Roma: il centrocampo è super

 Dal Romanista

Pizarro, De Rossi, Perrotta, Taddei, Brighi e, buon ultimo, Fabio Simplicio. Senza considerare che anche Jeremy Menez e Mirko Vucinic sono stati spesso utilizzati da Ranieri in mezzo al campo. Alzi la mano chi non vorrebbe nella propria squadra un centrocampo del genere. Il tecnico di Testaccio può ritenersi fortunato, perché il prossimo anno l’avrà e questo gli consentirà, come ha già fatto in questa stagione, di cambiare assetto tattico a proprio piacimento: in avvio di partita o a gara in corso. Con l’arrivo di Simplicio, infatti, si è messo quel tassello che mancava per completare il reparto giallorosso (manca ancora un esterno in grado di fare il vice-Taddei ma si sta lavorando per prenderlo), che ora diventa davvero uno dei più forti in Europa.

Brighi fra Genoa e Sampdoria

 Dal Messaggero:

La priorità è Nicolas Burdisso. E la novità è che prossima settimana potrebbe essere quella buona per cominciare a capire se la Roma riuscirà a portare a casa anche l’argentino, oltre a Adriano e Fabio Simplicio. Fernando Hidalgo, l’agente del centrale, ieri ha confidato: «Ho parlato con Oriali e la prossima settimana sarò in Italia e incontrerò i dirigenti nerazzurri per Nicolas». Sull’asse Roma-Genova-Torino, intanto, si fa profilando una trattativa molto intricata che chiama in causa quattro società, Juventus, Samp, Genoa e ovviamente Roma. Il club bianconero, su indicazione di Luigi Del Neri, vuole portare a Torino il doriano Palombo e per sostituirlo ha pensato al romanista Brighi, 24 presenze e 4 gol nell’ultimo campionato. E la Roma non avrebbe difficoltà a intavolare una trattativa con la Sampdoria. Tesoretto Brighi, insomma.

Brighi come Adriano: “Alla Roma al 90%”

 Fabio Simplicio in giallorosso sembra allontanare – almeno un po’ – Matteo Brighi da Roma. Il centrocampista centrale è uno dei pezzi pregiati del mercato capitolino in una estate che si preannuncia in tal senso caldissima. Terminato il valzer degli allenatori, si saprà sicuramente di più anche sugli obiettivi di quelle squadre che aspettano ancora di assegnare le proprie panchine dopo il cambio al timone. Prima tra tutte l’Inter che, orfana di Mourinho, ha tra i principali obiettivi il centrocampista della Roma, in virtù soprattutto della volontà del club di Rosella Sensi di riscattare definitivamente Nicolas Burdisso: Matteo potrebbe essere la contropartita da inserire nella trattativa e soddisfare la volontà di entrambe le parti. Altro nodo cruciale della posizione dell’ex juventino è rappresentato dall’affaire De Rossi. Se Capitan Futuro venisse sacrificato sull’altare del bilancio, allora per Brighi potrebbero addirittura spalancarsi le porte di una maglia da titolare nella prossima stagione al fianco di David Pizarro. In caso contrario, sarebbe proprio lui il sacrificato, e le pretendenti – in questo momento – sono tantissime. Ne avrebbero forte bisogno il Milan (squadra da svecchiare), la Samp (in ottica Champions League), il Napoli e la Fiorentina (ambizioni di rilancio). In questi giorni se ne saprà di più, quello che è certo è che il futuro rimane ancora nebuloso nell’orizzonte del mediano di Rimini.

Tommasi: “Brighi è fondamentale, tifare Italia a prescindere dalle scelte di Lippi”

 Damiano Tommasi è stato l’A.S. Roma per lungo tempo. Roba che, lo dice la Storia, il nome del centrocampista veneto, rimarrà per sempre accostato a quello della società capitolina. Nonostante il tempo passi e quelli che un tempo erano bandiere sul rettangolo di gioco finiscano poi per continuare a esserlo – bandiere – nella memoria. Ecco: dall’alto dei suoi 9 anni vissuti nella Capitale con all’attivo 263 gare in A, 14 reti e uno scudetto, Tommasi è uno di quei giallorossi da ascoltare con attenzione ogni volta che capita di incrociarne le parole. Non solo romanista ma anche grande uomo di sport a cui venivano – e vengono – riconosciute qualità tecniche e umane fuori dal comune. Intervenuto a LaSignoraInGiallorosso.it, l’attuale calciatore del Sant’Anna, formazione di seconda categoria veneta, ha risposto in maniera puntuale a una serie di domande inerenti la stagione calcistica appena conclusa e l’imminente Mondiale. Si comincia, tuttavia, riprendendo l’episodio che ha interessato Francesco Totti nel corso della finale di Coppa Italia contro l’Inter: quel fallo su Balotelli di cui si è parlato, detto, scritto. Testuale:

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