Palermo-Roma, Kjaer torna titolare

 L’infortunio di Juan, che dovrà star fermo per quasi due mesi, apre le porte a Simon Kjaer, che domenica in casa del Palermo (e per il resto della stagione) sarà il titolare.

Per il difensore danese sarà un finale di campionato in cui dovrà dimostrare se vale la pena riscattarlo o rimandarlo al mittente. A questo punto Luis Enrique ha a disposizione come centrali difensivi solo Heinze e Kjaer più i fuori ruolo De Rossi e Cassetti.

Ma ormai alla fine di questa tormentata stagione mancano dodici partite, in cui ormai la Roma non ha nulla da giocarsi.

Palermo-Roma, Pjanic e Juan in forte dubbio

 Le tossine fisiche e soprattutto mentali del derby non sono state ancora assorbite. E come se non bastasse ci sono due tegole in casa Roma: Miralem Pjanic e Silvera Juan salteranno la trasferta di Palermo.

Il centrocampista bosniaco ha chiesto il cambio al 15’ della ripresa nella partita contro la Lazio, rimediando un infortunio che lo costringerà ad alzare bandiera bianca in vista dell’anticipo del prossimo turno al Renzo Barbera.

L’ex Lione, in realtà, era già un po’ di tempo che giocava in non buone condizioni fisiche, in più gli 82′ disputati con la sua Nazionale nella scorsa settimana hanno peggiorato la situazione.

Mercato Roma, i colpi di Sabatini

 Dal Corriere dello Sport:

Le strade del mercato sono infinite. Non vogliamo essere blasfemi, ci mancherebbe, ma ci sembrava l’espressione giusta per cominciare a farvi conoscere quello che un po’ tutti ormai indicano come il prossimo direttore sportivo della nuova Roma. Cioè Walter Sabatini. Personaggio che ama poco apparire, preferendo il profilo basso ai titoloni, grande appassionato di calcio e calciatori, capace, fumando una sigaretta dopo l’altra, di aggiornarsi a ciclo continuo su squadre, giocatori europei, sudamericani e non solo.
HERNANDEZ – Le ultime due squadre dove Sabatini ha lavorato sono state la Lazio e il Palermo. A Formello, giusto per ricordare l’affare migliore, è stato lui a portare Kolarov, acquistato per ottocentomila euro e rivenduto dal presidente Lotito a diciassettemilioni e mezzo di euro ( più Garrido) al Manchester City. Ma qui, quello che ci piace ripercorrere, è la storia palermitana di Sabatini. Perché il Palermo che sabato prossimo si presenterà all’Olimpico, è in larga parte frutto delle intuizioni del prossimo dirigente della Roma. Partiamo da Abel Mathias Platero Hernandez, classe 1990, arrivato in Sicilia nel gennaio del 2009, appena maggiorenne. Sabatini che in Sudamerica fa tappa diverse volte l’anno, lo aveva seguito con grande attenzione, prendendolo sei mesi prima dello sbarco del giocatore in Sicilia con un accordo con il Penarol che prevedeva, per il club uruguaiano, una suddivisione del cartellino su una scrittura privata, cinquantacinque per cento al Palermo, il restante al Penarol. Costo dell’operazione circa tre milioni e trecentomila euro. Che, e qui il merito è stato del presidente Zamparini, sono stati pagati anche dopo che alle visite mediche dell’uruguaiano, fu riscontrata una piccola aritmia cardiaca. Hernandez si sottopose a un piccolo intervento chirurgico, tutto risolto, il Palermo si è ritrovato in rosa un ragazzo che già oggi può valere una cifra ben al di sopra dei dieci milioni.

Totti: “Col Chievo partita strana. Barcellona squadra stellare”

 Ecco l’articolo di Francesco Totti sulle colonne del Corriere dello Sport:

Le ultime due giornate di campionato ci avevano offerto due grandi opportunità per poter arri­vare alle posizione di vertice della classifica, ma per motivi diversi siamo riusciti a portar via solo un punto dalle due trasferte. Contro il Palermo non abbiamo giocato una gara all’altezza delle nostre possi­bilità, abbiamo affrontato una squadra ben organizzata che ci ha puniti nel secondo tempo, mentre quella con il Chievo è stata una partita strana, soprattutto per le condizioni del terreno di gioco, che ci ha penalizzato perchè in questi casi la squadra più tecnica è quel­la che subìsce più danni.

Cicinho: “Scudetto? Anche la Roma in lotta”

 Dal Romanista:

«A testa alta». E’ così che Cicinho racconta la Roma di questi giorni, quella tornata con le ossa rotte da Palermo. Secondo il brasiliano, quel ko non può e non deve rimettere in discussione quanto di buono la squadra aveva fatto nel mese di novembre. Non deve, non può e non lo ha fatto. Almeno così ha spiegato lo stesso Cicinho, intervenendo alla inaugurazione del Roma Club Aurora. «Io non vedo delusione, perché questa squadra era da cinque o sei partite che vinceva – ha detto -. Prima o poi è normale perdere. Prima o poi arriva un momento in cui si gioca male, e a Palermo è successo questo. Adesso, a testa alta».

