Totti-Toni-Vucinic: prove di sorpasso

 Da La Gazzetta dello Sport:

Mandate a letto i bambini cresciuti sentendosi ripetere che «la partita perfetta è quella che finisce zero a zero». A Roma, infatti, il calcio diventa spinto, a luci (giallo) rosse, visto che – in tempi di voyeurismo tv – il ménage a trois benedetto da Claudio Ranieri soddisfa parecchio. Quanto basta per volare «tre metri sopra il cielo», se l’affermazione non sembrasse quasi uno sberleffo allo scrittore ( laziale) Federico Moccia.
Una cosa è certa: la trasferta di Bari ha sancito come il tridente Totti-Toni-Vucinic funzioni, e quindi sarà questa l’arma – un’arma da 345 gol in Serie A – su cui la Roma farà leva per la sua rincorsa allo scudetto.

Mirko Vucinic: solo gol presanti

 Da Il Romanista:

Quando segna lui, la Roma vince. Con rarissime eccezioni. Quest’anno è successo in dieci delle tredici gare in cui Mirko Vucinic ha iscritto il suo nome nel tabellino dei marcatori; due volte (al Meazza con l’Inter e al San Paolo col Napoli) è finita in parità e solo una volta, ad Atene col Panathinaikos (ma quando è uscito lui il punteggio era in parità), la Roma è uscita sconfitta dal campo.
E’ un bel portafortuna MirkoVucinic, oltrecheuncavallodirazza, e segna gol pesantissimi. Quello di Bari è stato il suo quindicesimo stagione, comprese le coppe: gol che sono valsi alla Roma 32 punti totali, 20 solo in campionato.

Bari-Roma: Ranieri, per stupire. Totti, Toni e Vucinic dal 1′

 Tridente mascherato da 4-4-2. I pensieri di Claudio Ranieri vanno tutti in questa direzione. A conti fatti, Francesco Totti e Luca Toni esordiranno, insieme dal primo minuto. Bari-Roma è un angolo di cielo, una frazione del minuto, una fatta della torta, uno spicchio dell’agrume. Eppure, il cielo e il minuto, la torta e l’agrume hanno assunto fattezze speciali. C’è di mezzo il fatto che siamo a sette giornate dal termine, uno scudetto da provare a vincere, la “prima” ufficiale dei due fuoriclasse e l’esodo verso Bari di 10 mila tifosi capitolini. “Aspetto la sera per decidere“, dice Ranieri. E la sera, come ogni giorno da una settimana a ‘sta parte, è arrivata già.
TOTTI, TONI, VUCINIC. Il tempo di un allenamento, di una conferenza, di un pronostico, di una scommessa. E, anche stavolta il testaccino ha detto quel che andava enunciato. Totti, Toni, Vucinic: “A livello di equilibri, si può fare. Se tutta la squadra corre e riesce a restare compatta, si può fare“. E si farà. Non sarà tridente puro perchè – benedette analogie col 2001 – Mirko il montenegrino (news di giornata: l’interesse del Bayern Monaco proprio per Vucinic) ricorda tanto l’uomo del sacrificio. Marco Delvecchio. Ranieri: “Marco fisicamente era più portato ad essere tra virgolette un centrocampista, Mirko ha una diversa conformazione più da scattista. Però lo spirito di sacrifico che aveva Delvecchio ce l’ha anche Mirko“. Allora, lo userà: perchè per Vucinic si prospetta una posizione defilata verso destra. Il quarto di centrocampo con mansioni di offendere e colpire. Il tatticismo, con Vucinic, serve a poco: “Mirko è un purosangue, bigona lasciarlo correre nelle praterie come vuole lui e ogni tanto bisogna tirargli le redini“. Il compromesso raggiunto da Ranieri e Vucinic è proprio questo. Io non t’imbriglio ma ricordati di dare una mano. Là davanti, Totti e Toni.Sono campioni del mondo, hanno giocato insieme per cui sono un’arma importantissima per questa Roma“: non vedono l’ora di far vedere di cosa sono capaci. Sarà uno spettacolo (il tridente mascherato) nello spettacolo (un San Nicola tinto di giallorosso). Verso il sogno.

