Bari-Roma: la Sud trasloca in Puglia per godersi ToTo. Cominciano i brividi

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 Acquanne la vidue se marite, nonn’è amore, ma ié preddite. Quando la vedova si marita, non è amore ma prurito. Si dice a Bari, dove l’entusiasmo per la gara di sabato contro la Roma lievita lentamente. Ma cresce. La cornice di pubblico offerta dal San Nicola oscilla – seggiolino più seggiolino meno – intorno ai 50 mila spettatori. Contribuisce anche il capoluogo pugliese: non sarà record di incassi ma a far da contrappeso all’esodo giallorosso ci penseranno i 40 mila sostenitori dei Galletti che, sulla scia dell’entusiasmo che si respira nella Capitale, hanno cominciato a far la fila al botteghino. Discorso opposto per Roma, dove la smania la si respira dal minuto successivo al triplice fischio della sfida contro l’Inter.
VIA CRUCIS.
Una settimana di passione, attesa, frenesia, fibrillazione, ansia. Via Crucis pasquale con la marcia verso Bari. Cominciata con il sostegno di settanta persone nel primo giorno d’allenamento e proseguita a suon di analogie con il 2001, incitamento e striscioni. Quello dedicato a Rosella Sensi “onore a te” dalla maggioranza silenziosa che invitava al contempo i contestatori (Curva Sud?) della prima ora a uscire allo scoperto. Gli auguri riservati a Mexes nel giorno del compleanno; la pronta replica della Curva Sud che, nel sollecitare (la maggioranza silenziosa?) gli anonimi a svelare un volto hanno indicato la via da percorrere. Uniti fino alla fine (“sappiamo quando contestare”). Negli eccessi di gioia, nel fermento costante, nella tensione delle polemiche ci sta l’adrenalina tipica della speranza. Una carica emotiva che è coincisa con la corsa al biglietto.


9 MILA BIGLIETTI. Ci auuande apprime, auuande do volde. Chi prende per primo, prende due volte: nel pieno rispetto di un detto barese che è diventato poi universale, la prima parte dei 13 mila tagliandi messi a disposizione dalla società biancorossa ai tifosi della Roma è andata a ruba in due giorni. Sei mila biglietti in 48 ore, 9 mila il bilancio dell’ultimo dato disponibile. Con immaginabile caccia alla manciata di ticket rimasti nella giornata di domani. Ne ballano tre quattro migliaia per traslare l’intera curva Sud da Roma a Bari. La sensazione è che le ultime 24 ore scioglieranno i dubbi degli indecisi. Perchè, volenti o nolenti, domani è il giorno del pre-partita. Quello dell’ultima seduta di allenamento utile, della conferenza di Claudio Ranieri, della partenza della squadra alla volta del San Nicola. E con tanta paglia secca, basta una scintilla a provocare l’incendio. Quello schizzo di fuoco utile potrebbe venire anche dalla presa visione della sessione del venerdì, quando Luca Toni, Francesco Totti e Mirko Vucinic torneranno a calcare assieme il terreno del Fulvio Bernardini.
ANTEVIGILIA. Non è successo oggi per l’assenza del montenegrino che ha accusato un lieve attacco influenzale (nulla di preoccupante, riposo precauzionale) e del Capitano a cui, come da programma, non resta scelta se non rispettare una tabella di marcia che procede lineare e senza intoppi (oggi, per Totti, differenziato con potenziamento muscolare, piscina e lavoro di scarico). Con i due, definitivamente recuperati Daniele De Rossi (il colpo all’anca non impensierisce) e David Pizarro (solito problemino al ginocchio che a ‘sto giro lascia tranquillo il giocatore e lo staff medico). A conti fatti, l’unico indisponibile resta Jeremy Menez che ha svolto differenziato per il fastidio al calcagno ma nella circostanza quella del francese è un’assenza preclusa a priori dal Giudice Sportivo. Il momento per godersi Toni e Totti dall’inizio è un’attesa da brividi che fa il paio con l’ansia da scudetto.


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