Aldair: “Roma, Adriano vale lo scudetto”

 Aldair su Adriano: un grande, a tal punto che la Roma lotterà per lo scudetto. Non solo: stando all’ex indimenticato difensore capitolino, l’Imperatore sarebbe stato parecchio utile al Brasile visto nella gara di esordio dei Mondiali del Sud Africa. Da Il Romanista:

«Scommetto che mi vuoi chiedere di Adriano». «Veramente volevo chiederti degli Allievi Nazionali» – la risposta – «ma se proprio vuoi parlare dell’Imperatore…». «No no, cominciamo dai ragazzi».
Sei venuto a fare il tifo per la Roma o per vedere qualche giocatore?
Volevo vedere due giocatori della Roma che sto seguendo, ma purtroppo sono arrivato tardi a causa del traffico e ho visto ben poco.
Ci sono giocatori nella Roma che in prospettiva possono arrivare in Serie A?
Sono ragazzi, sono molto giovani ancora. Per me è difficile esprimere un giudizio perché li conosco poco, anche se sono molto contento che la formazione giallorossa abbia vinto lo scudetto.
Anche Montella ha fatto bene al suo primo anno da allenatore.
Ha fatto un grande lavoro, per lui e per i ragazzi è importante iniziare a sentire se possono fare questo nella vita.
Credo che lui ci abbia pensato un po’ prima di intraprendere una carriera da allenatore…

L’Italia come Roma: tutti pazzi di De Rossi

 Nessuna novità per la Capitale, che in Daniele De Rossi incarna da sempre il proprio modo di essere. Nessuna nuova per i giallorossi, per i quali Capitan Futuro è un riferimento imprescindibile. Quel che stupisce e meraviglia, semmai, è il fatto di scoprire un’Italia impazzita per il numero 6 Azzurro, che pare essere diventato il simbolo nostrano di questi Mondiali sud africani. Da Il Corriere dello Sport:

Daniele De Rossi, il futuro è adesso. Oggi contro la Nuova Zelanda il centrocampista può scavalcare Totti ed entrare nella storia, come il giocatore della Roma con il maggior numero di gol in maglia azzurra. De Rossi con il gol contro il Paraguay ha raggiunto il suo capitano a quota nove, contro la Nuova Zelanda ha la possibilità di scavalcarlo. De Rossi è il centrocampista della Nazionale che ha più confidenza con il gol e questa è stata la sua stagione più prolifica. Quello di Cape Town è stato il suo dodicesimo gol stagionale, dopo i sette in campionato, tre in Europa League e uno in Coppa Italia. Oggi a Nelspruit raggiunge le 56 presenze in Nazionale.

“De Rossi: classe, forza, carattere. Sarebbe un vero All Black”. Parola di The Snake

 Italia-Nuova Zelanda è anche pre-partita, come testimoniano le parole di uno sportivo doc. Conrad Smith è uno che – di talento – ne ha da vendere. Giocatore di rugby nelle fila dei grandi All Blacks, il 29enne soprannominato The Snake ha avuto modo di elogiare in maniera palese Daniele De Rossi. Uno che, riferisce il campione della palla ovale, potrebbe essere parte degli All Blacks. Da Il Romanista:

«Sì, Daniele De Rossi sarebbe un vero All Black». I tifosi della Roma lo sanno da anni, perché Daniele incarna tutte le caratteristiche dei rugbysti neozelandesi: classe, forza, spirito combattivo, incapacacità di arrendersi. Adesso lo certifica uno che All Black lo è davvero: Conrad Smith, 29 anni, tre quarti di livello mondiale, una sorta di eroe in patria, attesissimo al Mondiale che si disputerà proprio in Nuova Zelanda il prossimo anno. Fisico possente ed esplosivo, grande rapidità, è soprannominato “The snake”, il serpente, per sua capacità di infilarsi nella linea difensiva avversaria con movimenti rapidi e con passaggi intelligenti e precisi. Laureato in legge, ha esordito con gli All Blacks nel 2004 nel test match contro l’Italia al Flaminio, mettendo a segno la sua prima meta dopo appena pochi minuti. In quell’occasione rivelò di conoscere tre cose di Roma: «La carbonara, il Colosseo e Francesco Totti». Oggi ne ha aggiunta una quarta: Daniele De Rossi: «Lo conoscevo meno rispetto a Totti, poi ne ho sentito parlare: è un grande giocatore, potrebbe essere tranquillamente un All Black».
Oggi vedrai la partita con la Nuova Zelanda?

