La cosa più bella non l´ha fatta in occasione del gol. No. L´ha fatta qualche minuto più tardi: punizione per la Juve dalla tre quarti, Del Piero si prepara a battere. Sistema il pallone con cura quasi maniacale. Mirko Vucinic è l´unico giallorosso oltre la linea di metà campo. Ha le mani sui fianchi, si gira. Poco distante da lui, sulla sua destra, Ranieri lo osserva. E´ un attimo. Vucinic inizia a correre, in una manciata di secondi si piazza davanti a Del Piero che calcia. Lui salta col tempo giusto, ribatte il pallone. Ranieri applaude.
Oltre che nel meraviglioso interno destro a giro che ha tolto le ragnatele dalla porta di Storari, la partita di Mirko Vucinic è tutta lì. Nel genio che prima porta in vantaggio la Roma con una rete da antologia e poi corre a coprire come l´ultimo dei gregari: «E´ così che lo vogliamo», assicurano da Trigoria il giorno dopo. E pensare che dopo i colpi ricevuti dai giocatori della Juventus (Felipe Melo su tutti), l´attaccante montenegrino non avrebbe dovuto giocare neanche il secondo tempo.
Mirko Vucinic
Coppa Italia, Juventus-Roma: un dato interessante
C’è un dato inimmaginabile che appartiene a quasi tutta la batteria di attaccanti che stasera sarà a disposizione di Ranieri per la partita di coppa Italia: le polveri bagnate quando si trovano ad affrontare i bianconeri. Fra Menez, Borriello e Vucinic, infatti, soltanto quest’ultimo è riuscito a segnare ai bianconeri in gare ufficiali (escludendo, ovviamente, l’amichevole precampionato dell’agosto 2007). Per di più nel periodo in cui ancora indossava la maglia del Lecce, addirittura, cinque anni e mezzo fa, nell’aprile 2005. Una statistica sorprendente per ragazzi che, nella loro carriera, hanno segnato complessivamente ben 137 gol.
Coppa Italia, Juventus-Roma: Borriello in forte dubbio
Da Leggo: A Torino senza Borriello. L’ex-rossonero non si è
Coppa Italia, Juventus-Roma: Taddei prenota una maglia
Mentre la testa e i sogni dei tifosi sono a New York, la realtà della Roma si chiama Coppa Italia. Domani sera la squadra di Ranieri è attesa dalla Juventus (diretta tv Rai 1, ore 20.45) in una gara ad eliminazione diretta: la vincente approda in semifinale. Per il tecnico rimane il dubbio se affidarsi o meno al tridente Menez-Borriello-Vucinic (anche ieri abbastanza nervoso in allenamento): al momento sono più alte le possibilità di vedere uno schieramento a due punte.
Coppa Italia, Juventus-Roma: dubbio Menez
Claudio Ranieri ci tiene alla Coppa Italia e giovedì sera a Torino farà poco turn over. Per i quarti di finale avrà a disposizione tutta la rosa, ad eccezione di Adriano e Pizarro, ancora infortunati e Totti, squalificato. Ieri non si sono allenati Borriello, Riise, Castellini e Vucinic, ma nessuno di loro desta preoccupazioni in vista della sfida contro la Juventus. Il montenegrino accusa il solito fastidio all’adduttore sinistro, un’infiammazione che si trascina da tempo, ma contro i bianconeri sarà titolare dall’inizio al fianco di Borriello.
Menez: “Il gol al Cagliari? Un gesto d’istinto”
«Un gesto d’istinto». Jeremy Menez definisce così la meravigliosa finta con cui ha messo a sedere Agazzi per poi andare amettere dentro il gol del definitivo 3-0 contro il Cagliari. Una rete che ha fatto impazzire non solo Roma, ma anche tutta la Francia. Che domenica paragonava la sua prodezza a quella di Ronaldo nella finale di Coppa Uefa del 1998 (anche in quel caso era il 3-0, ma ai danni della Lazio). Ad unire i due gesti c’è una città, Parigi, che ispirò il Fenomeno in quella serata e che ha ispirato Jerry da bambino portandolo ad essere il talento straordinario che è oggi. E dire che quella danza sul pallone non è stata frutto di una scelta razionale, ma è stata dettata dal puro istinto, non ne sminuisce affatto la bellezza. Anzi, l’accresce. Perché la tecnica la puoi insegnare, la tattica pure, il genio invece no.
Juventus-Roma: Borriello vuole sfatare un tabù
Si riparte da Borriello. Complice l’assenza di Totti (il capitano in Coppa Italia è squalificato ancora per tre turni) toccherà nuovamente all’ex milanista guidare l’attacco giallorosso. Se con Vucinic o Menez, oppure con entrambi al suo fianco, sarà probabilmente l’allenamento di oggi a chiarirlo. Ieri il montenegrino non si è allenato ma da quanto trapela da Trigoria non ci sono problemi: in mattinata tornerà nuovamente a disposizione del tecnico. Borriello ritrova la Juventus, lo stesso club che nell’estate scorsa aveva fatto l’impossibile per portarlo a Torino.
