Vucinic, 3 reti alla 17esima: se segna, va in gol anche Perrotta

I numeri di Mirko Vucinic alla 17esima di serie A sono quelli di un calciatore che pare aver smarrito il fiuto del gol: tre sole reti messe a segno a fronte delle 16 gare disputate. Tutto insufficiente, tuttavia, solo in apparenza perchè lo score personale del montenegrino classe 1983 non tiene conto di quanta poesia vi sia stata, finora, nelle prestazioni di Mirko, costretto a giocare in condizioni precarie per l’evidente assenza di un sostituto d’attacco capace di non far rimpiangere nè lui nè il Capitano, vittima di uno stop obbligato che ha costretto Vucinic agli straordinari.
Per l’ex salentino, 1206 minuti in campo sul totale dei 1530 utili, due sostituzioni fatte e sei avute, due cartellini gialli. Tre reti tutte su azione e in circostanze nelle quali Vucinic era sceso in campo da titolare, due delle quali infilate con colpo di testa e la capacità di trovare due calci di rigore. Per i giornali, Vucinic ha meritato nel complesso una media di 6.03 in pagella che sono la somma di prestazioni giudicate altamente negative (un quattro deprimente nella nona di serie A contro il Livorno, Roma sconfitta in casa dalla formazione di Serse Cosmi) e di prove pienamente convincenti (impeccabile nella quarta di campionato contro la Fiorentina, nell’undicesima di A contro il Bologna, nella tredicesima contro il Bari all’Olimpico e nella quattordicesima contro l’Atalanta a Bergamo).

Roma, quarto attacco della serie A con 27 reti

Il 2009 della Roma si è concluso nel migliore dei modi: il successo sul Parma è valso l’aggancio a quel quarto posto che soltanto due mesi fa sembrava una chimera. Invece grazie al grande lavoro compiuto da Claudio Ranieri e, soprattutto, sfruttando la nota positiva del rientro in ottima forma dei Big come Simone Perrotta, Mirko Vucinic e soprattutto Francesco Totti, la squadra ha ripreso a correre.
Il capitano guida l’attacco con 9 reti in campionato anche se la sua presenza non è sempre stata una garanzia (il solito ginocchio malconcio e la classica sequenza do falli sistematici da parte degli avversari). Discorso differente per Mirko Vucinic che, dopo l’infortunio al ginocchio, ha faticato a riprendersi ma, come ha sempre precisato Claudio Ranieri, il montenegrino  aveva bisogno di tempo per tornare quello che gli ha permesso di diventare un idolo dei tifosi giallorossi (tempo che non sempre il tecnico testaccino ha potuto garantirgli, mandandolo in campo anche acciaccato).

Vucinic e Bojinov: fratelli dai tempi del Lecce (di Zeman)

Il passato di Mirko Vucinic e Valeri Bojinov è tinto di giallorosso. Sponda Lecce. I due – ai tempi conosciuti come i gemelli del gol – si ritrovano oggi, da avversari, sul terreno di gioco dell’Olimpico: per Vucinic, il post Salento è coinciso con l’investitura ad attaccante della Roma mentre per Bojinov l’addio al Lecce è stato pieno di svantura: lentezza nell’adattamento a Firenze, poi una serie di infortuni che ne hanno limitato percolosità e qualità.
Tra i due persevera un’amicizia sincera che va avanti da quel periodo: erano gli anni compresi tra il 2001 e il 2005, il gioco spumeggiante dei salentini è griffato Zdenek Zeman. Legati come fratelli – l’anagrafe dice che Vucinic (classe 1983) è il maggiore dei due  (Bojinov è di tre anni più piccolo), il palcoscenico dell’Olimpico li vedrà dunque uno di fronte all’altro. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport:

Amoruso: “Totti è sopra la media e Vucinic è immarcabile, ma domenica sarà dura per la Roma”