Trigoria: tifo in fermento. Totti e Toni preparano l’esordio

 Ultima sessione prima della trasferta di Bari. La Roma che approda a Trigoria porta con sè raggi di sole e clima primaverile mentre la bella carica dei 100 tifosi presenti al Fulvio Bernardini è l’ennesimo toccasana che rinvigorisce un ambiente già bello carico. Il tripudio e gli inni richiamano quelli che si sentono nella Sud ogni domenica. Se ne accorgerà anche Bari, di dove possono arrivare le voci giallorosse. Figuriamoci, poi, quando le ugole sono 13 mila. Ci si allena per andare a vincere. Prima notizia: rosa quasi al completo, le sole eccezioni riguardano Faty e Jeremy Menez. Seconda notizia: vedere fianco a fianco Totti, Vucinic, Toni, De Rossi. Roba da pelle d’oca.

Si fa presto a dire tridente

 Da Il Messaggero:

Si fa presto a dire: Roma con il tridente. Cioè, Roma con Totti, Toni e Vucinic. Si fa presto a dire pure: e che ce vo’? In realtà, per sistemarli a dovere l’uno al fianco dell’altro non ci vuole molto, ma neppure poco. Tutto sta a studiare, valutare, capire come sfruttare al meglio e tutte assieme le qualità del capitano, di Luca e di Supermirko.
Claudio Ranieri ci sta pensando da quasi una settimana, praticamente da quando, archiviata la vittoria contro l’Inter, ha cominciato a lavorare in funzione della partita di domani a Bari. E il gioco dell’allenatore impazza in tutta la città, con tifosi e addetti ai lavori impegnati a dire la propria convinti di essere dalla parte della ragione. Domani, al San Nicola, la soluzione del quiz.

Bayern Monaco-Vucinic: alla Roma un “tesoretto”…

 I nomi di Vucinic e Toni attivano l’asse Roma-Bayern Monaco. Calciomercato già in fermento e la prima notizia che giunge come un fulmine a ciel sereno è che le trattative che coinvolgono la società giallorossa e quella bavarese potrebbero farsi intriganti attorno al nome del montenegrino (valutato 30 milioni di euro).
ESPEDIENTE. Appena dopo Pasqua, il procuratore di Luca Toni – Tullio Tinti – dovrebbe incontrare la dirigenza capitolina per iniziare a discutere della situazione del proprio asssistito: Toni vuole la Roma ma il contratto del centravanti ex Fiorentina è di proprietà dei tedeschi che ne detengono il possesso fino al 30 giugno 2011. Il Bayern Monaco ha acconsentito al prestito gratuito della punta accollandosi anche metà dell’ingaggio ma l’opzione giallorossa è in via di scadenza. A conti fatti, Toni dovrebbe tornare a Monaco di Baviera il 30 giugno 2010. La volontà – fortissima – del calciatore è quella di restare nella Capitale: sarebbe disposto a ridursi (si vocifera della metà) l’ingaggio a patto di una buonuscita dalla Germania ma occorre trovare un accordo con il club di Rummenigge, già magnanimo verso il calciatore e la Roma nel corso della sessione di mercato invernale.
VUCINIC. Il dialogo aperto per il cartellino dell’ariete potrebbe coinvolgere anche Mirko Vucinic. La notizia, trapelata nelle ultime ore, è clamorosa ma ha motivo d’essere. Ovvero, il tesoretto (30 milioni di euro circa) che il Bayern Monaco incasserebbe dall’inevitabile (per volere del calciatore e per mantenere fede a una promessa fatta dal club tedesco nella passata stagione) cessione di Frank Ribery, il talentuoso 26enne corteggiatissimo da Barcellona e Real Madrid (a cui si è già promesso?). Entrambi i club spagnoli farebbero carte false pur di assicurarsene le prestazioni e, a fronte di un introito economico importante (i 30 milioni, appunto) al Bayern non resterebbe altro che salutare definitivamente il francese. Ecco, motivato l’accostamneto di Mirko Vucinic ai bavaresi.

