Otto gradi centigradi: il termometro conferma le sensazioni cutanee e segnala una temperatura in leggero aumento. Non fa freddo, a Trigoria, quando la rosa – qualche minuto dopo le 11 – calca l’erba del Fulvio Bernardini. Il teatro dell’allenamento odierno è il campo B su cui, alla spicciolata, si schierano gli uomini a disposizione di Claudio Ranieri. Unici assenti: David Pizarro, in Cile per curare l’infortunio al ginocchio; Daniele De Rossi, che soffre gli scampoli di una sindrome influenzale che già ieri lo ha tenuto lontano dal terreno di sessione; Bogdan Lobont (si allena in palestra); John Arne Riise (visite di idoneità fisica al Gemelli di Roma). Non si vede Marco Borriello, Adriano regolarmente con i compagni.
Marco Borriello
Roma: da Milano a Milano, quattro mesi di lavoro a Trigoria. Riise è il protagonista, Ranieri un martello
Chiamiamoli scherzi del destino, magari del calendario vista la situazione, ma il calcio da sempre ci ha abituati a tali sorprese: era il 21 agosto scorso quando la Roma, in quel di Milano, alzava ufficialmente il sipario sulla stagione 2010/2011. In palio c’era la Supercoppa Italiana, gli avversari erano quelli di sempre, l’Inter campione (di tutto ma non ancora del Mondo) e, l’occasione, era di quelle ghiotte per arricchire la bacheca giallorossa con il terzo “super-trofeo” della sua storia.
Menez: “Scudetto? Dobbiamo trovare continuità”
Jeremy Menez chiama la Roma. L’attaccante francese è l’uomo del momento della rinascita giallorossa. Lo testimoniano i dati delle magliette della «Magica» vendute per le feste di Natale: l’80 per cento quelle con il numero 94 di Menez, il 10 per cento quelle di Totti e l’altro 10 per cento con la scritta Borriello. Menez è stato decisivo nella vittoria di Milano che ha riaperto il campionato. E non è stata la prima volta. Ha trascorso le vacanze di Natale a casa sua a Parigi e martedì scorso ha fatto… Babbo Natale consegando doni e magliette in giro per Val-de-Marne, il suo quartiere a Sud della Capitale. «Non dimentico da dove vengo. E’ stata un’esperienza molto bella».
Conti: “Totti merita grande ammirazione”
Bruno Conti, dirigente giallorosso, in un’intervista a Sky Sport ha
Partenza sprint per Borriello
Pugni, pupe, palloni. La mascella fa ancora male, i gossip sentimentali non si placano (adesso è il turno della modella Nina Senicar), ma a far venire i venire davvero i brividi a Marco Borriello è ancora la solita, vecchia storia: vedere la palla che s’infila in fondo alla rete. Niente di nuovo, si potrebbe dire. Vero, ma fino ad un certo punto, perché l’attaccante in meno di quattro mesi si è già ritagliato un posto nella storia della Roma, visto che mai nessuno ha avuto un tale impatto gol-punti nel primo spicchio di stagione. L’ex rossonero infatti ha già portato in dote
Borriello: nessuno decisivo come lui
Da Leggo: Il mercato estivo della Roma ha due facce:
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Nuovo amore per Marco Borriello. Nel numero del settimanale Novella
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Doni torna in pole?
Dal Corriere della Sera: E così, dopo essere stato emarginato
Borriello: l’arma in più di Ranieri
Ci ha messo poco a diventare l’intoccabile dell’attacco della Roma. Perché il suo lavoro, il suo ruolo, quello di centravanti, lo svolge alla perfezione. Gol, capacità di tenere palla e far salire la squadra, tenacia, tanta, in grado di tenere occupato più di un difensore avversario, sempre e comunque. Maschera o non maschera, Marco Borriello sta incidendo alla grande sul cammino della squadra di Ranieri. Sabato sera, dopo dieci minuti, si è tolto la protezione per il viso – usata per tutelare la mascella fratturata causata dall’intervento di Rinaldi del Bari – che gli dava fastidio.
Borriello: “Scudetto? Ci ho sempre creduto”
Non è solo la migliore, e anche nettamente, del 2010. La Roma è anche prima negli scontri diretti tra le grandi. Se il primo dato statisticamente può inorgoglire Ranieri e i giocatori per quanto fatto nell’anno solare, l’altro per ora genera un misto tra rimpianti e certezze. Perché il quinto posto è poco per i risultati ottenuti contro le quattro che la precedono in classifica e anche contro l’Inter campione del mondo, ridimensionata più dagli infortuni che dall’addio di Mourinho e costretta a inseguire lontanissima dal vertice della classifica.
Totti: come cambiano le gerarchie in attacco
«Buon Natale? Sarà un buon Natale per voi. Lo scudetto? Meglio non nominarlo nemmeno, in passato ha portato sfortuna. Certo, è dura…». Francesco Totti fa gli auguri a tutti e scherza sul pullman dell’aeroporto, di ritorno da San Siro. Contro il Milan ha soltanto preso freddo in panchina e la sua faccia, al di là degli sforzi per mascherare la delusione, parla chiaro.
Borriello non si opera
Non è necessario l’intervento chirurgico per Marco Borriello. Da Il
“Ho esultato con i miei grandi tifosi: quelli della Roma”
Le parole di Marco Borriello in sala stampa dopo che lo stesso attaccante aveva messo in rete la palla della vittoria. Milan-Roma. Da Il Tempo:
Marco Borriello, il grande ex, che punisce il Milan e adesso spera di strappargli lo scudetto… Adesso è il momento di celebrare un’impresa che pochi si aspettavano. Borriello si è preso i fischi di San Siro ma alla fine è il più felice. Con l’undicesimo gol stagionale ha stravinto la sfida a distanza con Ibrahimovic, l’uomo che lo ha costretto a traslocare. «Sono un professionista – dice l’attaccante – e sono felice per la mia squadra. Non m’aspettavo i fischi da parte del mio ex pubblico, ho solo esultato con i miei tifosi. Abbiamo fatto un gran regalo a loro». E ora si può tornare a sognare. «Allo scudetto ci ho sempre pensato.