Montali: “Stanchi di veder vincere l’Inter”

 Dal Tempo:

Quando c’è qualche «titulo» in ballo tra Roma e Inter finisce sempre così. Il pensiero di Gian Paolo Montali rappresenta al meglio la sindrome da frustrazione da eterni secondi: «Siamo stanchi di vedere vincere l’Inter, ma noi non abbiamo nulla da rimproverarci». Qualcosina, però, da rimproverarsi la Roma ce l’ha. David Pizarro, ad esempio, indica quel maledetto gol preso nel finale del primo tempo che ha riscritto il copione della Supercoppa: «Se non avessimo commesso quell’errore, sicuramente non sarebbe finita così. Fino al pareggio di Pandev, c’è stata in campo solo la Roma. I nostri tifosi devono stare tranquilli, perché comunque abbiamo fatto la nostra prestazione».

In attesa di nuovi compratori tocca a Gian Paolo Montali

 Futuro societario: Montali responsabilizzerà la squadra in attesa di nuovi padroni. Secondo la Gazzetta dello Sport oggi Rosella Sensi è segnalata a Visso — borgo montano delle Marche al confine con l’Umbria — dove inaugurerà la sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini intitolata al papà (che di Visso fu anche sindaco), scomparso il 17 agosto 2008.

Da domani ogni giorno è buono per rivedere Rosella a Trigoria.  Nell’ultimo mese la latitanza della presidentessa — che pure si è impegnata con UniCredit a «valorizzare la società» in questa fase di transizione — ha prodotto effetti a catena: dirigenti inquieti, alcuni calciatori nervosi, altri in libera uscita, allenatore di nuovo attraversato da brutti pensieri (rinnovare o no per altre due stagioni?). In troppi remano dalla propria parte e la barca comincia a girare su se stessa: do you know mulinello? direbbe il Rutelli imitato da Corrado Guzzanti. Urge riascoltare la voce del padrone, prima che sia troppo tardi. Gian Paolo Montali è il dirigente incaricato di risolvere la situazione, come l’anno scorso. Gli compete, del resto. Il responsabile della prima squadra e dell’area sportiva è lui.

Montali: “Roma, lavoriamo tutti per farti grande”

 L’intervista di Gian Paolo Montali a Il Romanista a poche ore dall’aichevole tra Olympiacos-Roma. Testuale:

Atene è un po’ casa sua. Nella Capitale greca Gian Paolo Montali è una sorta di mito, dopo che in pochi mesi, quando ancora faceva il coach di volley, ha conquistato uno scudetto, due coppe nazionali e una coppa europea.
Dove? Sulla panchina dell’Olympiacos. Proprio la squadra che stasera affronterà la Roma nell’ultima amichevole prima della Supercoppa. E che farebbe carte false per riportarlo in Grecia, magari dietro a una scrivania come direttore generale di tutta la polisportiva. Ma lui, che di Roma si è innamorato (ricambiato) ha respinto al mittente tutte le offerte.

Roma, Montali farà parte anche del nuovo organigramma

                

 Gian Paolo Montali dovrebbe far parte del nuovo organigramma della Roma, anche quando si consumerà l’addio definitivo della famiglia Sensi e il club conoscerà il suo nuovo proprietario (cosa che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe avvenire in tempi stretti,

Montali: “Sono un manager, non un traghettatore”

 Dal Corriere dello Sport:

Nei giorni scorsi, a più riprese, aveva detto, sicuro, «per un po’ di tempo non credo che avrò voglia di parlare » lui che, peraltro, in questi mesi romani, aveva sempre dimostrato un’ap­prezzabile predisposizione al confronto dialettico. E infatti, bu­gia. Perché ieri, nel tardo pome­riggio, attraverso un lancio del­l’agenzia Ansa è tornato a far sentire la sua voce Gian Paolo Montali.

Roma, Montali blinda i big: “Non si vende nessuno”

 Gian Paolo Montali detta il mercato della Roma e pare rassicurare, ogni volta che se ne presenta l’occasione, il pubblico di fede giallorossa: l’orientamento della società capitolina, stando alle parole del dirigente, è quello di non vendere i campioni. E, il veto apposito, riguarda nella fattispecie Vucinic, Mexes, Juan. Gente che, a ben vedere, di richieste ne ha a iosa. Da Il Corriere della Sera:

A Trigoria sono risolutivi: non si vende nessuno dei grandi nomi. Personalmente, non ci credo, ma fa bene il direttore generale Montali a dire che «i campioni giallorossi non si toccano». Le voci riguardano Vucinic, Mexes, Juan: offerte da capogiro a cui difficilmente una società con problemi economici potrà rispondere di no. Staremo a vedere, ma penso che se sul piatto venissero versate cash somme del genere, beh, forse qualche titubanza Rosella Sensi l’avrebbe. Comunque, è giusto che si getti acqua sul fuoco delle sirene che vorrebbero portar via giocatori che hanno disputato un campionato entusiasmante.

Montali: “Sei grande, Roma”

 L’intervista rilasciata da Gian Paolo Montali alla trasmissione radiofonica Te la do io Tokyo:

GASTONE “Ho degli amici che mi chiamano Gastone, sono molto fortunato è vero. La fortuna tante volte ci vuole è chiaro che il mio arrivo è in concomitanza con alcuni risultati, per cui la gente pensa che il merito sia mio. Di sicuro mi sono messo a disposizione della società, spero di aver fatto il possibile. Vedremo se potremo mettere la ciliegina sulla torta”.