Bari-Roma: la Sud trasloca in Puglia per godersi ToTo. Cominciano i brividi

 Acquanne la vidue se marite, nonn’è amore, ma ié preddite. Quando la vedova si marita, non è amore ma prurito. Si dice a Bari, dove l’entusiasmo per la gara di sabato contro la Roma lievita lentamente. Ma cresce. La cornice di pubblico offerta dal San Nicola oscilla – seggiolino più seggiolino meno – intorno ai 50 mila spettatori. Contribuisce anche il capoluogo pugliese: non sarà record di incassi ma a far da contrappeso all’esodo giallorosso ci penseranno i 40 mila sostenitori dei Galletti che, sulla scia dell’entusiasmo che si respira nella Capitale, hanno cominciato a far la fila al botteghino. Discorso opposto per Roma, dove la smania la si respira dal minuto successivo al triplice fischio della sfida contro l’Inter.
VIA CRUCIS.
Una settimana di passione, attesa, frenesia, fibrillazione, ansia. Via Crucis pasquale con la marcia verso Bari. Cominciata con il sostegno di settanta persone nel primo giorno d’allenamento e proseguita a suon di analogie con il 2001, incitamento e striscioni. Quello dedicato a Rosella Sensi “onore a te” dalla maggioranza silenziosa che invitava al contempo i contestatori (Curva Sud?) della prima ora a uscire allo scoperto. Gli auguri riservati a Mexes nel giorno del compleanno; la pronta replica della Curva Sud che, nel sollecitare (la maggioranza silenziosa?) gli anonimi a svelare un volto hanno indicato la via da percorrere. Uniti fino alla fine (“sappiamo quando contestare”). Negli eccessi di gioia, nel fermento costante, nella tensione delle polemiche ci sta l’adrenalina tipica della speranza. Una carica emotiva che è coincisa con la corsa al biglietto.

Bari-Roma: è arrivato il monento di Totti, Toni e Vucinic

 Da Il Romanista:

Totti, Toni e Vucinic. Tutti insieme. Troppa grazia per Claudio Ranieri, che tutti e tre contemporaneamente (e in perfette condizioni fisiche, visto che a Torino il 23 gennaio Totti c’era ma è partito dalla panchina perché non stava bene) non li ha avuti nemmeno il 2 gennaio, giorno della presentazione dell’ex centravanti del Bayern Monaco, nell’amichevole con la Cisco Roma.
To-To-Vu, To-Vu-To, Vu-To-To, chiamatelo come vi pare, ma quello che andrà in scena sabato pomeriggio al San Nicola di Bari sarà un tridente in anteprima assoluta per il campionato italiano, ma anche per Claudio Ranieri che ha cominciato a provarlo solo ieri in allenamento a  Trigoria.

Trigoria: Roma al lavoro tra gli olè di 100 tifosi. Auguri Mexes

 Trigoria, stavolta di mattina. Roma sta sottto la morsa di raffiche di vento che si insinuano tra ampi raggi di sole. Francesco Totti è il più mattiniero e si presenta al Fulvio Bernardini alle 8.45: carica che lascia un salìpore dolce. Ci si legge la voglia di andarsi a prendere qualcosa di importante, nel fatto che la sveglia del Capitano sia suonata anzitempo. Quasi tutti all’appello, anche sotto il nome di Mirko Vucinic si legge “presente”. Unico assente, Jeremy Menez. Con il passare dei minuti, la folla di Trigoria si fa sempre numerosa: da una cinquantina a un centinaio, cori per Totti e De Rossi, ogni tocco di palla è accolto con un’olè, striscioni per Philippe Mexes che ha appena spento 28 candeline. “Non andare via da Roma, sei il nostro angelo“, si legge in uno striscione lasciato lì da una tifosa. Ma ce ne sono degli altri. Tutti per il francese: compilati con mani “femmine”, viene da dire di primo acchito. Beata bellezza.

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