Da Lazio a Lazio, Cassetti: come cambia la vita

 Da Il Messaggero:

Poi dicono che la vita non è un film. Il riavvolgimento rapido delle emozioni è decisamente pazzesco, ma tutto comincia quattro mesi fa, il 6 dicembre 2009, quando il terzino di riserva della Roma Marco Cassetti, riconoscibile dalla maglia numero 77, entra in campo in sostituzione dell’infortunato Mexes e al minuto 77 incoccia di destro il pallone della vita che fa plof dentro la porta di Muslera, affonda la Lazio e fa saltare in aria come un tappo il derby. Cassetti dedica il gol alla moglie «che sta sempre a casa con i bambini e non esce mai», roba soap per uno stopper di trentadue anni che stava per essere ceduto alla Fiorentina (Spalletti aveva dato l’ok) e che in quel momento è la quarta scelta della Roma sulla fascia destra dopo Burdisso, Motta e Cicinho.

Roma-Atalanta: Mexes, Perrotta e il tridente

 Cercare di cambiare il meno possibile con la riproposizione del tridente con Toni, Totti e Vucinic. A supporto dei tre e a sostegno della mediana, il rientrante Simone Perrotta. In difesa, Philippe Mexes per Juan. Da Il Romanista:

Squadra che vince non si cambia. O almeno di cambia il meno possibile. E’ quello che farà oggi pomeriggio Claudio Ranieri contro l’Atalanta. Saranno infatti confermati almeno nove undicesimi rispetto alla formazione che ha giocato sabato scorso a Bari. Unico cambio certo è quello che vede al centro della difesa Philippe Mexes al posto di Juan, che non è stato convocato per un problema muscolare ma che dovrebbe tornare in gruppo già martedì  pomeriggio e che non rischia di saltare il derby. «Mexes – le parole di Ranieri – è un titolare  a tutti gli effetti. Non perderemo nulla perché il francese darà un contributo alto». L’unico vero ballottaggio è in mezzo al campo e riguarda chi tra Taddei e Perrotta dovrà giocare al  fianco di Pizarro e De Rossi, che sono gli insostituibili del centrocampo.

Roma-Atalanta: Mexes, l’indispensabile. Ti ricordi, Philippe?

 La via del rifugio per Philippe Mexes passa attraverso un tunnel lungo quanto quello che separa gli spogliatoi dell’Olimpico al terreno di gioco. Potrebbe scoprirsi nell’undici iniziale proprio domenica. Complice l’intenzione di Claudio Ranieri di preservare l’integrità di Juan e consentirgli di rifiatare, il francese potrebbe tornare a vestire una maglia da titolare. Al fianco di Nicolas Burdisso. Significherebbe tornare a sorridere dopo un periodo di tempo nel quale a Mexes e toccato solo d’asssitere. Con il cuore, con la voce, con l’esultanza e l’incitamento figli di tanti anni di vita a Roma. Da spettatore – come i tifosi più fedeli, con tanto di abbonamento… alla panchina – dopo stagioni vissute da baluardo della retroguardia. Qualcosa l’ha mostrata – Mexes – anche nel nascondiglio di una panca fastidiosa, scomoda, troppo fredda d’inverno e bollente con il sole a palla. Attaccamento alla squadra, con quelle esultanze istintive in occasione di ogni rete giallorossa nel corso delle ultime gare; voglia di essere parte di un gruppo che gli si calza addosso da quel lontano agosto del 2004. Quando optò per una scelta apparentemente calcistica. In realtà, di vita. Perchè, in quella circostanza, non fu semplicemente un cambio di casacca. Dall’Auxerre alla Roma. Ma un vero e proprio cambio di residenza. Da Auxerre a Roma.
GUIDO GOZZANO. La insegna il poeta piemontese. La via del rifugio. Un percorso intimista introdotto dall’universo fanciullesco della filastrocca. La pretesa ingenuità, l’ironia e la parodia letteraria, l’abilissimo trattamento dell’artificio poetico, lo stupore della fiaba in un intercedere di ritmica e monologo interiore. La via del rifugio non è una resa ma una marcia combattiva, infaticabile. Non è morte, ma resistenza alla morte. Ovvero, vita agita e non subita.
PHILIPPE MEXES. Socchiusi gli occhi sto, supino nel trifoglio, e vedo un quatrifoglio, che non raccoglierò. C’era una volta Mexes, viene da dire.