VOGLIA DI STRINGERSI “Abbiamo spostato lo spogliatoio dove c’erano alcuni giocatori, non solo le riserve. Questi due spogliatoi all’inizio mi sembravano una cosa un po’ strana. Sono stati un po’ stretti all’inizio ma credo che sia stata una cosa che abbia fatto piacere a tutti, Totti e De Rossi in testa. E’ tutto vero”.

Montali: “Ora la Roma, ma domani? Il calcio deve cambiare”

 Gian Paolo Montali, coordinatore delle risorse umane della Roma, a Radio Anch’io lo Sport. Lazio-Inter, certo, ma non solo. Il dirigente giallorosso ha preso parola per affrontare in senso lato gli episodi circoscritti alla gara dell’Olimpico tra i biancocelesti e i nerazzurri.
INDIGNAZIONE.Penso che la cosa che dovrebbe indignare chi si occupa di sport in questo Paese è quello che è successo ieri sera all’Olimpico. Chi era più in imbarazzo sul campo erano i giocatori dell’Inter, la società e il presidente. Si è scritta una delle più brutte pagine dello sport italiano. Io ho tastato il calcio in prima persona, ed è uno sport. Vedere l’Inter ieri, una squadra così forte, così nobile, dover giocare in quelle condizioni è stato imbarazzante. Magari l’Inter ieri se avesse giocato come sa avrebbe vinto comunque, ma quella scritta ieri è veramente una brutta pagina di questo sport“.
STESSO ORARIO.Si era detto che fosse necessario. Ormai era stato deciso così, ma se le gare di ieri fossero state giocate tutte allo stesso orario sicuramente qualcosa sarebbe andato diversamente. C’è la paura che il calcio sia condizionato da cose esterne che non abbiano niente a che fare con l’etica sportiva. Noi mercoledì sera giocheremo contro l’Inter, una grande squadra, e se giocherà l’Inter una partita straordinaria, saremo i primi a riconoscerlo e questo credo sia la vera realtà dello sport in Italia“.

Montali: “Roma, il coraggio paga. Lazio, zittisci i detrattori”

 Il pensiero di Gian Paolo Montali, coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane dell’area sportiva della Roma, dalle colonne del Messaggero:

Non è tempo di bilanci. Ed io sono abituato a farlo sempre al termine di una stagione. Ma quello che ci aspetta nelle prossime 4 gare (3 di campionato e la finale di Coppa Italia) merita una riflessione. Ciò che ha fatto questa squadra è sotto gli occhi di tutti. Nessuno potrà mai togliercelo. La qualificazione già alla fase a gruppi in Champions League, la Finale di Coppa Italia a Roma, e la finale di SuperCoppa italiana. Ma c’è di più. Ed è ciò che questo gruppo di persone ha saputo accendere nell’immaginario collettivo dei suoi tifosi e degli sportivi italiani.

Gian Paolo Montali si presenta: “Tifo il Parma, Juve per crescere. La Roma è il banco di prova”

Ieri era al Friuli per assistere alla gara tra Udinese e Roma. L’esordio di Gian Paolo Montali alla corte del club giallorosso non è stato battezzato nel migliore dei modi ma la prestazione di ieri non può essere, per l’ex bianconero, il banco di prova di alcunchè.
Ha bisogno di conoscere l’ambiente, Montali, e al contempo capire come e dove intervenire.
In un’intervista rilasciata a Roma Giallorossa, il nuovo arrivato si presenta e lo fa toccando più di un argomento di interesse.
Di fede Ducale, Montali si dice pronto alla nuova esperienza e forte di un trascorso in bianconero che gli ha fatto da scuola, insegnandogli a districarsi nel contesto del calcio.
Testuale:

Montali si presenta alla Roma, per Totti il massimo rispetto

In segno di rispetto Gian Paolo Montali si pulisce la mano prima di salutare Francesco Totti.
Comincia con questa chicca l’avventura dell’ex bianconero con la società giallorossa, nella quale ha fatto l’esordio ufficiale proprio ieri, quando si è trovato a salutare la squadra e presentare il proprio ruolo all’interno del club.
Tra vecchi amici – Claudio Ranieri – e calciatori visti per la prima volta nella vita, Montali è sembrato subito sicuro di sè e chiaro di idee: un impatto simpatico e cordiale, stando a ciò che riporta in edizione odierna la Gazzetta dello Sport, cui va il merito di aver ripreso ciascuno dei dettagli intercorsi al momento delle presentazioni.
Testuale:

Ranieri sponsorizza Montali: la Sensi pronta a un’offerta?

 L’indiscrezione di ieri era che Gian Paolo Montali, il cui destino in quota al club partenopeo di cui Aurelio De Laurentiis è Presidente sembrava essere tanto sicuro da venir messo nero su bianco, avesse rifiutato la proposta del Napoli per una serie di motivazioni formali e sostanziali, non ultima quella di aver trovato un contratto assai differente – nelle clausole e nelle modalità – da quanto fin lì discusso con il club.
Sarebbe diventato il nuovo Direttore Generale, figura cruciale all’interno dei meccanismi societari.
Montali non ha accettato e da quel momento si sono fatte sempre più insistenti le voci per cui l’ex bianconero sarebbe in contatto con il club capitolino per cominciare una collaborazione proprio con la Roma.
A referenziare Montali ci ha pensato Claudio Ranieri, che verso l’ex tecnico del volley nutre profonda stima.
Ecco cosa ci racconta il Corriere dello Sport in tal proposito:

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