“Jerry” Menez sempre più decisivo
Dal Corriere dello Sport: Carta rossa vince, carta nera perde,
Coppa Italia, Juventus-Roma: Vucinic titolare
E se la scelta dei quattro centrocampisti dietro a due attaccanti, diventasse definitiva? E’ l’interrogativo che ci accompagnerà da qui a giovedì sera quando la Roma si presenterà all’Olimpico di Torino per giocarsi in una partita secca la qualificazione alla semifinale di coppa Italia. Oltretutto, con Francesco Totti squalificato e Adriano infortunato, la possibilità che pure contro i bianconeri il tecnico romanista scelta quello schieramento tattico, non è assolutamente da escludere. Anzi è quello da considerare in questo momento favorito, se non altro perché schierare tre punte dal fischio iniziale a Torino, per Ranieri vorrebbe dire non avere opzioni offensive da inserire nel corso dei novanta (o centoventi) minuti. Senza dimenticare che tre giorni dopo la Roma dovrà giocare a Bologna una partita di campionato e, quindi, far tirare il fiato a qualcuno non sarebbe una scelta sbagliata a priori. Vucinic – Sicuro del posto, almeno per il momento, dovrebbe essere soltanto il montenegrino, in panchina contro il Cagliari. Così come, peraltro, pure Menez.
I cambi di Ranieri
Cambia e vinci. Come il giocatore di poker che scarta la coppia e infila la scala. O, per avvicinarci a una palla che rotola, a un allenatore di basket che si tiene i migliori per i decisivi minuti finali. Claudio Ranieri ci ha preso gusto. Le sostituzioni, quelle che a inizio hanno gli sono costate tante critiche, adesso sono la sua specialità. È stato lui stesso a ricordarlo dopo la bella vittoria della Roma sul Cagliari. «Ho fatto uno studio e l’ho mostrato ai ragazzi: i cambi ci hanno portato tanti punti». Nove, per l’esattezza in campionato: Brighi entra e propizia un autogol con il Bologna, Vucinic rileva Totti e stende l’Inter, Perrotta fa centro con la Fiorentina, Vucinic si ripete con la doppietta al Catania, Borriello e Adriano partecipano all’azione del gol nel finale di Cesena. Chi sta fuori mette il muso, ma quando Ranieri gli chiede di alzarsi riesce spesso a trasformare la rabbia in energia positiva per la Roma. È successo ancora di più in Champions: sette punti sui dieci conquistati nel girone sono frutto delle sostituzioni.
TuttoSport: Vucinic-Iaquinta, idea di mercato
L’ultima idea del calciomercato scalda Roma e la Roma, ma non lascia indifferente neppure la Juventus, perché lo scambio fra Vucinic e Iaquinta intriga anche i vertici bianconeri, per quanto il sacrificio dell’attaccante azzurro non sarebbe di quelli leggeri.
Però, per mettere le mani sull’attaccante 27enne entrato in rotta di collisione con Claudio Ranieri, Marotta sarebbe anche disposto a parlare del 31enne Vincenzo, che stima e apprezza moltissimo. E non è il solo, perché proprio Ranieri ha ottimi ricordi dell’attaccante che allenò per due stagioni con ottimi risultati. Tant’è che proprio il tecnico della Roma è segnalato fra quelli che l’operazione la vedrebbero di buon occhio, considerati anche i recenti attriti con il montenegrino. La Roma, intesa come società, ha invece qualche dubbio nonostante il conguaglio di dieci milioni di euro che, secondo quanto circolava ieri nei corridoi milanesi del mercato, la Juventus sarebbe disposta a pagare in estate, quando “riscatterebbe” Vucinic.
Mercato Roma: la Juve insiste per Vucinic. Scambio con il Genoa Doni-Eduardo?
Più complicata, soprattutto per l’immediato, è l’opzione Vucinic. Anche il montenegrino è ai ferri corti con Ranieri e il suo procuratore, Alessandro Lucci, da qualche giorno sta discutendo con i dirigenti della Juve del futuro del suo assistito. A Vucinic l’ipotesi di un futuro in bianconero non dispiace affatto, ma è la Roma che non ha alcuna intenzione di cederlo. Almeno alle condizioni prospettate. Si è parlato prima di uno scambio di prestiti Amauri-Vucinic, quindi di una cessione a titolo definitivo in cambio di Iaquinta e soldi (5 milioni). Ipotesi che non convincono affatto Rosella Sensi, che è stata chiara con il giocatore: «Non sarò io il presidente che ti cederà» . Di fronte a un «no» così secco è molto difficile che in dieci giorni la situazione possa cambiare. Ma l’ammiccamento tra l’agente del calciatore e la Juve è un dato di fatto che potrebbe portare a sviluppi clamorosi.
Roma-Lazio, Borriello: “Meglio con Vucinic e Menez”
Il Corriere dello Sport: Marco Borriello non si ferma più.