 Nicola Amoruso, attaccante del Parma che domenica affronterà la Roma nella gara valida per il 17° turno della serie A, al sito ufficiale della società emiliana (FCPARMA.COM) ha dichiarato:

“La squadra ci tiene a concludere bene l’anno. Non ci mancherà lo spirito per cercare di far risultato. Affrontiamo un squadra, come la Roma, che è nel suo momento migliore di forma, non sarà facile visto il clima che si respira nelle partite all’Olimpico. Amano giocare in velocità e sarà davvero difficile metterli in difficoltà. Ma noi abbiamo le nostre armi e credo che sia la voglia di lottare su ogni pallone la nostra qualità più importante. Se non ci viene a mancare questo, sarà dura anche per la Roma.

La Roma è col vento in poppa, 14 punti in 6 giornate

 Da Il Corriere dello Sport:

Claudio Ranieri lo diceva quando la Roma era quattordicesima: ”Giochiamo bene ma non ce ne va bene una. Faremo di più, lavoreremo con serenità e ci rialzeremo”. Era il 28 ottobre: Udinese-Roma 2-1. Sembrava una disperata difesa del suo lavoro, dopo la terza sconfitta consecutiva che alzava il ponte levatoio e lo isolava dai sogni.

I convocati per Sofia: fuori Doni, Totti, Vucinic e Menez

 Claudio Ranieri ha diramato la lista dei convocati per la sfida di Europa League contro il Cska Sofia. Doni, inizialmente inserito nella lista, viene sostituito da Artur, per il persistere di un problema muscolare. Anche Totti, Vucinic e Menez non sono stati convocati.
Ecco la lista:
Andreolli
Artur
Baptista
Bertagnoli
Brighi
Burdisso
Cassetti
Cerci
De Rossi

Le pagelle di Sampdoria-Roma: Taddei propositivo, Vucinic sacrificato

 Julio Sergio: 6 – Neutralizza tutti i tiri che i compagni di reparto lasciano sfilare. Pochi i suoi interventi, ma è concentrato per tutti i novanta minuti.
Cassetti: 7
– Vola sulle ali dell’entusiasmo dopo il gol vittoria nel derby. La sua gara è pressoché perfetta. Ha il compito di bloccare sul nascere le giocate di Cassano e ci riesce magistralmente.
Burdisso: 6
– L’argentino ha grinta e tempi giusti per marcare la coppia Pazzini-Cassano. Soffre un po’ troppo le palle alte, ma nel complesso gestisce le poche occasioni dei blucerchiati con attenzione.
Juan: 6,5
– Si trova davanti Pazzini Cassano e Bellucci e senza battere ciglio li blocca su ogni azione. Concentrato e roccioso per tutti i novanta minuti.

Cassetti, l’eroe dell’Olimpico: la gioia nel derby è la terza della sua storia in giallorosso

 Minuti conclusivi della prima frazione del derby capitolino numero 131 da quando il campionato italiano di serie A è passato a girone unico. Mexes, che fino a quel momento era stato uno dei migliori in campo, è costretto a chiedere la sostituzione per via di un problema al collaterale del ginocchio destro. A sostituirlo il numero 77, Marco Cassetti, inizialmente escluso dalla formazione titolare, ma protagonista del derby tutto nel segno della lupa. A dieci minuti dal termine della gara, la svolta: al minuto 77’ Vucinic crossa dal settore destro del manto erboso dell’Olimpico, e con un destro al volo l’esterno giallorosso nato a Brescia trafigge Muslera. Subito dopo il boato e l’esultanza sua e di tutto lo stadio, quello colorato di giallorosso, quello che canta e che vede avvicinarsi la vittoria numero 43 nelle stracittadine (dieci in meno quelle dei biancazzurri, 33, mentre 54 sono i pareggi). I compagni gioiscono con lui per il 157° gol della Roma (per la Lazio sono 126) in 80 anni di derby.

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