Zeman: “Mondiali 2010? Vince chi resiste. Adriano – Roma: è grandissimo, in tutti i sensi”

 Quando parla sembra un oracolo: Zdenek Zeman torna a esprimere opinioni e giudizi davanti ai microfoni di Sky Sport e il giorno dopo si trova sulle pagine di tutti i giornali. Non sembra particolarmente affascinato dopo le prime gare di questo Mondiali 2010 francamente indecifrabile per mancanza di idee e carenza di gioco; non sembra neppure certo del fatto che l’acquisto di Adriano possa fare grande la Roma: non perchè sia un bluff quanto piuttosto per il fatto che il carioca è palesemente fuori condizione. Altre pillole da Il Romanista:

«Adriano? Una volta, quando mi sfrecciava sotto la panchina, faceva vento, ora non lo so se, con qualche chilo in più, riesce ancora a fare la stessa prestazione fisica. Una volta era grande, ora è solo grandissimo». Parola di Zdenek Zeman, che in esclusiva a Sky Sport24 parla di tutto: Mondiali, Totti, la Roma.
Zeman, sta vedendo Sudafrica 2010?
Io continuo a dire che il Mondiale a 32 squadre è difficile da seguire, ci sono più di 700 giocatori, seguire 700 giocatori è difficile. Come squadre, penso che per ora nel girone si stanno facendo i calcoli per non stancarsi, per vedere come si potrebbe passare il girone, quindi non ci sono state grandi partite, per ora si pensa di più a distruggere gli altri che a costruire qualche cosa. Poche squadre prendono l’iniziativa, poche squadre cercano di fare calcio offensivo, anche se sulla carta sono nettamente superiori e quindi dovrebbero far valere la loro superiorità. Tutte le 32 squadre pensano di poter vincere il campionato del Mondo visto che l’ha vinto l’Italia quattro anni fa. Hanno speranze, poi arriveranno in poche. Vincerà quella che avrà più resistenza a fare sette partite a buoni livelli.
Le è piaciuta l’Italia?

Mondiali 2010, Brasile-Costa d’Avorio: Drogba trema. C’è Juan

 Neppure il Brasile di Carlos Dunga ha finora incantato: nel corso dei Mondiali del Sud Africa, tuttavia, il girone dei verdeoro pare essere uno dei più equilibrati se è vero – come è vero – che neppure la Corea del Nord è parsa tanto scarsa. Oggi toccherà nuovamente ai carioca, impegnati in serata contro l’ostica Costa d’Avorio dell’acciaccato Didier Drogba. Gli africani sono a tutti gli effetti l’ultima speranza (con il Ghana) cui il continente nero può aggrapparsi per vivere l’emozione di un passaggio del turno ma per il calciatore del Chelsea il pericolo è in agguato. Si chiama Juan, muraglia brasiliana che ha mostrato di sapere – lui solo – frapporre ostacoli insormontabili davanti ai pali di Julio Cesar. Da Il Romanista:

Baptista sicuramente lo sa. Ma stasera (ore 20.30), contro la Costa d’Avorio di Eriksson, il suo Brasile potrà contare sul tifo della Roma. C’è un sogno che fanno spesso a Trigoria: Dunga chiama Baptista, gli affida la maglia di Kakà e la Bestia ripaga la fiducia del suo ct con un paio di gol. È una visione. E pure una speranza. Per il cartellino del brasiliano, ad agosto 2008 la Roma ha versato nove milioni nelle casse del Real Madrid.

Mondiale 2010, Italia-Nuova Zelanda: De Rossi la certezza, Marchetti la novità

 La seconda gara della Nazionale italiana in Sud Africa è una partita cruciale perchè una vittoria garantirebbe agli Azzurri buone canches di qualificazione. Marcello Lippi ha deciso: giocano dieci undicesimi della squadra che ha pareggiato con il Paraguay. E mentre Daniele De Rossi si conferma sempre più leader del gruppo, Federico Marchetti si appresta al debutto dal 1′. Da Il Romanista:

Col gol al Paraguay ha messo a tacere le critiche per le sue dichiarazioni al Sestriere. Qualcun altro al posto suo potrebbe ritenersi già soddisfatto. Qualcun altro, appunto. Non De Rossi. Per lui è appena cominciata. Daniele, dopo essersi preso la Nazionale, vuole prendersi anche un Mondiale che stavolta sentirebbe pienamente suo. Lippi lo sa che, se vuole andare avanti, deve affidarsi a lui. E gli ha consegnato le chiavi del centrocampo in una partita in cui bisognerà reggere l’impatto fisico dei neozelandesi per poterli andare poi a colpire con la tecnica e con l’agilità. Insomma, una partita per De Rossi. La formazione che scenderà in campo oggi pomeriggio alle 16 al Mbombela Stadium di Nelspruit è fatta per dieci undicesimi. In porta confermato Marchetti come vice Buffon (che è rimasto nel ritiro di Centurion per curare l’ernia del disco e tentare un improbabile recupero), la difesa sarà la stessa dell’esordio, con la fiducia confermata a Criscito sulla sinistra. Nel mezzo De Rossi e Montolivo con Pepe da una parte e Marchisio dall’altra in un 4-4-2 nel quale ci sono da decidere le punte.

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