Dire che Aldair gioca contro la Roma è, più o meno, come dire che il Colosseo sta a Milano, che la pizza bianca con la mortadella è cattiva e che Totti non è romanista. Eppure, in questo caso, è successo. Da oggi infatti Pluto (13 anni di meravigliosa carriera in giallorosso) sarà impegnato a Ostia nelle finali scudetto del beach soccer. Ma non indosserà la maglia della Roma: il campione brasiliano, infatti, sarà il portabandiera del Colosseum, formazione romana che milita nel girone opposto a quello romanista. Teatro delle finali che assegneranno il titolo alla migliore formazione della Serie A sarà l’Hakuna Matata Beach Stadium di Ostia, allestito in un tratto di spiaggia libera accanto allo stabilimento Belsito.
Nascimento Dos Santos Aldair
Aldair: “Simplicio grande acquisto, Adriano può tornare ai suoi livelli”
Dalla Gazzetta dello Sport: Il fisico è quello dei tempi
Aldair: “Adriano? Può fare bene e nessun problema tattico con Totti”
Dal Romanista:
«Con Adriano la Roma guadagna non solo in potenza ma anche in qualità». La benedizione alla scommessa che la Roma vuole fare portando nella Capitale l’Imperatore arriva da Aldair. Da quello che Ottavio Bianchi ha definito come «il giocatore perfetto dentro e fuori dal campo». Pluto non si fa distrarre dalla voci sulla vita privata dell’ex interista, per lui sarebbe un super acquisto: «E’ un grande attaccante – ha detto a Forzaroma.info – e può ancora far bene qui in Italia. Se Ranieri lo vuole, è perché è consapevole che, con una preparazione adeguata, può riportarlo forte e potente come alcuni anni fa. Sulle qualità di Adriano non ci sono dubbi».
Roma-Udinese, Boniek: “Serve coraggio”
Da La Gazzetta dello Sport:
Giochiamo a fare gli allenatori? “Sarebbe meglio di no – stoppa subito Zibì Boniek – . Lo so è il passatempo preferito dai romanisti. Però è antipoatico e irrispettoso, anche perchè – giuro – Ranieri è bravissimo a capire coma sta la squadra, se può andare oltre certi limiti oppure se deve tamponare. Anzi, sotto questo aspetto non è inferiore a nessuno“.
Chi gira? Questa è la premessa, che ci consente di giocare. Il valore delle chiacchiere che seguiranno è quello che è, molto meno che i buoni consigli. Solo giochini, appunto. Ai quali oltretutto l’assenza contemporanea di Pizarro, De Rossi e Taddei (più Mexes), cioè quasi un itnero reparto, conferisce piena legittimità. A questo giro che si inventa Ranieri? Per la prima volta dovrà rinunciare a Pizarro e De Rossi.
Aldair: “Scudetto Roma? Bisogna crederci”
L’ex difensore della Roma, Aldair, che nella Capitale ha giocato
Petruzzi: “Roma superiore al Milan”
“Da quando c’è Ranieri vedo la Roma giocare in scioltezza e con semplicità. Sembra essere superiore a tutte le altre squadre. Domenica contro il Napoli ha sofferto nel primo tempo, però poi si è ritrovata sul 2 a 0 e se avesse avuto un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto vincere la partita. Credo che come squadra la Roma sia superiore al Milan, e questo l’Inter lo sa. Il Milan vive con più individualità. Ronaldinho sta bene e Borriello sta diventando un giocatore molto importante. Penso che sabato ci sarà da divertirsi”. Parole di Fabio Petruzzi, ex difensore giallorosso, che è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro a Diario di Bordocampo e ha espresso la propria opinione sulla sfida di sabato e sulla Nazionale.
Sul possibile ritorno di Totti e Nesta in Nazionale “Francesco deve andare ai Mondiali in Sud Africa, è un fuoriclasse. Anche con una sola gamba fa la differenza. E’ un giocatore che ti può mandare in porta in qualsiasi modo. E poi fa reparto da solo. Dipenderà tutto da lui, cosi come per Nesta. Mi auguro con tutto il cuore che sia Francesco che Alessandro alla fine possano andare ai Mondiali”.
