Derby: doppia festa in casa De Rossi

 Dal Romanista:

«La Roma si ama, la Roma è amore. Lo dice la parola stessa». Eccolo il Vucinic che ci piace. Quello che quando entra apre la difesa laziale come Mosè con le acque del Mar Rosso, quello che non prende a calci le borse ma i palloni, quello che non risponde con indolenza alla chiamata del suo tecnico. «Io non ho mai perso il sorriso – dice – a volte succedono due o tre secondi di follia. Devo controllarmi meglio. Il gruppo c’è e funziona. Ridiamo sempre. La Roma si ama, la Roma è amore. Siamo forti». Doppia vittoria in casa De Rossi. Prima il papà Alberto con la Primavera, poi Daniele. «Complimenti per il lavoro che fa – dice Capitan Futuro – sono di parte, ma mio padre, per la discrezione la passione e l’impegno che mette nel suo lavoro, è un signore e merita questi risultati».

Delvecchio: “Vucinic uomo derby”

 L’ex giocatore della Roma, Marco Delvecchio, è stato intervistato dal Tempo sulla stracittadina di questa sera:

Cosa significa il derby per lei? «È la partita più bella che ci sia a Roma e anche in Italia. Non c’è Milan-Inter o Juve-Torino che tenga: la stracittadina della Capitale è tutta un’altra storia. Emozioni, colori, passione. Una gara unica».
Ricordi? «Un po’ di tutto. Se devo scegliere il più bello dico la vittoria 3-1 dopo aver perso quattro volte di fila con la Lazio nella stagione precedente. In quel momento il derby per la Roma era diventato una maledizione e quella vittoria l’abbiamo cercata e ottenuta con tutti noi stessi.

Derby coppa Italia: Borriello c’è

 Corriere dello Sport:

Uno su uno. Che, pur con un numero che più ristretto non si può, corrisponde al cento per cen­to. Un derby della capitale giocato, un gol realizzato. Il rigore trasfor­mato con il batticuore nella stracit­tadina del girone d’andata, un sini­stro che Muslera sembrava poter respingere, poi il pallone è finito in fondo alla rete, per fortuna sua e della Curva Sud. Quel rigore lo aveva voluto tirare a tutti i costi. Voleva farlo Mirko Vucinic, ma lui, Marco Borriello, si era preso quel pallone e al monte­negrino aveva detto sicuro, «ci penso io» , consapevole che tra­sformarlo avrebbe voluto dire conqui­stare il cuore anche degli ultimi romani­sti scettici.

Savicevic: “Totti dovrebbe prendere in considerazione di giocare in campionati più facili. Vucinic deve tornare ai livelli dello scorso anno”

 Dejan Savicevic, ex giocatore del Milan e presidente della Federazione montenegrina, è intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio IES per parlare della situazione della Roma:

Su Totti e Del Piero:
“I giocatori di una certa età, come Totti e Del Piero, dovrebbero forse prendere in considerazione di giocare in campionati più facili, come Stati Uniti e Medio Oriente, per poter mettere in campo la fantasia che li rende dei campioni.”
Sul connazionale Vucinic:
“Non ho sentito Vucinic di recente, spero che, qualora ci fossero, risolva i suoi problemi con allenatore e società quanto prima. Avrà bisogno di un paio di partite per tornare ai livelli dello scorso anno.”

Montali: “La società Roma pensa a tutelare il gruppo”

 Dal Romanista:

«In questo momento pensiamo soltanto a tutelare il gruppo. Siamo nella fase cruciale della stagione». Gian Paolo Montali è determinato. Contattato dal Romanista, chiede «rispetto» e«stabilità» per dei giocatori, e una società, chiamati a mesi di fuoco sotto tanti aspetti. Dentro e fuori dal campo. Il suo pensiero, in questi giorni, è rivolto soltanto al futuro della stagione.

Derby: Vucinic ha un feeling particolare con la Lazio

 Dal Messaggero:

I numeri, in questo caso i gol, mettono Mirko Vucinic in vetrina per il derby. Tre gol e sempre il migliore in campo negli ultimi due: il 18 aprile del 2010, con le due reti per ribaltare il punteggio e vincere la sfida di ritorno dello scorso torneo; il 7 novembre 2010, gara d’andata di questo campionato, con una prestazione chic e il rigore trasformato per mettere al sicuro il risultato. Decisivo contro la Lazio. Che a quanto pare, incrociandola, lo fa esaltare: la prima sua tripletta in serie A proprio contro la formazione biancoceleste, il 2 maggio del 2005, anche se la maglia giallorossa era quella del Lecce.