Ranieri vuole concentrazione

 Dal Romanista:

Non molla di un centimetro. Anzi. Claudio Ranieri, dopo la sconfitta di Palermo, guarda avanti nell’unico modo che conosce: col lavoro. In seguito al confronto con i giocatori di martedì, ieri l’allenatore giallorosso si è dedicato al campo. Spronando, senza un minuto di sosta, i suoi ragazzi. Ranieri, in particolare, ha insistito sull’atteggiamento mentale della squadra «vi voglio concentrati» e ha anche dato parecchie disposizioni tecnico-tattiche.

Vucinic, Chievo-Roma: il montenegrino torna titolare

 Dal Corriere dello Sport:

Irrompe Mirko Vucinic. Il montenegrino è pronto per tornare titolare. Ha superato la leggera di­storsione alla caviglia che lo aveva escluso in extremis dalla trasferta di Palermo e sabato contro il Chievo tornerà titolare. Vucinic era rimasto in panchina contro l’Udinese e prima ancora contro la Fioren­tina.

Roma: quando il confronto serve

 Dal Corriere dello Sport:

Il chiarimento c’è stato. E Claudio Ranieri non è stato tenero. Prima dell’allenamento il tecnico ha riunito la squadra per quasi venti minuti nella sala riunioni, con il video acceso, con le immagini della partita di Palermo. Domenica la Roma ha incassato tre gol, tutti nati da errori individuali dei giocatori giallorossi. Il primo di Pizarro, il secondo di Menez, il terzo di Simplicio.

Chievo-Roma, Riise: “Gara molto difficile”

 Dal Romanista:

Contro il Palermo, domenica sera, ha disputato probabilmente una delle sue gare più brutte da quando veste la maglia della Roma. E se lo diciamo è perché John Arne Riise ci ha abituati a prestazioni di altissimo livello in questi anni romani. Il primo a sapere che non sta attraversando un grande momento è proprio lui che, nell’analizzare la situazione della formazione giallorossa, parte proprio da quella personale. «Dobbiamo correre di più e anche io devo farlo.

Trigoria: faccia a faccia Ranieri-giocatori

 Dal Romanista:

Gli alibi non hanno mai fatto grandi i grandi. Chi se li dà, chi se li cerca, non fa il bene di se stesso e in questo caso nemmeno della Roma, il che è molto più importante di qualsiasi interesse privato. O di qualche disputa fra ragazzini. Stamattina a Trigoria si potrebbe sapere di più in questo senso. Spesso dopo una sconfitta si parla di “faccia a faccia”, di “chiarimento fra uomini” tra giocatori o tra giocatori e l’allenatore. Stamattina a Trigoria tutta questa cosa non dovrebbe essere più retorica. La sconfitta di Palermo, oltre a fare prima di ogni altra cosa male ai tifosi della Roma, ha lasciato un brutto segno anche nei calciatori e nell’allenatore. Nel viaggio di ritorno dal Barbera non c’era esattamente una grande atmosfera.

Chievo-Roma: dicembre favorevole ai giallorossi

 Dal Romanista:

Chievo-Roma, una partita da brividi. E non solo perché, dopo la sconfitta di Palermo, la Roma sabato pomeriggio sarà chiamata alla seconda trasferta consecutiva, per di più contro una squadra di buon livello (tre punti dietro ai giallorossi e con un match in meno) e in un ottimo stato di forma (nelle ultime due partite prima di quella non giocata a Bologna per neve, aveva pareggiato in trasferta con la Samp e battuto l´Inter in casa). No, quella del Bentegodi sarà una partita da brividi nel vero senso della parola. Per il freddo. Al momento, per le 18 di sabato è prevista una temperatura attorno agli zero gradi.

Serie A: campionato mediocre

 Dal Messaggero:

La squadra migliore? No, la meno peggio. Ecco chi vincerà lo scudetto. Lo dice la classifica attuale, che è lo specchio fedele dell’andamento (lento) delle prime quattordici giornate di campionato. Tra la prima, il Milan, e la settima, la Roma, ci sono appena otto punti. Questo vuol dire che, con ventiquattro turni da giocare, il campionato possono ancora vincerlo tutti. E’ uno scudetto senza padrone (i), in sostanza. Una novità, dopo il monopolio Inter.

Chievo-Roma: Menez ci sarà

 Dal Romanista:

Ieri non c´è stato nessun controllo al Policlinico Gemelli per Mirko Vucinic e Jeremy Menez. E questa deve essere intesa come una bella notizia perché lo staff medico giallorosso non ha reputato preoccupanti le condizioni dei due calciatori, che saranno visitati oggi a Trigoria alla ripresa degli allenamenti. Il montenegrino ha saltato la trasferta di Palermo a causa di una distorsione alla caviglia rimediata nell´allenamento di rifinitura.

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