E’ arrivata la diciottesima vittoria bianconera sui 71 incontri disputati tra Udinese e Roma. Nella maniera peggiore: con i giallorossi, cioè, incapaci di concretizzare il bel gioco prodotto e ancora meno bravi nel controllare un avversario – preso per mano da Antonio Floro Flores – che ha perforato come ha voluto.
Aveva ragione Pasquale Marino, quando alla vigilia elogiava le doti dei suoi attaccanti, delle cui prestazini fin qui svolte si era detto ampiamente soddisfatto. Già: perchè se non segna Totò Di Natale, e capita davvero di rado, ecco all’occorrenza Simone Pepe. O Floro Flores.
Le chiavi del match sarebbero state almeno due, altrettanto determinanti: la tenuta della retroguardia giallorossa e la straripanza dell’attacco bianconero. E delle due cose, ovviamente, l’una avrebbe escluso l’altra. le due reti finali messe a segno dai padroni di casa hanno sancito che il tridente schierato dal tecnico udinese ha fatto un po’ meglio della difesa cui si è affidato Claudio Ranieri. E un po’ tanto di più rispetto all’omologo giallorosso.
Doni – 5: Incolpevole sul primo gol, ha invece qualche colpa sul secondo. Attento e concentrato appare ancora lento nei riflessi.
La prima gara in assoluto tra Udinese e Roma si disputò la vigilia di Natale del 1950: Spartano, Lucchesi, Bacci, Andersson fecero quattro regali ai tifosi giallorossi, mentre il gol del friulano Darin sancì il 4-1 finale per la formazione allenata da Pietro Serantoni (al suo primo incontro dopo l’esonero di Adolfo Baloncieri).

Francesco Totti si è operato. Dopo che nei giorni scorsi si era scongiurata l’eventualità di riportare il giocatore sotto i ferri, questa mattina il capitano giallorosso ha provato ad allenarsi con il gruppo, ma dopo mezzora è stato costretto ad interrompere la seduta. Totti, accompagnato da Vito Scala e dal fisioterapista della società Silio Musa, ha effettuato una visita di controllo al ginocchio destro nella clinica romana Villa Stuart. Il giocatore si è sottoposto ad un “intervento di meniscectomia artroscopica mediale selettiva del ginocchio destro”, una operazione che “si è resa necessaria per la comparsa, durante l’allenamento odierno di ulteriori disturbi”. “Nel corso dell’intervento non sono state riscontrate lesioni di altra natura (legamentose o cartilaginee)” si legge nel comunicato diramato dalla società giallorossa.
Doni – 6: Attento e concentrato durante la sua gara. Qualche buon intervento per il portierone brasiliano, incolpevole sulla rete toscana.

L’armata Ranieri non inseguirà soltanto i tre punti, contro il Livorno (domani, Stadio Olimpico, ore 15.00). Ammesso che il ‘gioco’ possa ancora essere messo da parte (la voce non era prevista nella cartella clinica compilata dal tecnico al suo arrivo), gli attaccanti giallorossi sono chiamati a sfatare un tabù: il gol senza Francesco Totti. L’allenatore di San Saba lo sa (“caspita se è un limite“) e ci scherza su: “Come si risolve la questione? Recuperando Totti. E’ un problema se manca? Altrimenti perchè lo paghiamo così tanto?“. A leggere i dati, viene un po’ meno da ridere: Okaka, Baptista e Vucinic sono ancora all’asciutto in campionato. Menez ha segnato una sola rete.
“Il bilancio di questi 50 giorni è positivo”. E’ contento Claudio Ranieri. E’ felice di questo suo primo periodo romano, di come la sua Roma ha raggiunto il pareggio in terra inglese. “Stiamo lavorando bene: si vedono grinta e carattere. I ragazzi non si arrendono mai, questo è importante. Ora la Roma è capace di rimontare le gare, cosa fondamentale”. Già, la Roma non si arrende mai e questo è uno dei punti distintivi di passaggio dalla vecchia squadra alla nuova formato trasteverino: in ogni minuto può arrivare la zampata decisiva per una rete allo scadere. E’ successo così sulla sponda del Tamigi 24 ore fa, così come accadde nella prima apparizione della Roma guidata da Ranieri: a Siena una bomba di Riise allo scadere diede il successo ai giallorossi e così anche ieri quando un altro difensore – Andreolli – con una magia ammutolì il Craven Cottage.