Alemanno: “Stadio Roma? Luglio è il mese decisivo”

 Lo stadio di proprietà continua a essere l’obiettivo della società Roma, che sin dai tempi del compianto presidente Viola ha provato ad averne uno al di fuori dell’Olimpico e del Flaminio.

Sull’argomento sono state scritte milioni di parole in questi anni. Fra progetti rimasti in potenza e terreni passati al vaglio, oggi ha detto la sua sulla vicenda Gianni Alemanno.

Stadio Franco Sensi: “Quanta polevere…”. E lo Stadio Juve è un orologio svizzero

 Le dichiarazioni dell’architetto Zavanella sul progetto per lo Stadio Franco Sensi:

S’è formata sopra una montagna di polvere. E’ logico capire che la Roma in questi tempi ha altro a cui pensare… I contatti che abbiamo avuto sono stati sempre con l’AS Roma e non solo con la famiglia Sensi. Ultimamente ce ne sono stati di meno, ma ne comprendiamo i motivi. Siamo andati avanti con il nostro lavoro nei mesi successivi e sono state apportate delle modifiche molto importanti – ha detto Zavanella a Forzaroma.info -. Poi, ultimamente, ci siamo fermati…”.

Arch. Zavanella: “Il ritardo della legge sugli stadi ha pesato sulle vicende societarie”

 Stadio Franco Sensi: il progetto ancora non ha conosciuto sviluppi, colpa la legge sugli Stadi. Avvicinato da un cronista della SignorainGiallorosso.it, l’architetto Gino Zavanella, desiner ed esperto di impiantistica sportiva e ideatore del progetto dello Stadio Franco Sensi, a margine del convegno “Le Arene prossime future. Modelli di sviluppo e tendenze in tema di impianti sportivi, alla luce del DDL Lolli-Butti” presso la Sala Conferenze di Palazzo Marini , ha commentato:

“Il progetto dello stadio non ha conosciuto sviluppi esclusivamente perchè la legge sugli stadi ancora non è passata. Intorno a quel progetto ruotavano grandi interessi, è inutile fare nomi ma diverse persone si sono mostrate interessate alla realizzazione, compresi soggetti internazionali.

Leggo: Bocciato il “Franco Sensi”

 Ecco l’articolo integrale di Leggo:

In Coppa zoppica, in Campionato è in catalessi. E come se non bastassero i disastri sul campo un’altra grana sta per abbattersi sulla Roma: la Soprintendenza ha bocciato il progetto presentato dalla società giallorossa per la realizzazione dell’impianto che, secondo i piani di Rosella Sensi & Co., sarebbe dovuto sorgere sui terreni della Massimina.

Peppe Mariani ad Asromalive.com: “Progetto Stadio? Se prima ero perplesso ora lo sono di più”

 Il progetto per lo Stadio Franco Sensi aveva lasciato “alquanto perplessoPeppe Mariani. Il presidente della Commissione Lavoro, Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Politiche Sociali della Regione Lazio, “da tifoso romanista“, si era anche augurato che Roma e la sua gente potessero avere presto un impianto all’altezza dei migliori club europei. Le settimane trascorse, però non hanno affievolito i suo dubbi. Anzi: “Se prima ero perplesso ora lo sono ancora di più“, ha affermato Mariani ad Asromalive.com. Il politico si mischia al tifoso. Che non sopporta che il rispetto per i sostenitori romanisti sia venuto meno: “Creare aspettative nei tifosi è sgarbato e sbagliato. Le cordate per costruire lo stadio? Il business è nell’aria, alcune proposte le trovo indecenti“, tuona il rappresentate della Lista Civica per il Lazio.
Si dichiarò diffidente, nel giorno della presentazione del progetto per il nuovo stadio della Roma. Qualcosa è cambiato nel frattempo?
Sì. Adesso le perplessità sono più importanti di prima. Abbiamo registrato una grande disponibilità di intenti, ma non vediamo come il progetto possa decollare. Creare aspettative nei tifosi è sgarbato e sbagliato. L’istruttoria è lunghissima: sono arrivati al traguardo prima di far partire la corsa. Questo mi mortifica“.
Che opinione ha delle possibili cordate di imprenditori interessate ad affiancare la Roma?
I costruttori si stanno facendo avanti. Il business, del resto, è nell’aria. In questo senso, diffido dall’affetto sventolato nei confronti della Roma. Ho ascoltato molte proposte indecenti, figlie della logica della visibilità.  Bisogna chiudere le porte a questo genere di proposte. Tanti si proclamano tifosi ma la vera motivazione è l’interesse. Per carità, nessuno chiede loro di fare i francescani, ma non parlassero da tifosi. E’ fastidioso, per quelli veri“.

Camiglieri: “Siamo un possibile partner? Solo per lo stadio”

 L’intervista del Romanista al presidente della Open Gate Italia:

“Siamo un possibile partner, ma solo per lo stadio. Con i Sensi? Sì. Con Angelini? Pure. Ma Unicredit non c’entra nulla”. Sono mesi che Tullio Camiglieri, fondatore e presidente della Open Gate Italia, sta conducendo uno studio di fattibilità su un possibile stadio romano. Un lavoro su commissione. Alle spalle c’è un fondo americano.
“Ma non mi chieda a chi fa capo”.
Camiglieri, qual è il vostro compito?

“Abbiamo un mandato esplorativo per capire come realizzare uno stadio a Roma. Uno stadio che sia una risorsa anche per i romani, non solo per il club. In realtà, il mandato si estende ad altre tre città. Confesso che la situazione di Roma è quella più ingarbugliata. Peccato, perché noi puntiamo su una struttura che non costi nulla alla collettività, produca reddito e occupazione e che possa essere vissuta 365 giorni l’anno. Come negli Usa, dove uno stadio solo per il soccer – uno sport che non scalda il cuore degli americani – non avrebbe senso. Lì, il prato rientra dopo le partite e l’impianto si trasforma in una grande arena per i concerti. I ricavi da biglietteria sono appena il 10% del totale. Questo è il modello del nostro fondo, che è specializzato sugli stadi”.

Mezzaroma rilancia: “Una cordata per aiutare la Roma”

 Se ci fosse un progetto che coinvolgesse un pool di imprenditori e se questo progetto, oltre a salvare la società, fosse utile a svegliare dal sonno questa città, allora sì, mi attiverei domani mattina“. La dichiarazione di Massimo Mezzaroma ad Asromalive.com risale ad una decina di giorni fa. Oggi, il figlio dell’ex socio di Franco Sensi, a margine della presentazione del countdown dei Mondiali maschili di volley a Roma, ha rilanciato la proposta attraverso l’agenzia Dire: “Una cordata di imprenditori che, partendo dalla realizzazione dello stadio della Roma e di tutto il resto, fornisca un appoggio alla Roma, il cui assetto proprietario immediato dovrebbe rimanere lo stesso perché la famiglia Sensi ha dimostrato spirito di sacrificio immenso per la Roma, e possa consentire una salubrità dei conti della Roma tale che un eventuale passaggio di quote in futuro non sia minimamente traumatico, anzi, possa diventare un plusvalore“. Secondo l’idea di Mezzaroma, (restio ad entrare in società dopo l’esperienza del 1993), ai costruttori che aderissero al progetto corrisponderebbe “una figura, un posto nella gestione della Roma ma non che questi siano i nuovi proprietari della Roma. Si tratterebbe di un affiancamento, di darsi una mano. Facendo sistema, riuscire a creare una stabilizzazione dei flussi di cassa della Roma, a darle quei milioni di euro all’anno che servono per mandare avanti la squadra“.

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