Mexes per una maglia: l’Atalanta per ridere di nuovo

 Philippe Mexes, almeno un po’, l’Atalanta la vede. Perchè tra i dubbi che attanagliano Claudio Ranieri c’è anche quello di utilizzare il transalpino al centro della difesa per concedere a Juan un turno di riposo che gli consenta di recuperare meglio dal fastidio ai flessori. Per Mexes, di rimando, sarebbe un’ottima occasione per metterlo in chiaro una volta per sempre: bollito? Manco per scherzo. Da DNews:

Gioca o non gioca? Philippe Mexes è il dubbio di Ranieri, che ipotizzava di utilizzarlo per far rifiatare Juan, alle prese con qualche problema muscolare ai flessori. Ma il transalpino ha un problema di respirazione legato a un attacco allergico e dunque la sua presenza al fianco di Burdisso, contro l’Atalanta (si gioca domenica alle 15), è in dubbio. Così, nell’arco d’una giornata calda, si fotografa l’intera stagione del francese, che ha perso punti nella scala gerarchica, sorpassato dall’ex difensore dell’Inter. Quest’anno ha giocato poco, il pubblico s’è quasi dimenticato che era Rugantino, il più “romano e romanista ” degli stranieri di Trigoria”. Da dicembre è stato impiegato in campionato solo 4 volte (complice, in parte, l’infortunio patito nel derby d’andata) e la Roma (un caso?) ha subito 5 gol, 3 col Livorno, 2 col Napoli; e il suo ultimo quadrimestre è parso la fotocopia del suo primo anno vissuto nella Capitale, quando pareva un bluff.

Ranieri in ansia per Juan

 Da Il Corriere della Sera:

L’operazione-Atalanta è partita e, per Claudio Ranieri, significa soprattutto una cosa: tenere a bada gli eccessi di ottimismo che, specialmente tra i tifosi, fanno della partita di domenica una pura formalità. E invece  l’Atalanta è in buon momento di forma (tre vittorie nelle ultime quattro partite e la sconfitta contro la Juventus è stata tutt’altro che meritata) e ha le fortissime motivazioni di chi lotta per rimanere in serie A. In questo senso, il perfezionista Ranieri è una garanzia. Difficile che, con lui al comando, le sue squadre sottovalutino un impegno o un avversario. A scanso di equivoci, il tecnico di San Saba ha ricordato ai suoi che, sotto la sua gestione, la Roma ha perduto in casa una sola partita in campionato: contro il Livorno. E chi ha orecchie per intendere, intenda.

Roma-Atalanta: ballotaggio Mexes-Juan e Taddei-Perrotta

 Da Il Romanista:

Ranieri deve fare i conti con l’allarme Juan in vista di Roma-Atalanta. Ieri mattina, a tre giorni dalla sfida con i bergamaschi, il capitano della Seleçao è stato costretto a lavorare solo in palestra per un risentimento ai flessori di una coscia, accusato nelle battute finali della seduta di mercoledì. Il problema è di lieve entità, una semplice contrattura, ma considerata l’importanza del numero 4 e il momento delicato della stagione, a Trigoria vogliono andarci con i piedi di piombo. Oggi l’ex Leverkusen sarà sottoposto ad un controllo da parte dello staff medico, poi si deciderà se farlo rientrare subito in gruppo o attendere la rifinitura di domani.

Candela: “Roma, crediamo allo scudetto”

 Vincent Candela, campione d’Italia con la Roma nella stagione 2000/2001, è stato intervistato da Il Tempo. Ecco le parole del difensore francese che segnò il gol del vantaggio a Bari nell’anno del terzo scudetto:

Candela, cosa ricorda di quella partita? «Una giornata fantastica, emozionante. Giocavamo a Bari ma sembrava di stare a Roma per quanti erano i nostri tifosi».
E lei li ha fatti alzare tutti in piedi.
«Segnai un gol bello e importante, il primo, anche se la partita poi diventò facile».
Sabato può succedere lo stesso?
«La situazione adesso è diversa. Noi eravamo in vantaggio su Juventus e Lazio, stavolta c’è un punto da recuperare l’Inter.

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