

Lo ha detto subito Claudio Ranieri. Che, unica nota lieta, conserva la striscia positiva fin qui collezionata in campionato, dove è ancora imbattuto. Il Corriere dello Sport nella sua prima pagina è durissimo. Si legge:

“Oltre allo stadio, pensiamo a costruire la squadra”.

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