Menez: “ In Ucraina possiamo fare il colpo. Ci credo ancora”

 Dal Romanista:

Un’ammonizione e un gioiello”. In Francia non lo perdono più di vista. Dopo quella prestazione contro il Brasile, tutti vogliono vedere dove può arrivare Jeremy Menez. E mercoledì hanno visto un concentrato di quello che Jerry è capace di fare: sbagliare tutto e poi inventare la giocata del giorno. Un gioiello, appunto, come lo ha definito l’Equipe. Un’invenzione che però non può far sorridere Menez, che vede la Champions allontanarsi, per giunta senza la possibilità di provare a fare l’impresa al ritorno per colpa di quel cartellino giallo rimediato nel finale. «E’ stato bello segnare – ha detto Jerry ai cronisti francesi subito dopo il termine dalla partita -. Ma in bocca ho il sapore amaro della sconfitta».

Roma, Menez: “Ho zittito gli amici”

 Da Il Romanista:

Non è stato un doppio passo. Non è stato nemmeno calcio. È stato di più: arte, poesia, un canto armonico, un lampo di genio. Che hanno fatto più di noi?, si domandava uno sconsolato Donadoni a Sky. Se parti dalla fine, dal minuto numero due di recupero della ripresa, ecco, hanno fatto anche questo. Anzi, ha fatto. Lui l´ha fatto: monsiuer Menez. Vucinic gli ha servito una palla nel tunnel. E Jeremy nel tunnel non ci si è perso. Ha acceso la lampadina, ha messo il turbo, si è bevuto (perdonate: ha saltato) un difensore, finta, controfinta, doppio passo, Agazzi per terra e pallone in rete sotto gli occhi di Le Roi Platini. Mon Dieu, che gol! Messo a sedere il portiere del Cagliari, Menez ha scagliato il pallone in porta a velocità supersonica. Quasi stizzito. Strano? C´è una spiegazione. Menez è un artista. Lui, col gol, quasi non ci si sporca. Normalmente, si dribbla mezza difesa e serve qualcun altro. Jeremy è la mente, gli altri sono il braccio. Da lassù non l´hanno mica programmato per questo.

Menez decisivo

 Da Leggo:

«Non si può fare a meno di Menez». Lo aveva preannunciato qualche giorno fa Rosella Sensi, lo ha detto mercoledì sera dopo il derby Ranieri e lo hanno ribadito ieri a Trigoria i compagni di squadra del francese. L’ingresso di Menez al posto di un imbarazzante Adriano ha cambiato di fatto volto al derby fornendo alla Roma quella fantasia e quella incisività che l’ormai ex-Imperatore non è più in grado di dare.  Il procuratore del brasiliano ha parlato ieri di «linciaggio mediatico verso Adriano». Ma a mettere l’accento sulla differenza di gioco tra il brasiliano e Menez è stato proprio Ranieri: «Nel secondo tempo Menez ci ha dato la svolta. E’ troppo importante per la Roma, l’ho messo perché volevo vincere».

Ranieri e l’importanza del derby

 Da il Messaggero:

Claudio Ranieri mette in bacheca il quarto derby di fila e lo potrà fissare a lungo: è il primo allenatore nella storia della Roma a vincerne quattro consecutivi e addirittura al primo colpo, come dimostra la sua media, rispetto a colleghi che lo hanno preceduto: 100 per 100. I quattro successi contro la Lazio hanno, per lui, l’effetto desiderato: con la partita di mercoledì sera riacquista il consenso della piazza. A priori. Perché il derby, in nessuna città come Roma, viene prima di ogni errore e di qualsiasi sconfitta. Ma la serata di Coppa Italia non è da disperdere, nel senso che non bisogna circoscriverla all’eliminazione della Lazio dalla competizione. Deve essere la gara della svolta, visto che la Roma rimane in corsa su tre fronti e la vittoria contro i biancocelesti può diventare fondamentale per la seconda parte di questa stagione. Insomma, gli strascichi per una volta devono essere solo positivi per il gruppo, nel morale e anche nella gestione dei rapporti interni.

Menez è il segreto

 Dal Messaggero:

Jeremy Menez, in attesa del rilancio di Totti, rappresenta la Roma nella corsa scudetto […] A lui si appoggiano i compagni, in lui adesso crede anche l´allenatore. In più c´è Mexes «Phil è quello che mi ha sempre dato i consigli giusti, che mi ha permesso di inserimi al meglio. E´ ancora adesso un punto di riferimento. Sarebbe un errore perderlo» ripete appena può il talentinoLa Sensi, però, aspetta il via libera dalla Banca per trattare il rinnovo del difensore, in scadenza di contratto e ormai libero di firmare con un altro club.

Roma-Bari, Menez ha voglia di fare gol

 Da La Gazzetta dello Sport:

Perciò, oggi contro il Bari, tre giocatori sono chiamati ad accendere la luce che solo i loro piedi possono far risplendere. I loro nomi sono persino ovvii: Totti, Pizarro e Menez.
Voglia d gol – In campionato, Menez con l´Olimpico si era lasciato bene il francese aveva segnato all´Udinese il gol che aveva «aperto» il match. Insomma, è vietato sbagliare, e per certi versi Menez sa di avere su di sé delle responsabilità da primo della classe. In fondo, a guardare bene, dalla trasferta di Basilea in poi Claudio Ranieri ha scelto di puntare sul modulo «a rombo» proprio per valorizzare al massimo il talento del francese. Nei ballottaggi offensivi degli ultimi tempi, infatti, ormai Jeremy è fuori. Totti, Borriello e Vucinic lottino pure per due posti, perché il francese il suo dietro le punte lo ha quasi sempre.

Cluj-Roma, Menez in forse

 Dal Romanista:

Un leggero mal di schiena, che però non preoccupa troppo lo staff medico giallorosso. E´ quello che ha impedito ieri pomeriggio a Jeremy Menez di giocare la partitella di rifinitura e che probabilmente oggi lo relegheràin panchina nella gara contro il Cluj. Il francese durante la seduta di ieri ha avvertito un dolore alla schiena, e per questo Ranieri potrebbe decidere di tenerlo fuori. Anche perché Jeremy è diffidato e un cartellino giallo lo costringerebbe a saltare l´eventuale andata degli ottavi di finale. Meglio quindi non correre alcun rischio. Al suo posto, come vertice alto del rombo di centrocampo, scalerà Fabio Simplicio, che quindi giocherà nella stessa posizione di Verona. Il brasiliano sta attraversando un grande momento di forma, e avrebbe giocato lo stesso anche con Menez in campo, solo che lo avrebbe fatto al fianco di De Rossi e non alle spalle delle punte. Simplicio trequartista, invece, libera un posto per il rientro nell´undici titolare di Rodrigo Taddei.

Palermo-Roma e i due fenomeni

 Dal Messaggero:

Così diversi, così uguali. In comune, i due, hanno tante cose, eppure l’argentino Javier Pastore e il francese Jeremy Menez sono due calciatori distinti e separati.

Ribery-Gomez-Muller come Menez-Borriello-Vucinic

 Dalle pagine de Il Romanista:

E’ una sfida che si preannuncia spettacolare quella di stasera fra Roma e Bayern Monaco. In ballo, oltre la qualificazione agli ottavi di Champions (per i giallorossi) c’è il confronto fra due attacchi fenomenali, due batterie d’avanti che farebbero (e fanno) invidia a mezza Europa: da una parte Menez, Vucinic e Borriello, dall’altra Ribery, Muller e Gomez.

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