Torna la Roma targata Brasile
Da La Gazzetta dello Sport:
Strana la vita. Solo 141 giorni fa sembrava essersi consumato un divorzio «storico». Era il 4 ottobre quando, al minuto 22 del primo tempo, dalla Roma scompariva completamente il Brasile. La città che aveva adottato Falcao e Aldair e che (più concretamente) aveva in rosa ben 7 brasiliani, dopo tanti anni ne faceva ameno. Da Lobont a Totti, il futuro sembrava avere altre bandiere. Sono bastati poco più di 4 mesi, però, per invertire la tendenza, se si pensa che col Palermo il Brasile tornerà ad essere la nazione più rappresentata, senza contare che a luglio arriverà proprio il rosanero Simplicio.
Rigenerazione Visto che la Roma aveva in gruppo big (alcuni anche dal punto di vista dell’ingaggio) come Doni, Cicinho, Juan, Baptista, Artur, Julio Sergio e Taddei, il problema non era solo di condizioni fisiche, in quel momento per tutti non certo brillanti. La tifoseria aveva avuto un rigetto per alcuni ex idoli, considerati inutili (Julio Sergio, Artur), usurati (Taddei, Doni, Juan) o sopravvalutati (Cicinho, Baptista). Con l’aggravante, poi, di concentrarsi soprattutto sulla Seleçao.
Aldair: “Simplicio? Lo consiglio alla Roma”
“Di Roma ho un bel ricordo, sono stato parecchi anni giocando con tanti grandi campioni. Sono stato bene sia con la società che con la città“. Lo ha detto l’ex difensore della Roma, Aldair a Palermo24.net:
I tifosi giallorossi, al difensore brasiliano hanno attribuito un soprannome alquanto singolare, per loro era Pluto. Come nasce questo soprannome?” Penso derivi dal mio modo di correre – dice un sorridente Aldair al nostro sito – Però bisogna chiedere ai tifosi”.
Sabato si gioca Roma – Palermo. Che partita sarà? “Per come sta giocando il Palermo adesso mi aspetto una bella partita. Sono due squadre che cercheranno di vincere la partita, se i rosa vincono si avvicinano alla Roma che a sua volta se vince distacca le altre. Mancano tante partite però è uno degli scontri diretti per la Champions, entrambe giocano bene e si sono rialzate dopo un periodo negativo. Per Delio Rossi poi, dopo tanti anni alla Lazio, penso sarà una partita più importante rispetto alle altre”.
Mexes: “Penso solo alla Roma”
Da Leggo:
Da colabrodo a porta blindata. Dai 22 gol subiti nelle prime 14 giornate (media di 1,57 a partita), alle 4 reti delle ultime 9 (0,44 a gara). Il secondo posto della Roma passa anche e soprattutto per la difesa, un reparto rigenerato dalla cura Ranieri come confermano le prestazioni e le parole dei suoi ministri cardine: Juan e Mexes. Una coppia perfetta che abbina forza fisica a grande tecnica. «Abbiamo trovato una grande solidità – afferma il francese – dovuta anche al grande sacrificio del resto della squadra. Ranieri poi sa come motivare i giocatori».
Il riferimento di Mexes è rivolto anche a se stesso. Il difensore di Tolosa, «troppo certo del posto dal titolare», aveva iniziato la stagione con molte sbavature, tanto da convincere Ranieri a tenerlo fuori per circa un mese. Alla prima occasione Philippe si è fatto trovare pronto dimostrando che quando sta in forma rimane uno dei più forti difensori europei, alla faccia di Domenech. «Alla Nazionale non ci penso. C’è la Roma», dice col sorriso Mexes che smentisce anche le “vocine” che lo volevano vicino alla Juve. L’altro grande protagonista ritrovato è Juan.
Juan come Aldair
Da Il Messaggero:
Gesti indimenticabili che ritornano alla mente, come se fossero dei veri e propri flashback. Colpi di tacco improvvisi, correre e un po’ ciondolare e inserimenti che fanno emozionare, tornare indietro nel tempo e far venire qualche lacrimuccia.
Siamo intorno alla mezzora e l’Olimpico si sofferma qualche secondo, esclamando un “ohhhh” di meraviglia. Juan è appena uscito dall’area di prepotenza, sdradicando il pallone a Maccarone, avanza e di tacco serve Riise. Per un attimo, solo un attimo ai trentamila tifosi della Roma presenti, è sembrato di vedere Aldair.
Aldair diventa dirigente della scuola calcio Sorianese
Non lo si può affatto dimenticare, e non solo perchè