Vucinic tra scuse a Ranieri e sirene di mercato

 Da Repubblica.it:

Rabbia, delusione, amarezza. Il bagaglio di Vucinic di queste ore è pieno soprattutto di cattivi pensieri. Venerdì la lite con Ranieri: parole forti (eufemismo), uscita dal campo sbraitando prima del chiarimento a testa bassa di fine giornata. Ieri il secondo atto, con la reazione dopo il cambio con Borriello a dieci minuti dalla fine della partita: calcio alla borsa dell’acqua ignorando il tecnico a bordo campo. Poi, l’errore al momento di lasciare lo stadio scuro in volto, salendo sul pullman del Cesena. Una cosa è certa: dopo Totti, a Trigoria la “tristezza” si è fatta contagiosa. E anche Vucinic, adesso, accarezza l’idea di lasciare la Roma, oggi o a giugno.
Stamattina a Trigoria, prima dell’allenamento, i dirigenti romanisti hanno voluto parlare con il giocatore. Che, a mente fredda, ha riconosciuto di aver sbagliato nell’atteggiamento di protesta verso l’allenatore. Un gesto apprezzato dai vertici del club, ma che probabilmente non eviterà al giocatore la multa, quasi automatica in questi casi secondo il regolamento interno. Alla base del malessere dell’attaccante, un rapporto ormai logoro con l’ambiente e il tecnico.

Roma: altra vittoria che viene dalla panchina

 Dal Corriere dello Sport:

Cominciare il girone di ri­torno con una vittoria in trasferta (la seconda lontano dall’Olimpico in cam­pionato) aiuta a disperdere le tensioni che regnano a Trigoria. Per Claudio Ranieri è una gran fatica gestire una squadra nella quale molto spesso fini­re in panchina o anche solo una sosti­tuzione diventa un caso. Ieri però è an­data bene, anche con i cambi. Totti è rimasto in campo per tutti i novanta minuti e il tecnico lo promuove: «Tot­ti ha fatto un gran partita, sono con­tento del suo impegno, di quello che ha fatto. La differenza la fa la qualità dei giocato­ri che ho a disposizione.

Ranieri: “Liverpool? Per ora penso solo alla Roma”

 Dal Messaggero:

Otto giorni turbolenti: si comincia domenica a Genova e si finisce la domenica successiva a Cesena. Da un caso, Totti, a un altro caso, Vucinic, protagonista addirittura di un doppio litigio col tecnico. Lui, Ranieri, sempre al centro del dibattito. Ieri s’è pure beccato qualche fischio dai tremila giallorossi presenti al Manuzzi. Sono tutti gli insofferenti che vedono in lui il capro espiatorio di una situazione sempre più al limite. Rapporti quantomeno contrastanti con alcuni giocatori, la squadra non esprime un calcio elettrizzante ma prevedibilissimo e compassato: sono questi i capi d’accusa di tanti tifosi.

Roma-Lazio: dentro Borriello, ballottaggio Adriano-Vucinic

 Dal Romanista:

Per il Cagliari potrebbe avere recuperato. Per la Lazio quasi sicuramente no. Una distorsione alla caviglia costringerà Cassetti a saltare con ogni probabilità il derby. Non ci voleva. A Cesena, Marco ha giocato uno splendido primo tempo. Nel secondo è apparso molto meno brillante. Ma c’era una ragione. Il laterale giallorosso aveva rimediato una distorsione alla caviglia sinistra. L’infortunio ha obbligato Ranieri alla sostituzione con Rosi. Peccato, appunto. Perché per i primi 45 minuti Cassetti è stato praticamente inappuntabile. Secondo lo staff sanitario della Roma, comunque, non si tratta di nulla di grave.

Cesena-Roma: le due partite di Vucinic

 Dal Romanista:

Il calcione ad una borsa al momento della sostituzione e l’esultanza vera, spontanea, al gol vittoria. Due istantanee che raccontano molto del Vucinic di questo periodo. Da inizio anno la Roma ha ritrovato un Mirko diverso, rabbioso. Una grinta che diventa furia agonistica, vedi la doppietta con la corsa indemoniata verso la telecamera contro il Catania. Questa nuova cattiveria è servita al montenegrino per tornare ad essere protagonista, ma in qualche momento è andata anche oltre, avendo la meglio sull’aspetto tecnico. Basti pensare a cosa sarebbe successo ieri se Pellegrino non si fosse inventato quella goffa piroetta che ha fatto entrare il pallone recuperato da Simplicio. Con ogni probabilità, si starebbe a parlare solo della sua faccia scura al momento del cambio e dell’ennesimo malumore dello spogliatoio in una stagione maledetta da questo punto di vista. E invece il caso si è smontato subito.

Lite Vucinic-Ranieri, parole grosse

 Da Il Messaggero:

Non basta la nebbia romagnola a nascondere i nervi scoperti che la Roma si porta dietro anche a Cesena. Non è l´avversario di giornata, il Cesena di Ficcadenti, a spaventare la Roma. A preoccupare è il rendimento esterno: in campionato, fuori casa, solo 9 punti, 3 dei quali presi all´Olimpico nel derby. Ranieri, in un momento di assoluta sincerità, se lo ricorda: «Se cambiamo il trend, cioè andando a prendere punti in trasferta, si recuperano gli otto dal Milan. E´ un torneo particolare, con alti e bassi da parte di tutti. Dobbiamo essere consapevoli che vogliamo lottare per la vittoria». Quando, però, deve trovare una giustificazione per l´andamento lento in viaggio, non convince: «Fuori casa ci manca l´apporto dei nostri tifosi», dimenticando che la gente giallorossa è sempre presente.

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